Cose da non fare con la foto della maestra di Varzi che maltrattava i bimbi del nido Zuccherino

di Redazione Bufale |

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Cose da non fare con la foto della maestra di Varzi che maltrattava i bimbi del nido Zuccherino Bufale.net

Sta girando tantissimo sui social la foto della maestra di Varzi che maltrattava i bimbi del nido Zuccherino secondo le ricostruzioni trapelate da un video abbastanza chiaro. Ancora oggi in molti ci inviano l’immagine in questione, chiedendoci se la donna ritratta sia effettivamente quella in circolazione il 30 marzo su Facebook e WhatsApp. Curiosità per certi versi legittima, anche se in molti casi fine a sé stessa. La diretta interessata è stata arrestata ed ora si trova ai domiciliari, ma in questo frangente vogliamo analizzare la vicenda sotto un altro punto di vista rispetto alle prime ricostruzioni condivise con voi nella giornata di ieri.

Se da un lato ci può stare la volontà di capire se la suddetta immagine sia correttamente associata a lei, allo stesso tempo occorre fare molta attenzione ai commenti che stanno gravitando in queste ore attorno alla maestra di Varzi che maltrattava i bimbi del nido Zuccherino. Sia chiaro, da parte nostra non c’è la minima intenzione di giustificare quello che trapela dai filmati che in tanti hanno visto negli ultimi giorni.

Premesso questo, riteniamo non sia nemmeno il caso diffondere la foto della maestra di Varzi accompagnata da minacce di morte. Già, perché se da un lato ogni genitore può sentirsi più o meno coinvolto in questa vicenda e in un trend più generale che purtroppo vede moltiplicarsi casi del genere in tutta Italia (non a caso Il Giorno oggi ci riporta una dichiarazione ufficiale del Codacons che intende spingere per l’installazione di videocamera di sorveglianza negli asili), allo stesso tempo le indagini e la giustizia devono seguire il loro corso.

Senza dimenticare il fatto che la notizia ora è calda, ma tra qualche settimana il 95% degli italiani l’avrà rimossa. In un contesto del genere, come vi abbiamo più volte consigliato in passato, la diffusione di immagini e la relativa “caccia all’uomo social” non porta mai a nulla di buono. Nemmeno nel caso della maestra di Varzi che maltrattava i bimbi del nido Zuccherino, che tanta indignazione ha scaturito in ognuno di noi.

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