Colao smonta la tesi di Peter Dosh e British Medical Journal sull’efficacia del vaccino Pfizer
Una vera e propria bomba ad orologeria quella sganciata da Peter Dosh e dal British Medical Journal, a proposito dell’effettiva efficacia del vaccino Pfizer. Un report che ci allontanerebbe dal noto valore comunicato sul prodotto, pari al 95%, scendendo addirittura sotto al 30%, in quanto a suo dire i test sarebbero stati condotti in larga parte su potenziali falsi positivi. Questione delicata, che ovviamente sta creando reazioni anche all’interno della comunità scientifica. Non avendo noi competenze e mezzi per esprimere obiezioni rispetto all’articolo, riteniamo giusto condividere quantomeno la replica di Annamaria Colao.
Cosa dice Colao su Peter Dosh e British Medical Journal a proposito dell’efficacia del vaccino Pfizer
Come se non bastassero alcune fake news e tanta disinformazione, come quella proveniente la scorsa settimana dal Portogallo, occorre ora concentrarsi su un contenuto che sta dando respiro ai no vax. Partiamo dal presupposto che Annamaria Colao non sia proprio l’ultima arrivata. Stiamo parlando del direttore dell’Unità complessa di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, oltre ad essere professore Ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo Università Federico II di Napoli.
A chiudere il cerchio, abbiamo il fatto che Annamaria Colao sia nella top 40 degli scienziati italiani, cui dobbiamo dobbiamo aggiungere anche la carica di coordinatrice della cattedra Unesco di “Educazione alla salute ed allo sviluppo sostenibile”. Le referenze su tematiche simili sono tutto e, a proposito dell’articolo di Peter Dosh sul British Medical Journal, sono stati evidenziati alcuni concetti molto importanti durante l’intervista rilasciata a Il Salvagente.
Peter Dosh, nel suo articolo sul British Medical Journal lamenta soprattutto la mancanza di dati da consultare. Situazione normale secondo Annamaria Colao, per la necessità di lanciare velocemente un prodotto necessario per salvare vite umane. Il fatto stesso che non disponga di determinati dati, poi, rende discutibile le percentuali fornite dall’editor sull’efficacia del vaccino Pfizer.
Ancora, Colao evidenzia che “giornali più importanti del British medical journal” abbiano fatto un passo indietro, smentendo a conti fatti quanto scritto da Peter Dosh, e che lei stessa abbia fatto il vaccino di recente. Infine, ha sottolineato di aver toccato con mano lo scrupolo con cui la Fda analizzi tali prodotti prima di approvarli. Noi, qui, ci limitiamo a riportare le due tesi.
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