Flavio Briatore positivo al Covid dopo le polemiche in Sardegna: parziale smentita

di Redazione Bufale |

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Flavio Briatore positivo al Covid dopo le polemiche in Sardegna: parziale smentita Bufale.net

Dopo le dichiarazioni di Briatore al Corriere della Sera, abbiamo deciso di cambiare la categoria dell’articolo, puntando su “analisi in corso”. L’imprenditore fa sapere di essere stato ricoverato per prostatite, ma ha risposto anche con un “può darsi”, sulla prospettiva di essere positivo al Covid. Si attendo i risultati del tampone nelle prossime ore.

Articolo originale del 25 agosto

Stiamo ricevendo purtroppo conferme sulla notizia riguardante Flavio Briatore positivo al Covid. Oltre a trattarsi di un volto noto al grande pubblico, l’annuncio trapelato in queste ore sta facendo molto rumore per alcune ragioni ben precise. Dopo aver smentito alcune sue presunte dichiarazioni sui poveri, sulle loro mogli e più in generale sulle donne lo scorso fine settimana con un approfondimento doveroso, è inevitabile che si tirino fuori alcune polemiche estive. L’imprenditore, infatti, aveva polemizzato con il governo per la chiusura delle discoteche a causa del Coronavirus, con tutti gli effetti del caso per la sua attività in Sardegna.

Briatore, infatti, ha pagato a caro prezzo l’attività sospesa con il noto locale Billionaire. Eppure, è notizia proprio di queste ore che il focolaio nato proprio all’interno della famosa struttura abbia prodotto ad oggi oltre 60 nuovi casi. Va detto che al momento non si hanno conferme sul fatto che Flavio Briatore positivo al Covid-19 sia frutto del suddetto focolaio in Sardegna, ma è chiaro che in tanti stiano collegando le cose.

Come sta Flavio Briatore positivo al Covid?

La notizia di Flavio Briatore positivo al Covid-19 è stata data poco fa da L’Espresso, che cita sue fonti nell’aggiungere sia il fatto che l’imprenditore sarebbe ricoverato presso il San Raffaele di Milano, sia che le sue condizioni sarebbero serie. Al momento non si hanno ulteriori informazioni, se non il fatto che il diretto interessato al momento della pubblicazione del nostro articolo non sarebbe entrato in terapia intensiva. Auspicando ovviamente che questo non avvenga nemmeno successivamente.

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