DISINFORMAZIONE Como: sì alla mattanza di animali alla festa del sacrificio o festa dello sgozzamento – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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DISINFORMAZIONE Como: sì alla mattanza di animali alla festa del sacrificio o festa dello sgozzamento – Bufale.net Bufale.net

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Il 10 settembre 2015 Il Giornale pubblica un articolo dal titolo “Sì alla mattanza di animali alla festa del “Sacrificio”: il regalo del Pd agli islamici” con la seguente foto e testo:

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“Con una mossa suicida la giunta di Como ha autorizzato la festa islamica del “Sacrificio”, altrimenti detta festa dello sgozzamento, il simbolo di una cultura bestiale.
Una cultura che non ci appartiene, che sta manifestando in tutto il mondo i suoi obiettivi di egemonia, colonizzazione e i propositi di predominio e sottomissione. Nessun dialogo con chi si rifiuta di sottoscrive intese con lo Stato italiano”. A dichiararlo è il deputato leghista canturino Nicola ‪‎Molteni‬, dopo che la giunta comasca ha autorizzato le celebrazioni islamiche che saranno celebrate in piazza d’Armi il 23 settembre prossimo.
Il canone di concessione è pari a 20 euro, più mille euro di cauzione; la pulizia dell’area a carico della comunità islamica.
“Questa è la sinistra che autorizza centri culturali islamici, e che autorizza queste manifestazioni contrarie ai principi della nostra civiltà – prosegue il deputato – che garantisce alla comunità islamica prezzi di favore e canoni agevolati (la giunta svende a 20 euro spazi pubblici per una festa contraria alla nostra cultura. E intanto fa le battaglie per togliere i crocifissi dai luoghi pubblici, “vieta” il presepe nelle scuole, censura la parola “Gesù” dai canti di Natale, condannandoci al suicidio delle nostre tradizioni, della nostra identità. Questa sinistra, che concede ponti d’oro ai musulmani, è un’insidia: mandiamola a casa per evitare l’islamizzazione di Como”.

Il Giornale riprende un post pubblicato dal profilo Google Plus della Lega Nord Padania, stesso post pubblicato anche dalla relativa pagina Facebook:
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Il 23 settembre ci saranno dei sacrifici animali in pubblica piazza?

Nessun agnello, capretto o altro animale verrà “sgozzato” in Piazza D’Armi a Muggiò. La delibera del Comune di Como parla chiaro, si tratta solo dell’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico. Non viene citata alcuna autorizzazione per lo “sgozzamento” di animali nella delibera comunale del 2 Settembre 2015, delibera che potete consultare dal sito http://ulisse.comune.como.it/uliss-e/home.aspx o scaricabile da Bufale.net in formato PDF.
Ecco quanto dichiarato dal sindaco di Como in seguito alle accuse di autorizzazione per lo sgozzamento degli animali:

«La festa del sacrificio – ha detto Lucini poco prima di ripulire dagli insulti il suo profilo Facebook – sono decenni che si organizza. Si tratta di una festa religiosa senza nessun atto cruento. Anche le giunte precedenti avevano concesso spazi». Poi ha aggiunto: «Chi ha voluto far intendere che avvenissero macellazioni sul posto dimostra la sua pochezza. Si crea tensione per motivi inesistenti, in modo irresponsabile e senza rispetto delle persone». Iantorno, in una nota ha voluto precisare che «sono anni che la giunta di Como, anche la precedente amministrazione, concede lo spazio per la festa del Sacrificio e tutto è sempre avvenuto alle condizioni previste dai regolamenti comunali e delle leggi nazionali. In ogni caso, non è stato chiesto o autorizzato alcuno sgozzamento di animali sul piazzale. Nel caso di festeggiamenti rituali, il cibo, come comunemente avviene, è acquistato nei negozi della città».

Non è la prima volta che l’Associazione Culturale Islamica di Como fa richiesta di un’immobile comunale per l’esercizio del rito islamico. Già nel 2012 la giunta comunale rese disponibile Piazza D’Armi per lo svolgimento della festa islamica, ma in quell’occasione e a causa della pioggia il luogo designato per la festività fu la palestra grande della scuola di Via Cuzzi, e non di certo a titolo gratuito:

che l’Associazione Culturale Islamica di Como chiede, da diversi anni, la disponibilità di area ovvero di immobile comunale in occasione dell’esercizio del rito islamico del Ramadhan;
che dal 2012 si è identificata come area idonea e poi assegnata la Palestra grande della scuola di Via Cuzzi, a fronte della corresponsione di un canone di €. 1.893,00=, della costituzione di cauzione di €. 7.500,00= a garanzia del corretto utilizzo della struttura e del rispetto delle prescrizioni dell’UTC-OO.PP;

La legge italiana

Gli agnelli non vengono sgozzati in pubblica piazza come nella foto pubblicata da Il Giornale.
Esistono leggi ben chiare in fatto di macellazione degli animali, basta citare il caso di un gruppo di credenti musulmani che sgozzarono un animale nel proprio giardino lo scorso anno, caso in cui intervennero l’Usl locale insieme alla polizia. Infatti i credenti di religione islamica sono tenuti a rispettarle: il tutto avviene in apposite macellerie, aventi la “certificazione Halal“, in cui vengono macellati secondo le norme rituali islamiche e nel rispetto della legge italiana.
In Italia la macellazione rituale è consentita dal 1980 (DM 11/06/1980) e riguarda sia i riti islamici che ebraici:

Articolo 1
Si autorizza la macellazione senza preventivo stordimento eseguita secondo i riti ebraico ed islamico da parte delle rispettive comunità.
Articolo 2
La macellazione deve essere effettuata da personale qualificato che sia perfettamente a conoscenza ed addestrato nell’esecuzione dei rispettivi metodi rituali.
L’operazione dovrà essere effettuata mediante un coltello affilatissimo in modo che possano essere recisi con un unico taglio contemporaneamente l’esofago, la trachea ed i grossi vasi sanguigni del collo.
Articolo 3
Nel corso della operazione debbono essere adottate tutte le precauzioni atte ad evitare il più possibile sofferenze ed ogni stato di eccitazione non necessario. A tal fine gli animali debbono essere introdotti nella sala di macellazione solo quando tutti i preparativi siano stati completati. Il contenimento, la preparazione e la iugulazione dei medesimi debbono essere eseguiti senza alcun indugio.
Articolo 4
Può essere autorizzata la macellazione senza preventivo stordimento eseguita secondo il rito islamico nei macelli riconosciuti idonei all’esportazione di carni ai sensi dell’art. 7 del decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 1961 n. 264 a condizione che:
1) la macellazione avvenga nel rispetto delle disposizioni di cui ai precedenti articoli 2 e 3;
2) i titolari di detti macelli ne facciano espressa richiesta, ai fini dell’esportazione nei Paesi islamici al Ministero della sanità, che, previo sopralluogo, procederà ad accertare che esistano le condizioni a che gli animali vengano macellati in conformità delle disposizioni di cui agli articoli n. 2 e 3.

La macellazione, o lo “sgozzamento” degli animali, non può assolutamente avvenire in pubblica piazza.
Ricordiamoci che durante la pasqua cristiana vengono uccisi numerosi agnelli, tema abbastanza discusso anche con relative bufale.

L’origine del rito

Parliamo di una pratica che può piacere o meno, non sta a noi dare un giudizio a riguardo e ci atterremo, come sempre, a informarvi di cosa si tratta.
Tale festività viene chiamata ʿīd al-aḍḥā (“Festa del sacrificio”) o ʿīd al-naḥr (“Festa dello sgozzamento”) o ʿīd al-qurbān (“Festa dell’offerta a Dio”). La festività ricorda la storia di Abramo e la sua sottomissione al volere di Dio, il quale chiese inizialmente di sacrificare suo figlio Isacco, un episodio del libro biblico di Genesi (il primo libro della Torah del Tanakh ebraico e della Bibbia cristiana).

Sacrificio di Isacco - Caravaggio

Sacrificio di Isacco – Caravaggio


Nella religione islamica Abramo è considerato un profeta.

Il risultato della disinformazione: minacce al sindaco

L’errata interpretazione da parte della Lega Nord in merito alla delibera, dovuta anche all’ignorare il funzionamento della festa islamica nel territorio italiano, ha alimentato l’indignazione di alcuni cittadini che hanno reagito con insulti e, secondo quanto titola La Provincia di Comoaddirittura minacce nei confronti del Sindaco di Como Mario Lucini:

Il telefono rovente, come pure la casella di posta elettronica e il profilo Facebook intasato di insulti (rimossi). Non è stato un buon risveglio quello di ieri per il sindaco di Como Mario Lucini e per l’assessore al Patrimonio Marcello Iantorno. Nel mirino la festa del sacrificio della comunità islamica, a cui la giunta ha concesso lo spazio di piazza D’Armi. Molte delle telefonate (tra cui quelle di associazioni animaliste) e dei post contestavano il fatto che gli animali venissero sgozzati in piazza, ma non è così. Probabilmente ad ingenerare l’equivoco un post del commissario cittadino della Lega Nord Eugenio Zoffili che ha scritto, riferendosi a Lucini, che «massacra commercianti e famiglie con tasse e controlli e per 20 euro regala questo spazio agli islamici per sgozzare dei poveri animali. Il 23 settembre la Lega Nord di Como scenderà in piazza con i cittadini comaschi».

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