DISINFORMAZIONE Il Frecciarossa della Boschi che parte da Arezzo a Milano? – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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Il 2 febbraio 2016 Il Giornale pubblica un articolo dal titolo “Il Frecciarossa della Boschi fa infuriare i pendolari“:

Infreddoliti sotto le bianche volte della stazione griffata Calatrava i pendolari del Reggio-Milano delle 7.52 guardano all’orizzonte in direzione est dove il mastodontico Frecciarossa 9500 mastica binari. Dal 15 dicembre scorso è in ritardo mentre prima era sempre di una puntualità svizzera. Da quella data il convoglio che percorre la linea Alta Velocità Firenze-Milano ha aggiunto una sosta in più. Anzi, ha spostato la partenza: non più dal capoluogo toscano, ma più a sud, ad Arezzo. Che però non è sulla linea AV. Il che fa partire il treno da Firenze in perenne ritardo. Il risultato è che i pendolari arrivano tardi in ufficio sotto la Madonnina, con grave scorno degli equilibri aziendali. Un ritardo così non lo si era mai visto da quando è stata inaugurata la stazione mediopadana, che ambiva a far diventare Reggio l’estrema periferia di Milano. Ormai quel treno viene chiamato il treno Boschi, dal nome della potente ministra della provincia di Arezzo. Un privilegium aretinum tanto curioso quanto sospetto.Non c’è alcuna prova che il ministro abbia voluto la fermata nella sua città, ma tanti indizi.

Leggiamo l’articolo di Repubblica edizione Firenze del 23 ottobre 2015, dove si annunciava che a partire da dicembre 2015 il treno Frecciarossa sarebbe tornato ad Arezzo:

A partire dal prossimo 14 dicembre Arezzo tornerà ad essere la stazione di partenza per una coppia di treni Av diretti a Milano. Da oggi i due treni – il 9500 in direzione nord e il 9555 in direzione sud – sono prenotabili, anche con tariffe supereconomy. Il Frecciarossa FR9500 partirà da Arezzo la mattina alle ore 6.15, per fermare a Firenze Smn alle ore 6.53 e giungere a Milano Centrale alle 8.40. In direzione opposta viaggerà il Frecciarossa FR9555, che partirà da Milano Centrale alle ore 18.50, fermerà a Firenze Smn alle 20.40, per concludere la sua corsa ad Arezzo alle 21:22. “Oggi abbiamo avuto conferma definitiva che l’alta velocità tornerà a collegare Arezzo e Milano – ha detto l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – Constatiamo che Trenitalia ha mantenuto l’impegno preso a luglio e che il lavoro degli ultimi due anni sta cominciando a dare i frutti attesi“.

Teniamo in memoria la data del 22 febbraio 2014, giorno in cui Maria Elena Boschi divenne Ministro del Governo Renzi.
L’articolo de Il Giornale ritiene che non c’è alcuna prova che il ministro abbia voluto la fermata nella sua città, Arezzo. Come si potrebbe affermare che si tratti del “treno Boschi”? Secondo Il Giornale ci sarebbero tanti indizi. Per capire come mai sia nata la tratta Arezzo-Milano bisogna tornare indietro nel 2013. Ecco quanto riportato da alcuni articoli del 6 settembre e del 6 novembre 2013 (la Boschi non era ancora Ministro) dal titolo “Ferrovie: progetto unitario delle regioni Umbria e Toscana per stazione alta velocita’ tra Arezzo e Chiusi” pubblicato da diversi siti istituzionali sia toscani che umbri:

Le Regioni Umbria e Toscana lavorano unitariamente per la realizzazione di una stazione dell’Alta velocità ferroviaria, da collocare fra Arezzo e Chiusi, a servizio dell’Umbria e della bassa Toscana. È questo l’obiettivo annunciato oggi ad Arezzo dagli assessori regionali alle Infrastrutture e Trasporti Silvano Rometti, per l’Umbria, e Vincenzo Ceccarelli per la Toscana.
I due assessori hanno sottolineato l’importanza della futura opera. “Tra Roma e Firenze – ha rilevato Rometti – non ci sono fermate per i collegamenti dell’alta velocità. Realizzare una stazione intermedia, sul modello di quanto è stato fatto nelle vicinanze di Reggio Emilia, nel tratto ancora più breve fra Milano e Bologna, consentirà più adeguati collegamenti per un bacino di utenza che supera il milione di persone. L’Umbria, attraversata dalle linee dell’alta velocità senza potervi accedere, in particolare il bacino di Perugia, ne trarrà particolare vantaggio. E la fermata sarà un vero motore di sviluppo per il territorio”.

Già da maggio 2013 l’assessore toscano Ceccarelli criticava il taglio delle piccole città come Arezzo dai collegamenti veloci:

Arezzo, 30 maggio 2013 – Cercare insieme una soluzione al problema della venuta meno dei collegamenti veloci tra Roma ed Arezzo, in particolare nella fascia pendolare pomeridiana. Con questo obiettivo l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ha scritto una lettere all’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano sollecitando un incontro. “Negli ultimi anni la città di Arezzo è stata gradualmente ma inesorabilmente privata di tutti i collegamenti veloci con la città di Roma nella fascia pomeridiana – ha scritto Ceccarelli – E’ evidente che l’evoluzione delle strategie a livello nazionale, che hanno sempre più privilegiato i collegamenti tra le grandi città, ha penalizzato Arezzo e tutte le città di piccole dimensioni”. L’assessore ha poi ricordato le difficoltà che incontramo “Numerosi pendolari al mattino per raggiungere la capitale con l’IC 581 delle 6.30 o con la Frecciarossa 9501 delle 7.25. Per il rientro a sera, invece, l’unico treno veloce che ferma ad Arezzo è l’IC 596 delle 18.16, che comunque impiega più di 2 ore. Chi non può utilizzare questo treno deve rientrare con un regionale e si trova davanti a diversi tipi di problemi: allungamento dei tempi, frequenti ritardi e, non ultima, la necessità di un doppio abbonamento”.

Un ultima domanda da porsi è: che senso farlo chiamare “treno della Boschi” se il treno Frecciarossa va a Milano e non a Roma dove dovrebbe andare il Ministro?

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