Equivoco con Fusaro e Maglie su Burioni che parla di “figli maligni amplificatori biologici”

di Redazione Bufale |

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Equivoco con Fusaro e Maglie su Burioni che parla di “figli maligni amplificatori biologici” Bufale.net

Si fa molta confusione, in queste ore, a proposito di un vecchio post di Burioni su Twitter, in cui i figli sono stati definiti dal virologo “maligni amplificatori biologici“, stando almeno a quanto riportato oggi da Fusaro e Maglie sui rispettivi canali social. Si torna a parlare di un noto personaggio legato al mondo della medicina, dopo alcuni concetti che abbiamo specificato nei mesi scorsi su altra vicenda. Proviamo a ricostruire tutto l’accaduto, considerando la grande confusione che si fa a novembre 2021.

Lo sfogo di Fusaro e Maglie su Burioni che ha parlato di “figli maligni amplificatori biologici”

Da dove nascono le dure parole di Fusaro e Maglie nei confronti di Burioni? Il virologo, in passato, ha parlato di “figli maligni amplificatori biologici”. La sottolineatura “temporale” è fondamentale, in quanto molte persone e tante testate stanno associando il virgolettato in questione al Covid. Le cose non stanno così, in quanto il tweet, che ora risulta rimosso dal virologo, risale a marzo 2019. Prima della pandemia, dunque, come ci viene rivelato dalla cache di Twitter.

Dunque, il tweet di Burioni è vero, ma ci sono due cose da evidenziare. La prima, come detto, riguarda la data, che a conti fatti esclude qualsiasi riferimento al Covid. La seconda consiste nel fatto che il medico parli di “maligni amplificatori biologici che si infettano con virus per loro quasi innocui, li replicano potenziandoli logaritmicamente e infine li trasmettono con atroci conseguenze per l’organismo di un adulto“.

Ora, le parole di Burioni sui figli “maligni amplificatori biologici” possono sembrare forti, imputando ai più giovani e ai bambini colpe che non hanno. Non a caso, è questo quanto trasmesso ai fan di Fusaro e Maglie con un post apparso sui loro social quasi tre anni dopo la pubblicazione originale. In realtà, il virologo ha voluto solo evidenziare che la popolazione più giovane, inconsapevolmente, trasmette facilmente virus per loro innocui, ma potenzialmente molto dannosi per gli adulti che si trovano nella loro orbita. Una lettura che non appare tanto complica in tutta onestà.

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