DISINFORMAZIONE Baby delfino finisce su una spiaggia e viene ucciso dai turisti per un selfie – Bufale.net

di Claudio Michelizza |

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DISINFORMAZIONE Baby delfino finisce su una spiaggia e viene ucciso dai turisti per un selfie – Bufale.net Bufale.net

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La notizia del piccolo delfino morto a “causa dei selfie dei turisti” è apparsa su molti quotidiani nazionali ed esteri, lasciando molte persone perplesse, tristi e forse impotenti di fronte ad una storia che sembrava vedere protagonisti l’indifferenza, l’egoismo e la stupidità umana.
Ecco cosa riporta Tgcom24:

Argentina, baby delfino finisce su una spiaggia: ucciso dai turisti per un selfie
I bagnanti, che volevano scattarsi una foto, non l’hanno mai rimesso in acqua e l’hanno fatto morire di disidratazione sulla spiaggia
16:04 – Una morte stupida quella toccata a un baby delfino in Argentina, vittima della dilagante mania dei selfie. Il cucciolo, finito sulla spiaggia di Santa Teresita, a nord ovest di Buenos Aires, è stato passato di mano in mano tra i turisti, che volevano immortalare il momento a tutti costi, incuranti delle sue condizioni. A causa dei troppi selfie, il piccolo delfino non è stato rimesso tempestivamente in acqua ed è morto per disidratazione in mezzo alla folla.

La notizia tragica riportata da molti, parla di un cucciolo di delfino tirato fuori dall’acqua dai turisti, per scattare dei selfie su una spiaggia di Buenos Aires. L’animale sarebbe morto per la disidratazione e il caldo, circondato da una folle totalmente incurante delle sue condizioni. Nessuno dei tanti presenti infatti, avrebbe minimamente pensato allo choc provocato al povero cucciolo. Nessuno si sarebbe nemmeno preoccupato del fatto che l’animale potesse soffrire per quell’insolita situazione, in una giornata afosa e di piena estate argentina.
Il piccolo delfino sarebbe stato trattato come un giocattolo, senza nessun riguardo per i suoi sentimenti e le sue paure. La sua sofferenza non sarebbe stata notata da persone troppo prese dall’egoismo di possedere un selfie con un cucciolo di delfino. In Argentina è ora piena estate ma non sarebbe stato certo il caldo ad uccidere il povero animale, ma solo la stupidità dell’uomo.
Fin qui il racconto riportato da molti media, in cui gli uomini sono stati responsabili della morte del cucciolo. Un racconto che ha fatto indignare il web e gli internauti di tutto il mondo.
Secondo Repubblica, tutta la storia sarebbe nata da un certo Hernan Coria, il cui profilo è ora chiuso, e che aveva scatenato le ire dei cibernauti.
Mentre la Fondacíon Vida Silvestre accusa i bagnanti per la morte del cucciolo, alcuni quotidiani argentini come il Clarín parlano di una storia probabilmente del tutto diversa dove alcune persone hanno tentato di salvare la vita al piccolo. Si mette in dubbio, quindi, che il delfino fosse già morto o meno prima che venisse tirato fuori dall’acqua.
Sempre su Clarin c’è la testimonianza di una ragazza, Aylén Rodríguez:

Ayelén Rodríguez, una joven que estuvo ese día en la playa, contó que le pidió a la gente que dejara de tocarlo para poder devolverlo al mar, pero que no pudo. “Con un hombre intentamos reanimarlo pero sus heridas eran graves, no pudo soportarlo. Era tan solo bebe. Un animal increible, que tuvo la mala suerte de toparse con la peor especie de mamíferos que son los humanos”, escribió en el perfil de Facebook de ese portal de noticias.

La ragazza avrebbe chiesto alla gente di lasciarlo in pace e di portarlo in acqua, ma senza successo. Inoltre, sostiene che un uomo tentò di rianimarlo però aveva delle ferite molto gravi. Secondo Clarin si potrebbe trattare di un delfino vittima delle reti dei pescatori, causa di mortalità di molti delfini:

Calculan que en Argentina mueren entre 500 y 800 delfines lastimados por las redes de pesca.

Sia da Clarin che da altri siti web in lingua spagnola viene riportato un video dell’accaduto:

Nel video si vede un uomo che cerca di metterlo in acqua sperando che reagisca e nuoti via, ma il delfino non reagisce affatto e si pone a pancia in sù. Si sente una voce che dice “ya esta muerto“, ossia “è già morto“, a quel punto il delfino viene portato a riva, attirando la curiosità di tutti i presenti che si avvicinano e iniziano a scattare le fotografie. Sempre nel video c’è una voce femminile che dice di portare il delfino in acqua, ma le rispondono che è già morto.
Hernan Coria, l’uomo accusato del “fattaccio” per aver solo diffuso le foto, racconta poi l’accaduto a Telefenoticias.com.ar spiegando che quanto accaduto a Santa Teresita il 10 febbraio è stato mal riportato. Ecco quanto dichiara a Telefenoticias:

Todo duró cinco minutos, llegó muerto a la Costa, lo volvieron a llevar al mar y no volvió a salir

Tutto è durato 5 minuti, il delfino era arrivato già morto a riva e che avevano tentato di rimetterlo in mare senza esito. Hernan racconta che ci fu un episodio simile il giorno prima:

El día anterior ya había pasado lo mismo. A uno lo metieron y se fue

Tornando al video, durante il tentativo di rimettere in acqua il cucciolo, le persone presenti erano poche e solo successivamente, quando l’animale è stato portato sulla spiaggia, si è formata la calca per scattare i selfie. Questo darebbe una chiave di lettura totalmente diversa da quella tragica ed inumana fornita in questi giorni.
C’è da dire che Il Fatto Quotidiano ha pubblicato un video che non ha nulla a che fare con questo episodio, ma con un altro. Basti vedere alcuni elementi come la dimensione dell’esemplare, più grande di quello nelle foto, l’uomo che lo porta a riva è diverso da quello riportato dalle foto e il fattore climatico: nel video e nelle foto c’era il sole, nel video de Il Fatto Quotidiano c’era un clima nuvoloso.
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Come riportato dal Clarín, le autorità non hanno potuto esaminare il corpo, in quanto era già sparito. Le cause della morte quindi non possono essere accertate da esami autoptici, ma solo presunte dalle testimonianze che parlano delle gravi ferite dovute alle reti da pesca, responsabili di centinaia di morti tra gli animali marini, e dal video diffuso online.

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