Gioia Tauro, bidello uccide un gatto in classe davanti a bambini di scuola primaria

di Bufale.net Team |

bufala sindaco di lonigo
Gioia Tauro, bidello uccide un gatto in classe davanti a bambini di scuola primaria Bufale.net

I nostri lettori ci segnalano una nota pubblicata su Osservatorio Minori il 17 maggio 2019. L’articolo riporta le parole di Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, che nella nota scrive di aver ricevuto da Maria Antonia Catania, delegata della Onlus “Animalisti Italiani”, la segnalazione dell’assassinio ai danni di un gatto da parte di un operatore scolastico della Scuola Primaria “Eugenio Montale” di Gioia Tauro.

Antonio Marziale scrive:

La delegata degli Animalisti Italiani, Maria Antonia Catania, mi ha testualmente scritto: “Un gattino si è introdotto in un aula e il dirigente scolastico chiama il bidello per fare uscire il gatto. Il bidello invece di cacciare il gatto ha preso un bastone ed ha iniziato a bastonare il gatto sino a farlo morire dopo un’ora di agonia. Il tutto sotto gli occhi attoniti dei bimbi, il gatto perdeva sangue dalla bocca, non oso pensare lo schock che hanno dovuto subire i bimbi. Una vera atrocità commessa con crudeltà e determinazione… non riesco ancora a crederci”.

La notizia ha avuto una certa risonanza tra le testate nazionali, e troviamo riscontro sul Secolo d’ItaliaIl Messaggero e sul Fatto Quotidiano e sull’agenzia Agi. In pratica, il terribile fatto è stato segnalato proprio dalla delegata Catania di “Animalisti Italiani”, che sulla pagina Facebook ha riportato il comunicato:

Grazie all’intervento immediato della nostra referente Maria Antonia Catania della sede di Animalisti Italiani onlus Reggio Calabria è stato denunciato il gravissimo caso di violenza ai danni di un indifeso gattino randagio e sottoposto all’attenzione del Garante Infanzia e Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, in quanto avvenuto in una scuola sotto lo sguardo innocente dei bambini.
Perpetrare violenza gratuita, oltretutto in una scuola, luogo di educazione per le nuove generazioni, non è ammissibile.
L’inaudito delitto rende l’idea di quanto sia urgente inasprire le pene per chi commette reati contro gli animali. Firma la petizione #Penepiùdure

Nella nota pubblicata su Animalisti.it leggiamo che il dirigente scolastico Francesco Bagalà ha parlato di un possibile incontro tra i genitori e l’operatore scolastico, con l’intento di fargli chiedere scusaAgi riporta anche una dichiarazione della senatrice del Movimento 5 Stelle Bianca Laura Granato, che sulla sua pagina Facebook scrive: «Venga sanzionato immediatamente con il massimo rigore previsto dalle norme il collaboratore scolastico che ha barbaramente ucciso con un bastone davanti agli occhi dei bambini un gattino inerme che si era introdotto in classe», e ancora: «Il povero animale soffiava spaventato quindi invece di farlo semplicemente uscire, l’uomo lo ha ucciso a bastonate. Questo atto di crudeltà gratuita e le sue conseguenze traumatiche sui minori presenti va punito con una severità esemplare».

Il fatto secondo le fonti e secondo “Animalisti Italiani Onlus”

Secondo quanto riporta la stampa nazionale – che fa esclusivamente riferimento alla nota diffusa da “Animalisti Italiani Onlus” – quindi, il gatto si sarebbe introdotto in un’aula della scuola primaria “Eugenio Montale” di Gioia Tauro. A quel punto il dirigente avrebbe chiamato l’operatore scolastico per chiedergli di allontanare l’animale, ma – secondo le fonti – l’operatore si sarebbe presentato con un bastone e avrebbe preso a battere violentemente il gatto mentre questi soffiava, in atteggiamento di difesa. Il tutto sarebbe avvenuto sotto gli occhi dei bambini, che secondo il Garante Antonio Marziale avrebbero documentato l’episodio con delle fotografie. Il gatto, a quel punto, sarebbe morto dopo un’ora di agonia.

focus photo of gray cat

La versione dell’operatore scolastico

LaC News24, in un articolo pubblicato nelle ultime ore, ha raccolto una video-intervista al dirigente Bagalà, che afferma di aver ricevuto la segnalazione da alcuni genitori nella giornata di ieri, 16 maggio 2019. Durante la sua intervista, in sostanza, racconta di aver dialogato con l’operatore incriminato e di aver appreso una versione differente dei fatti:

Sto cercando di capire cosa è successo, ieri sono venuti alcuni genitori denunciandomi il fatto e raccontandomi che un bidello avrebbe ucciso a bastonate un gatto nel cortile della scuola.

Mi ha fornito una versione diversa: il gatto era in palestra da diversi giorni e non riusciva ad uscire, era “impazzito”. Si è infilato in un buco, gli ha allungato un bastone al quale il micio si sarebbe aggrappato ferendosi. Avrebbe quindi portato il gatto fuori mettendolo in un bidone. I bambini erano lì presenti che facevano educazione fisica. Se c’è un fatto grave ci sono regolamenti e sanzioni ma bisogna vedere prima cosa è successo, bisogna appurare i fatti e poi si faranno le valutazioni.

Secondo quanto riferito dal dirigente, dunque, il gatto non si era intrufolato in un’aula, bensì si trovava nella palestra della scuola da diversi giorni, si era infilato in un buco e non riusciva ad uscire. A quel punto, con la presenza degli alunni durante la lezione di educazione fisica, l’operatore avrebbe tentato di attirare a sé il gatto con un bastone, e in quel momento l’animale si sarebbe ferito nell’atto di aggrapparsi con la bocca. Portato fuori, l’operatore avrebbe messo il gatto in un bidone.

Bagalà afferma che in quel momento erano presenti almeno due insegnanti, ai quali ha chiesto una relazione su quanto accaduto, relazione che verrà consegnata domani, 18 maggio, anche su richiesta dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Lo stesso dirigente, dunque, sostiene che vi siano versioni diverse a riguardo.

Per il momento possiamo parlare solamente di versioni a confronto. L’articolo è in aggiornamento.

Aggiornamento del 18 maggio 2019, ore 17

Il dottor Antonio Marziale, garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, ci ha contattati all’indirizzo di posta elettronica e ci ha inviato il link a un aggiornamento sul caso, pubblicato su Osservatorio Minori del 17 maggio.

Nell’articolo leggiamo che i Carabinieri di Gioia Tauro, a seguito di mirati accertamenti, hanno deferito in stato di libertà il l’operatore scolastico. I militari hanno risposto, così, alle segnalazioni arrivate e dal Garante Marziale e dall’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA). Secondo gli accertamenti dell’Arma, nella giornata di mercoledì 15 maggio è accaduto quanto segue:

Alcune insegnanti avevano richiesto l’intervento del collaboratore scolastico perché un gatto si era introdotto all’interno della palestra alla Scuola primaria “E. Montale” mentre era in corso una lezione di ginnastica in favore degli alunni della 4^ B. Una volta raggiunta la palestra, il collaboratore scolastico, verosimilmente al fine di assicurare la fuoriuscita del gatto dall’Istituto, dopo averlo percosso violentemente con un bastone ed averlo stordito, aveva recuperato l’animale gettandolo esanime all’interno di un bidone dell’immondizia collocato nel cortile della scuola, il tutto alla presenza degli alunni. Per questi fatti l’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Palmi.

In un comunicato ENPA del 17 maggio leggiamo i dubbi condivisi sull’intera vicenda:

Che ruolo hanno avuto nella vicenda il direttore scolastico e gli altri membri del corpo docente? Perché nessuno è intervenuto per placare tanta violenza? Perché, una volta terminate le bastonate, nessuno si è preoccupato di verificare le condizioni del gatto e di chiamare un veterinario? Soprattutto perché, vista la presenza del felino nell’istituto scolastico non sono state attivate le procedure di legge con la Asl? Auspichiamo che nell’attività degli investigatori vengano presi in esame anche tali elementi.

Di fatto, i Carabinieri hanno confermato una parte della versione riportata dal preside, il dottor Francesco Bagalà, che aveva parlato direttamente con l’operatore scolastico resosi tristemente protagonista della vicenda: il gatto si trovava nella palestra e non in un’aula ed era stato chiamato da alcune insegnanti e non dal dirigente scolastico, come le prime fonti riportavano a poche ore dall’accaduto.

L’uomo si sarebbe introdotto nella palestra e avrebbe battuto il gatto fino a stordirlo, per poi abbandonarlo esanime in un bidone dell’immondizia. Per questo l’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Palmi.

L’articolo è ancora in aggiornamento, seguiremo insieme a voi la vicenda.

Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o con una donazione PAYPAL.

Ultimi Articoli