È morto Papa Francesco

di Bufale.net Team |

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Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, classe 1936, nato a Buenos Aires, Papa dei record e centro di una lunghissima, orrenda serie di teorie del complotto tra le più bizzarre che l’hanno visto sin dagli esordi del suo mandato.

Presunto Antipapa, presunto scomunicato al servizio degli elusivi “Poteri Forti”, amato da chi lo ha conosciuto e odiato dai peggiori squinternati in Rete pronti a vomitare le più assurde teorie del complotto cercando peraltro, di seminare inesistnte zizzania tra Papa Francesco e il suo predecessore, il Papa Emerito Benedetto XVI, Papa Francesco è stato un Papa da record.

È morto Papa Francesco

Primo Papa a chiamarsi Francesco, in nome della sua ideologia di pace. Primo Papa a venire dal continente americano, ancorché figlio di immigrati Piemontesi.

Personalità eclettica, con una vita da romanzo, cominciata da studente perito tecnico e passata a fare il buttafuori in un locale malfamato di Cordoba per  mantenersi agli studi, contribuendo all’immagine un po’ alla Bud Spencer del “Gigante Buono”, omone dal fisico imponentte e (fino ai mesi della malattia) dal vocione tonante pronto a difendere la pace ma ricordare il valore deterrente di una sberla (“Se qualcuno offende mia madre, io gli tiro un pugno”), generoso e gentile nella sua irruente imponenza, aderì giovanissimo ad una versione moderata della”Teologia della Liberazione”.

Complice l’ambiente Argentino di disparità sociali e dittatura, Papa Francesco sin da giovane si dimostrò convinto che la Chiesa non potesse farsi da parte e guardare le ingiustizie del mondo, ma prendere la parola contro fame, guerra, povertà e dittatura cercando di stimolare le coscienze al cambiamento, anche se gli anni della dittatura militare gli resero assai difficile mettere in pratica i suoi propositi senza il potere per farlo con efficienza.

È morto Papa Francesco

È morto Papa Francesco

Potere che arrivò carica dopo carica nel tempo: vescovo nel 1992, cardinale nel 2001, Presidente della Conferenza Episcopale Argentina fino al 2011, nel 2005 era già tra i “papabili” durante il conclave che elesse Ratzinger, Papa Benedetto XVI, ma confermò la scelta di una vita fuori dai riflettori che andò a riflettersi nel Conclave del 2013, dove si presentò al mondo umile e dimesso, col nome del “Fraticello di Assisi” invocando la pace e un linguaggio semplice, “alla buona” e gentile.

Scopo di Papa Francesco fu cercare di riavvicinare i fedeli alla Chiesa, ad esempio invocando tra i colleghi sacerdoti LatinoAmericani la necessità di battezzare i bambini nati da coppie non sposate e figli di ragazze madri per non negare loro la Salvezza di Dio, invocando omelie più leggere e concrete e improntando il suo Pontificato ai rapporti pubblici e sociali.

Nonostante l’antagonismo voluto dai complottisti tra lui e Ratzinger, spesso equiparerà il Papa Emerito ad un “secondo padre”, un “nonno saggio” a cui ricorrere ogni qualvolta la solitudine del ruolo avrebbe richiesto un amico e un confidente ricco di cultura e buoni consigli.

Conservatore e progressista insieme, insistette sui Fondamenti del Catechismo, lasciando sempre una via aperta: l’aborto resta un peccato mortale nella visione di Bergoglio, ma “non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito”, la contraccezione ha senso per evitare gravi malattie ma non per controllare le nascite, l’Eutanasia è espressione della “cultura dello scarto” che getta via quello che non può essere riparato, fosse anche la vita umana e l’omosessualità, sia pure tra qualche gaffe, non impedisce il contatto con Dio ma nella sua visione viene legata a interessi di lobby.

Allo stesso tempo su altri temi viene portata a compimento la Teologia della Liberazione: le diseguaglianze sociali e la discriminazione verso il povero e il migrante restano e diventano peccati gravissimi, immorali e ingiusti in una società che non dovrebbe lasciare mai indietro il povero e il malato.

Proprio la sua attenzione alla redenzione lo porterà a esporsi contro la pena di morte: se tutti possono pentirsi nella vita anche del peccato più atroce, allora la pena di morte ed ogni atto che spegne una vita rubano una redenzione.

Nell’universo di Papa Bergoglio ogni guerra diventa “ingiusta e sacrilega”, con una posizione semplice in tempi di “complessità” (a tratti però accusata di essere lontana dalle questioni vigenti in corso) e l’ambiente ovviamente acquisisce un fulcro nell’opera di chi si ispira al “fraticello di Assisi” che amava la Natura.

Papa Francesco è venuto a mancare nell’Anno Santo del Giubileo, ironicamente la mattina del Lunedì dell’Angelo, giorno tradizionalmente dedicato all’annuncio della Pasqua di Resurrezione appena trascorso e la celebrazione della nuova vita nel Cristo.

Il mondo della politica e della religione celebrano e ricordano la sua vita, augurando che possa prendere posto “alla casa del Padre”, lasciando una eredità ingombrante.

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