Dal “Papa non eletto” al “Conclave non eletto”: l’eterna bufala

di Shadow Ranger |

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Dal “Papa non eletto” al “Conclave non eletto”: l’eterna bufala Bufale.net

Uno dei più ricchi filoni delle bufale sul Papa è la teoria del Papa non eletto, che tracima nella bufala del Conclave non Eletto. Una teoria del tutto infondata secondo catechismo e diritto canonico, praticamente uno “scisma dei complottisti” secondo cui Papa Benedetto XVI, col piglio del truffatore che “sbaglia a scrivere l’assegno” per non pagarti.

Una teoria così assurda da essere offensiva.

Dal “Papa non eletto” al “Conclave non eletto”: l’eterna bufala

Ripercorriamo le tracce dell’assurdo “scisma dei complottisti”: secondo una vivace teoria del complotto, Ratzinger avrebbe, per una sorta di infantile dispetto verso il suo successore se non lo scisma più codardo della storia della Chiesa, “rinunciato al munus e non al ministerium”, quindi avrebbe rinunciato al “titolo giuridico del Papa” ma per tenersi tutti i poteri del Papa.

Dal "Papa non eletto" al "Conclave non eletto": l'eterna bufala

Dal “Papa non eletto” al “Conclave non eletto”: l’eterna bufala

Quindi per anni ci è stato riferito che il vero Papa era Benedetto XVI e Papa Francesco era un sorta di antipapa scismatico senza poteri e quindi ogni bravo complottista della Terra avrebbe dovuto disobbedire al suo comando.

Il corollario arriva oggi al suo estremo: se Papa Francesco era un “antipapa”, tutti i Cardinali da lui nominati sono “antiCardinali”, quindi il Conclave diventa illegittimo quindi ogni Papa da ora innanzi è un AntiPapa, e, come terminano tutte le teorie del complotto “scacco matto”.

In realtà l’antagonismo tra Papa e Papa Emerito è solo un’invenzione dei complottisti.

Papa Francesco e Papa Benedetto XVI hanno sempre intrattenuto rapporti cordiali di scambio, con Bergoglio pronto ad accettare il Papa Emerito come una fonte di consiglio e saggezza, nonostante la scismatica zizzania di chi avrebbe voluto metterli l’uno contro l’altro.

Come ricorda il canonista Rosario Vitale, “munus e ministerium non sono separabili, ma piuttosto devono essere intesi come sinonimi. Se non altro perché nella bimillenaria storia della Chiesa è stato così, non è possibile scindere i termini e ricavarne due significati diversi.”

Si aggiunga a questo che per il  canonista Juan Ignacio Arrieta, «il fluttuante impiego di nozioni come “munus”, “ministero” ed “ufficio” […] risultano espressioni usate indistintamente in uno stesso contesto».

Quindi non esiste una “rinuncia al munus senza ministerium”.

Inoltre le dimissioni Papali sono un atto unilaterale, e non unilaterale recettizio: sostanzialmente, il Papa si dimette quando decide di farlo, non esistono dimissioni scritte del Papa con la ricevuta.

Papa Gregorio XII

Papa Gregorio XII

Ricevuta di chi peraltro, dato che sia Dio che Gesù che lo Spirito Santo hanno sicuramente meglio da fare che vidimare moduli come un passacarte?

Il canone 332 §2 dice: «Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti».

Ovviamente, Papa Benedetto XVI non è il primo Papa nella storia a dimettersi ed è il secondo a fregiarsi del titolo di Papa Emeritoche prima di lui spettò post mortem a Papa Gregorio XII, dimissionario in seguito allo Scisma di Occidente in modo da consentire la deposizione dei due Antipapi e consentire un nuovo Conclave che nominò Papa Martino V.

Possiamo quindi archiviare anche storicamente il fatto che il titolo di Papa Emerito, in generale non sia mai esistito. Se vogliamo limitarci però alla sua accezione moderna e ancora in vita, sempre Vitale ci ricorda che secondo il Canone 402 dell’attuale Codice di diritto Canonico «Il vescovo, la cui rinuncia all’ufficio sia stata accettata, mantiene il titolo di emerito della sua diocesi» (CIC, can. 402, § 1), e, per eadem ratio il canone 185 conferma che «A colui, che perde l’ufficio per raggiunti limiti d’età o per rinuncia accettata, può essere conferito il titolo di emerito» (CIC, can. 185).

Il Papa, Vescovo di Roma, segue le stesse regole di coloro che ha saggiamente amministrato, e Ratzinger, lungi dal dichiarare l’infantile dispetto che svariate teorie del complotto gli attribuiscono, spiegò la sua scelta così

«Con il Papa emerito ho cercato di creare una situazione nella quale io fossi per i media assolutamente inaccessibile e nella quale fosse pienamente chiaro che c’è un solo Papa».

Rendendo grottesco e ingiustificabile il fatto che, a distanza di anni dalla morte del Papa Emerito e giorni dalla morte del Papa, qualcuno voglia sputare sulle parole e ultime volontà di Ratzinger e dove egli ha voluto fregiarsi di un titolo mediatico che sostensesse Bergoglio, farlo passare alla storia come un viziato e dispettoso moccioso scismatico ed eretico pronto a fare dispetto a Santa Madre Chiesa sin dalla tomba.

Altre varianti note

Alcune varianti ancora più assurde della teoria del complotto vogliono Ratzinger aver volutamente “inserito errori di ortografia nelle dimissioni” e aver rilasciato un comunicato in cui dichiarava di volersi tenere il “Potere Spirituale”.

Entrambe teorie smentite anche solo dal fatto che il Diritto Canonico nega la qualsivoglia di formalità recettizia delle dimissioni.

Il Papa è da considerarsi dimissionario quando afferma di volersi dimettere, senza dover redigere “documenti ufficiali” e aspettare l’apposizione di bolli, autorizzazioni o consensi.

Variante della bufala

Variante della bufala

Il che come visto è del tutto falso: Ratzinger ha, ovviamente mantenuto il legame con Santa Madre Chiesa.

Nelle sue parole

«un vescovato può avere un solo proprietario. Allo stesso tempo, viene espresso un legame spirituale, che non può venire in alcun modo rimosso»

Il che non significa che si sia “tenuto il potere vero”, ma che, ovviamente, una volta dimesso non si sia “sbattezzato” per rinnegare la Chiesa, ma si sia messo, da credente, al servizio del Papa con saggi consigli e aiuto.

Senza ricorrere a diabolici e simoniaci “barbatrucchi” per cercare di frodare la Chiesa e i fedeli tutti.

Si tacerà sulla parte in cui si millanta la mancata celebrazione del 25 Aprile: è stata già smentita dai fatti.

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