Come lavoriamo su una segnalazione su Bufale.net

di Bufale.net Team |

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Per prima cosa nell’affrontare una segnalazione, la selezione delle fonti è importante.

Mettiamo il caso, esemplificativo, del nostro articolo “La Croce Rossa conferma: l’Olocausto è una bufala!”

La fonte di partenza è un post visuale, una riproduzione telematica di una fotocopia, circolata su Internet

La Croce Rossa conferma: l'Olocausto è una bufala!

La foto inviata

Il controllo incrociato con strumenti di verifica immagini (TinEye, Google Images) e il frazionamento per parole chiave (“Bad Arolsen”, “Red Cross”…) consente di pervenire a documentazione bibliografica.

Ove invece la notizia riguardasse eventi correnti, sarebbe stato nostro interesse contattare la stampa locale e le autorità locali per un riscontro sul campo.

Ma spesso è insufficiente pervenire al solo riscontro della “fake”, ma è interessante esaminare come la fake è nata.

Per cui continuiamo a esaminare la genesi della bufala, esplicandone i meccanismi.

Inseguendo esempio iterazioni precedenti, redatte in passato in modo da avere un censimento storico dei meccanismi evolutivi della bufala.

Come abbiamo fatto per il caso delle fake news sul “Popolo Unico”, o dello “Statuto di Berna”, laddove lo scopo degli ultimi articoli non è una sterile ripetizione dei precedenti, ma la messa in evidenza su come esistano intere “Famiglie di Bufale” che nascono da un testo originale mutato in maniera virale in diverse iterazioni che è nel nostro scopo e interesse esibire.

Talora è richiesto l’olio dell’esperienza

Ci sono casi in cui le bufale nascono dalla distorsione di ambienti e conoscenze tecnico-scientifiche e legate a diversi saperi.

In tal caso diviene necessario un consulto con le personalità scientifiche legate al sapere richiesto: ad esempio, per la bufala archiviata come “Andiamo a fare la Spesa al CONAD”: la mioglobina e il “mistero” degli hamburger marroni ci siamo avvalsi, oltre del contatto diretto con gli esercenti interessati, del parere tecnico inoltratoci del prof. Valerio Giaccone, docente di Metodologie per l’Ispezione degli alimenti di origine animale presso l’Università di Padova.

Il supporto e partnership con “La Legge per Tutti” ci consente un controllo tecnico sulle bufale in campo legale, e in ogni caso è sempre nostra premura individuare il giusto esperto per coadiuvarci.

A volte, un esperto preso dal mondo stesso del Fact Checking: portali come Maldito Bulo e [inserire nome del nostro collaboratore tedesco] ci consentono una visione ampia su realtà locali.

E una certa fluidità è importante

Il Fact Checking è in buona parte divulgazione.

Ottenuti i dati, essi vengono collazionati in modo da essere facilmente leggibili.

Ci prendiamo cura di mantenere un indice Flesh-Ease, misurato elettronicamente, medio basso. Una ampia varietà nelle frasi, paragrafi di media e bassa lunghezza ed un linguaggio agevole anche ad un lettore di cultura mediobassa.

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