DISINFORMAZIONE Incredibile: Renzi blocca le sanzioni Ue alla Russia – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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Ci chiedono di verificare se è vero che Renzi abbia bloccato le sanzioni alla Russia. Consultando i vari siti online notiamo che ne parlano il 9 dicembre 2015 Il Giornale (“Incredibile: Renzi blocca le sanzioni Ue alla Russia“), Corriere del Ticino (“Renzi blocca le sanzioni Ue alla Russia“), per poi arrivare ad altri titoli come IlSole24ore (“L’Italia si smarca sulle sanzioni alla Russia: «Serve un dibattito»“) e alla fonte della notizia: Reuters.com (“Italia vuole altre discussioni prima di estendere sanzioni Russia“).
Siamo di fronte ad articoli aventi evidenti titoli clickbait che, leggendo attentamente il testo degli stessi articoli, riportano tutt’altra informazione. Ecco cosa scrive Il Giornale:

Questa sera è successo un fatto davvero insolito, talmente insolito che i media italiani lo hanno ignorato, sebbene la notizia sia stata data dalla Reuters. Matteo Renzi ha avuto il coraggio di bloccare il rinnovo automatico delle sanzioni europee alla Russia. Da solo, contro i principali partner Ue – Germania e Francia – e contro gli Stati Uniti. Sia chiaro: il premier italiano non ha chiesto l’abolizione delle sanzioni, che scadono alla fine di gennaio, ma pretende che la questione dei rapporti Ue con Mosca venga discussa al massimo livello, ritenendo che una decisione di questo tipo non possa essere presa alla chetichella e supinamente.

Quindi Il Giornale, così come altri, scrivono nel titolo “Renzi blocca le sanzioni UE alla Russia” per poi dire “non ha chiesto l’abolizione delle sanzioni” e “pretende che la questione venga discussa“.
La fonte de Il Giornale è Reuters con l’articolo dal titolo più corretto “Italia vuole altre discussioni prima di estendere sanzioni Russia“:

BRUXELLES (Reuters) – L’Italia ha chiesto di poter discutere ulteriormente all’interno dell’Unione Europea sull’estensione delle sanzioni alla Russia, invece di dare il via libera automatico alla riunione degli ambasciatori Ue di oggi.
La riunione avrebbe dovuto approvare senza alcuna discussione il prolungamento di altri sei mesi delle sanzioni, imposto a Mosca nel 2014 per la crisi in Ucraina, sull’onda dell’accordo tra leader europei (compreso Matteo Renzi) a margine della riunione del G20 il mese scorso in Turchia.
Secondo alcuni diplomatici l’Italia non ha gradito la decisione di porre la questione delle sanzioni come un punto minore nell’agenda odierna.
[…]
Alcuni diplomatici hanno detto a Reuters che gli ambasciatori dei 28 Paesi Ue potrebbero cercare di far passare il punto domani dopo una breve discussione, o che potrebbe esserci un accordo a livello di ministri in un vertice fissato per il 14 dicembre a Bruxelles.
Ma altri diplomatici presenti alla riunione di oggi dicono che è intenzione di Renzi discutere della questione direttamente al summit dei capi di Stato e di governo del 17-18 dicembre, come detto dal ministro degli Esteri Paolo Gentloni nei giorni scorsi.

Quindi vi è stata solo una richiesta di discussione, non un blocco, ma il giorno successivo (il 10 dicembre 2015) tale punto dell’ordine del giorno non è stato discusso e valutando di riproporlo lunedì prossimo o al vertice dei capi di Stato il 17 e 18 dicembre:

La presidenza ha quindi tolto il tema dall’ordine del giorno riservandosi di valutare se riproporlo in una nuova riunione del Coreper, al Consiglio esteri in programma lunedì prossimo o al vertice dei capi di Stato e di Governo che si terrà giovedì e venerdì della prossima settimana (17-18 dicembre).

Niente è stato deciso, Renzi non ha bloccato nulla.
 

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