DISINFORMAZIONE “ECCOVI LA FAMOSA NAVE Aquarios” – bufale.net

di Shadow Ranger |

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DISINFORMAZIONE “ECCOVI LA FAMOSA NAVE Aquarios” – bufale.net Bufale.net

Il relativismo del viralizzatore medio non smetterà mai di sorprenderci: abbiamo già visto in altre occasioni come basti prendere uno spezzone video, condirlo con una ardita reintepretazione, e vedere gli indinniati speciali sciamare con torce e forconi.

È successo recentemente, quando abbiamo visto i festeggiamenti per aver finalmente raggiunto terra dopo un viaggio lungo e pericoloso trasformati in una nave di festeggiamenti e bagordi, ad ancora in molte altre occasioni, nelle quali è bastato dire agli indinniati cosa dovevano vedere per spingerli alla viralità.

In questo caso ecco che un profilo pubblico dichiara di essere venuto in possesso, parole sue, di

ECCOVI LA FAMOSA NAVE Aquarios : i soliti radical schic con la complicità degli organi di informazione è da giorni che parlano di emergenza umanitaria all’interno della nave, con bambini ed addirittura donne che partoriscono…un disastro praticamente…beh qui sotto un mini video originale fatto dentro la nave, giudicate voi

Naturalmente, non è nostra intenzione dare visibilità al profilo ripubblicandolo, incrementando così il censurabile numero di diecimila condivisioni e rotti, tampoco correggeremo gli errori di ortografia contenuti nel messaggio.

Ci limiteremo a dichiarare che, anche in questo caso, il controinformatore di turno nel dichiarare che l’informazione ufficiale nasconde le cose è andato a trovare la sua fonte tra gli scampoli della stessa, prelevando di peso il filmato dall’account Twitter di Oscar Corral, giornalista

Ma ignorando platealmente il resto dell’interessantissimo account Twitter del Giornalista, interessante per il suo reportage quasi completo del drammatico viaggio.

Vi forniamo preliminarmente una traduzione corretta del twit incriminato, che come vedete non ha niente in comune con la creazione della nostra mano anonima

Video. Musica suona a bordo di #Aquarius dopo la distribuzione del pranzo ricevuto dalle autorità italiane. Tutto indica Valencia come destinazione, ma nessuno ne ha ancora informato i migranti. @MSF_Sea @FotografiaPais @SOSMedGermany @naiaragg pic.twitter.com/Sq8HBSo395

Siamo infatti ancora al 12 giugno, data in cui all’Aquarius viene impedito lo sbarco nei porti italiani, ma, contrariamente a quanto asserito da una bufala virale da noi affrontata, l’equipaggio di Aquarius non solo non rifiutava i soccorsi inviati dal governo Italiano, ma li accoglieva con gratitudine.

Un tweet successivo dimostra che quanto generosamente dato dalle autorità italiane è tutto quello che i profughi hanno potuto mangiare nei giorni successivi

Foto. Questa è la dieta dei migranti di #Aquarius. In questo momento sulla nave non abbiamo altro. Confidiamo nelle autorità Italiane

Due fette di pane in cassetta senza companatico, una pesca (di cui molte, comprensibilmente con questo clima, irrancidite a tempo di record in modo da rendere utilizzabile solo due terzi delle donazioni) e mezzo bicchiere di caffè lungo, annaccquato all’americana. Il tutto arricchito con un po’ di musica portata dai volontari

Quanto dovete essere moralmente in bancarotta per definire un simile pasto un lusso così offensivo ai vostri occhi?

Come si può definire, come abbiamo letto in alcuni deprecabili commenti, un lusso quello che a tutti gli effetti è una scena di miseria da romanzo di Charles Dickens e solo l’invio di cibo e qualche tenerezza per i bambini sulla nave da parte della Capitaneria di porto ha evitato si trasformasse in un disastro?

Sempre se il nostro viralizzatore avesse riscontrato tutto l’account twitter, si sarebbe risparmiato un vigoroso debunking, in quanto anche la sua capziosa domanda avebbe trovato risposta in quest’altro Tweet

I 629 naufraghi dell’Aquarius derivano da sei barche.
Vi sono tra loro:
*123 minori non accompagnati
*11 bambini
*7 puerpere
La maggior parte di loro viene dal Sudan (Darfour), Nigeria, Eritrea, Argelia…

Ed è sempre Corral, sul suo account, ad indicarci, da El Pais, un diario di 24 ore dei momenti sia tristi che emozionanti (come le distribuzioni di cibo e regali per i piccoli donati dalla Capitaneria di Porto di cui abbiamo parlato) in grado di darvi un quadro completo, e senza bufale, delle scene che avete visto.

Vi preghiamo pertanto, prima di dare retta ad anonimi viralizzatori, di osservare tutto il materiale che vi abbiamo proposto.

E ricordarvi di quando, anche voi che inevitabilmente verrete a contestarci un tozzo di pane ed un po’ di frutta donata in un posto dove i frigoriferi sono un lusso normali, siete stati esseri umani.

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