DISINFORMAZIONE Lotta tra cani in Messico, sponsorizza Heineken – bufale.net

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
DISINFORMAZIONE Lotta tra cani in Messico, sponsorizza Heineken – bufale.net Bufale.net

disinformazioneCi segnalano i nostri contatti di aver ricevuto diverse condivisioni Facebook del tenore di questa:

Screenshot 2016-05-10 23.18.30

La foto è evidentemente reale: la narrazione no, e questo elemento ha tratto in inganno molte persone che, genuinamente in buona fede, hanno ritenuto di condividere l’appello.

In realtà sarebbe bastato un attimo in più di verifica per appurare una serie di elementi.

Vi abbiamo spesso parlato di come le bufale e le disinformazioni sopravvivano alla loro smentita. Restano quiescenti per anni, e poi, quando il ricordo della smentita è ormai scomparso, ritornano con dettagli alterati che trasformano una passata disinformazione in un caso di bufala herpes pronta a riesplodere.

Siamo infatti nell’aprile del 2012, e la Rete è subissata di proteste verso Heineken per colpa di una foto: la stessa foto che rivediamo adesso.

Il Corriere della Sera corre al soccorso, e ci rende immediatamente questa nota di precisazoni:

MILANO – La rete non dimentica e non perdona. E per rendersene conto basta dare un’occhiata alla pagina Facebook della Heineken. Il profilo della nota marca di birra è stato letteralmente preso d’assalto nelle ultime ore dagli utenti indignati. E il motivo è un’immagine di un combattimento tra cani, scattata un anno fa, in cui compaiono stendardi con il logo del brand. Come se la Heineken avesse sponsorizzato e appoggiato una pratica così cruenta e considerata illegale in molti paesi del mondo e che solo in Italia, secondo Enpa, provoca la morte di 5.000 esemplari ogni anno.

PETIZIONI E BLOG FURIOSI – La fotografia in questione mostra le bestie che si accaniscono una contro l’altra, con il pubblico che le sta a guardare divertito in un’arena improvvisata, all’interno della discoteca Oasis di Ulaanbaatar in Mongolia, paese dove la pratica del dogfighting è molto diffusa. Sullo sfondo gli striscioni verdi con il marchio della birra. E, nonostante l’immagine sia apparsa per la prima volta in rete l’anno scorso, solo negli ultimi giorni ha avuto una propagazione virale. Ispirando petizioni on-line, articoli furenti dei blogger di settore e insulti contro i criminali che sfruttano questi animali per le scommesse, salvo poi farli vivere (e morire) in condizioni terribili. Ma non solo. Furiose lamentele sono piovute anche sul profilo Facebook dei birrai olandesi, accusati di trarre vantaggio e appoggiare una crudeltà simile. La replica? Dalla sede ufficiale di Amsterdam si sono subito dissociati con un comunicato ufficiale. «Siamo sotto shock e dispiaciuti e condanniamo pratiche così cruente nei confronti degli animali».

IL CONTROLLO DEL MERCHANDISING – Poi la precisazione. «Dopo un’indagine abbiamo appurato che il gestore del locale non aveva rimosso gli addobbi della serata promozionale avvenuta il giorno precedente al combattimento». E all’azienda non sono bastate le scuse del proprietario del locale che è stato immediatamente privato della licenza e delle forniture di birra. Dalla Heineken è arrivato anche l’invito agli utenti a segnalare altri episodi simili. «Quella foto è lontanissima dalle nostre politiche aziendali. Abbiamo sempre portato avanti campagne di comunicazione responsabili. Addirittura non sponsorizziamo nemmeno la boxe» dichiara Alfredo Pratolongo di Hieneken Italia. Il problema? «controllare che i distributori cui viene appaltata la gestione del merchandasing facciano rispettare le nostre policies aziendali».

Carlo Davide Lodolini
clodolini@rcs.it

Dopo quattro anni, purtroppo, il comunicato ufficiale non è più accessibile, ma il Corriere ne ha fortunatamente tenuto traccia per noi.

Non si tratta dunque di un evento recente in Messico, ma di una foto di una discoteca di Ulanbaatar del 2012.

Non si tratta di una lotta tra cani col patrocinio di Heineken, ma di bandiere arbitrariamente lasciate lì dopo essere state usate per una diversa iniziativa promozionale.

Non si tratta, ancora, di patrocinio della Heineken in quanto la ditta Olandese, indicato l’illecito compiuto, ha prontamente provveduto a rimuovere licenze e forniture e rescindere ogni contatto con la discoteca Oasis.

Screenshot 2016-05-10 23.33.04Come si può vedere dalla screenshot presa dall’articolo citato, la foto è la stessa in entrambi i casi.

Resta pertanto valido il consiglio dato prima: quando vedete una notizia sospetta, oltre a cercare dati sulla notizia in sé, controllate se vi siano state eventuali smentite o rettifiche precedenti, in quanto le stesse tendono ad essere dimenticate mentre la notizia “originaria” può, sovente, tornare in vita sotto forma virale.

#iocondivido è anche questo.

Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o con una donazione PAYPAL.

Ultimi Articoli