Fermate ogni istinto: sul gatto ucciso a Lucera ci sono indagini in corso e voi non siete gli inquirenti

di Luca Mastinu |

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Fermate ogni istinto: sul gatto ucciso a Lucera ci sono indagini in corso e voi non siete gli inquirenti Bufale.net

Abbiamo tutti battuto un pugno sul tavolo, una volta appresa la tragica notizia della morte del gatto morto a Lucera dopo essere stato colpito con una scopa. Secondo un post pubblicato su Facebook e diventato subito virale, un gatto era entrato all’interno di un negozio di abbigliamento di Lucera (Foggia) e il proprietario avrebbe infierito su di lui con una scopa fino a tramortirlo. Il post più condiviso è stato pubblicato su un profilo alle 18:04 di ieri, mercoledì 18 dicembre.

La colpa di questo gatto e di essere entrato, forse per paura, all interno di un negozio di abbigliamento a Lucera e il padrone del negozio per cacciarlo ha preso la scopa e l ha bastonato fino a tramortirlo. Forse il gatto ha la spina dorsale rotta, in questo momento e’ paralizzato, ha gli occhi sbarrati ed e’ sicuramente sotto shock. Che dire sotto Natale dovremmo essere piu’ buoni, piu’ pazienti, piu’ inclini verso il prossimo e verso gli animali, che in questi periodi con botti e strade affollate sono spaventati, ma per chi e’ abituato a essere violento non ci sono feste natalizie che tengono.e non lo scopriamo adesso che gli animali temibili siamo noi umani. Alla me**a gli auguriamo che gli affari in quel negozio gli vadino male e non gli auguriamo buon Natale e Felici Feste.

Il tragico epilogo: il gatto è morto durante il trasporto

Alle 11:03 di questa mattina, giovedì 19 dicembre, la vicenda è arrivata al tristissimo epilogo:

La gattina è morta durante il trasporto ieri sera stessa,ho kiamato la Asl e L ‘ abbiamo portata presso l ‘ istituito zooprofilattico di Foggia per l ‘ autopsia. Attendiamo i risultati.

Poco dopo, alle 14:45 di questo pomeriggio, giovedì 19 dicembre, lo stesso profilo ha condiviso un aggiornamento:

Per dovere di cronaca, l intervento e’ stato fatto dall ass. animalista Empatia di Lucera. Nonostante il Comune di Lucera ci ha tagliato fuori per le questioni animali, noi siamo sempre disponibili ad aiutare gli animali. SCUSATE: PER TUTTI CHE CHIEDONO NOTIZIE.
IL GATTO E’ DECEDUTO SUBITO DOPO L INTERVENTO, DURANTE IL TRASPORTO, QUESTA MATTINA E’ STATO PORTATO ALL IST. ZOOPROFILASSI DI FOGGIA PER L AUTOPSIA E STIAMO PROVVEDENTO TRAMITE LA POLIZIA DI STATO DI LUCERA A ESPORRE LA DENUNCIA DI MALTRATTAMENTO NEI CONFRONTI DEL PROPRIETARIO DEL NEGOZIO. NON ABBIAMO MESSO IL NOME DEL NEGOZIO PER MOTIVI DI PRIVACY E PER EVITARE UNA CONTRODENUCIA DA PARTE DEL NEGOZIANTE, EVITANDOGLI COSI’ LA POSSIBILITA’ DI AGGRAPPARSI A QUALCOSA.
CI AUGURIAMO TUTTI CHE GIUSTIZIA SIA FATTA PER IL GATTINO.

Riepilogando: il gatto era entrato dentro un negozio di abbigliamento ottenendo la reazione violenta del negoziante. I colpi di scopa che lo avevano raggiunto gli avevano procurato una grave lesione alla spina dorsale tanto da paralizzarlo. Poche ore dopo il povero animale è morto dopo ore di agonia. L’utente che ha riportato il fatto sui social appartiene all’associazione animalista “Empatia” con sede sempre a Lucera. L’associazione dispone di un blog che però non viene aggiornato dal 2016 e non è dunque possibile trovare comunicati né ultime notizie.

L’utente comunica, infine, che il gatto è deceduto durante il trasporto e in questo momento si trova presso l’Istituto di Zooprofilassi di Foggia presso il quale verrà svolta l’autopsia. Intanto l’utente, a nome dell’associazione, comunica che si sta provvedendo a procedere contro il commerciante con una denuncia e proprio per questo non indicherà il nome del negozio.

La vendetta sul web

Nelle ultime ore, però, alcuni utenti hanno deciso di puntare il dito spontaneamente contro un negozio che magari corrispondeva alle coordinate sparse qua e là per i social, anche su suggerimento di un articolo pubblicato su Foggia Today:

Questo è quello che successo ieri sera in *** ******** a lucera!! Un negozio di ******* che si vede nella foto a preso cn una scopa un piccolo gattino ed gli ha lesionato la spina dorsale e forse emorragia interna, subito dopo sono arrivati in aiuto gli EX gestori del canile di lucera ******* ********* e ******** x i primi soccorsi del gattino… hanno chiamato i vigili con nessuna risposta poi anche un veterinario che non lo ha voluto aiutare..!!! Con dispiacere il gattino durante la notte morì!! Dovevate sentire i lamenti di quel povero cuoricino era strazziate!!! Poi questa mattina mi sn recata in quel negozio x domandare la dinamica è le sue parole sn state che me ne frega degli animalil’unica cosa che mi dispiace e che tutti quelli che amano gli animali non vengono impiccati…. queste sono le parole della proprietaria del negozio…Ma è possibile che in questo paese ci sono ancora persone di questo calibro…Che schifo!!! Si sono già attivati x la denuncia!! Si aspettano risposte!!

L’utente sopra riportata, in pratica, ha ripreso la denuncia social del volontario dell’associazione Empatia e ha raccontato che:

  1. Nessuna risposta dai vigili
  2. Un veterinario si sarebbe rifiutato di di aiutare il gatto
  3. Questa mattina si sarebbe recata nel negozio incriminato per interrogare il proprietario, che le avrebbe detto: “Non me ne frega nulla degli animali, l’unica cosa che mi dispiace è che tutti quelli che amano gli animali non vengano impiccati.

Il danno, tuttavia, era già fatto. Sulla pagina Facebook di un negozio che corrispondeva alle coordinate diffuse sul web (con foto della facciata e tentativi di indicare il nome del proprietario) nelle ultime ore si sono moltiplicati gli odiatori compulsivi con messaggi pieni di indignazione gratuita:

Quello che avete fatto al povero gatto é disdicevole, crudele e una bastardata. Non scrivo ció che vi auguro, spero solo che il vostro negozio vada in rovina. Vergognatevi, siete degli esseri spregevoli e degli assassini.

Gli amministratori della pagina Facebook del negozio erroneamente indicato sui social sono dovuti intervenire:

In poche parole: i detective del web – i soliti che si scoprono investigatori quando si verifica una tragedia – ora hanno fatto dietrofront, compresa l’utente che si era prodigata per fornire le generalità dell’attività commerciale incriminata. Nella cronologia modifiche del suo post, infatti, troviamo:

RAGAZZI STATE ATTACCANDO SU FB **** ****** QUESTO NEGOZIO NON CENTRA NULLA…. IL NEGOZIO INCRIMINATO SI TROVA IN *** ***** ******… CHI LA STA ATTACCANDO VI PREGO SMETTETELA… RIPETO **** ******* NN CENTRA NULLA….

Ricordate sempre quali sono le conseguenze di una caccia all’uomo su Facebook, e se non ricordate a cosa andreste incontro ve lo riportiamo in questo nostro vecchio articolo. Gli utenti più sanguigni hanno commentato i vari post chiedendo sangue e morte del proprietario, ma soprattutto il nome del negozio. Gli utenti più sani, invece, hanno chiesto di denunciare a gran voce l’episodio per far sì che il povero animale avesse giustizia, ma soprattutto per individuare ed eventualmente incriminare il responsabile.

In questo momento non vi sono aggiornamenti e vi chiediamo di smettere di indagare, se non avete i titoli. Qualora voleste farlo, sappiate che chi viene bersagliato da un’accusa infondata ha il potere di denunciare l’odio.

Fermate le vostre ricerche e lasciate lavorare gli inquirenti. La stampa e i canali ufficiali vi informeranno al termine delle indagini. Il gatto ucciso a Lucera ha bisogno di giustizia, non di odio.

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