Codice rosso per il caso Diana Di Meo ed il video privato su Telegram: la Procura interviene

di Redazione Bufale |

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Codice rosso per il caso Diana Di Meo ed il video privato su Telegram: la Procura interviene Bufale.net

Ci sono importanti risvolti che dobbiamo prendere in esame per quanto riguarda il caso del video relativo a Diana Di Meo, l’arbitro di appena 22 anni che ha visto finire un filmato intimo su Telegram. Abbiamo già affrontato la questione nei giorni scorsi, in relazione anche alle polemiche che sono piovute addosso a Francesco Facchinetti. A molti, in primis alla diretta interessata, non sono piaciute le esternazioni dello speaker radiofonico, il quale ha puntato il dito anche contro la ragazza.

Il caso Diana Di Meo ed il video privato su Telegram finisce in Procura

Quali sono gli ultimi risvolti inerenti il caso di Diana Di Meo? Secondo quanto riportato da Il Centro, ci sarà evidentemente un seguito delicato dal punto di vista legale. Il suo fascicolo, infatti, è stato affidato ad uno dei magistrati che si occupa di codici rossi, a testimonianza del fatto che la vicenda abbia una certa priorità anche per gli inquirenti. Si apprende che ci sarà anche la supervisione dei vertici della procura che seguono con grande attenzione la storia. Anche per l’eco mediatico di questi giorni.

Bisogna precisare che il fascicolo sul caso del video privato che mostra Diana Di Meo in atteggiamenti intimi, al momento sia senza indagati. Il codice rosso si riferisce alla presunta violazione dell’articolo 612 ter. In questo caso, viene punito chiunque pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate. Un reato che prevede una pena fino a sei anni di reclusione, che può essere aumentato se a commettere i fatti sia stata una persona legata da relazione affettiva alla persona offesa.

A detta di Diana Di Meo, il suo video è finito su Telegram dopo che sarebbe stato hackerato il suo cloud, ma ci sono ancora tanti nodi da sciogliere su questa vicenda. Difficilmente ci saranno sanzioni per chi ha cercato il filmato post pubblicazione, mentre la ragazza sarà sentita anche dagli inquirenti.

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