Classifica coi 10 smartphone Huawei, Honor e Xiaomi che emettono più radiazioni a giugno 2020

di Redazione Bufale |

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Classifica coi 10 smartphone Huawei, Honor e Xiaomi che emettono più radiazioni a giugno 2020 Bufale.net

Tocca tornare su un argomento che sta sempre molto a cuore ai nostri lettori, con la solita rappresentanza di smartphone Huawei, Honor e Xiaomi tra i dieci dispositivi che emettono più radiazioni tra quelli disponibili sul mercato. A distanza di qualche mese dal punto della situazione di inizio 2020, dunque, proviamo ad individuare i modelli che presentano qualche lacuna in più sotto questo punto di vista, in riferimenti ai valori SAR che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere anche in Europa.

Elenco aggiornato con smartphone Huawei, Honor e Xiaomi con valori SAR più elevati

La premessa è doverosa, in quanto nessuno tra gli smartphone Huawei, Honor e Xiaomi che ci apprestiamo a menzionare raggiunge la soglia consentita dalle attuale normativa, essendo questa fissata a 2 W/kg. Premesso questo e che su RF Safe si possa misurare il punteggio del vostro modello, cerchiamo di individuare i device che fanno la differenza in modo negativo sotto questo punto di vista, almeno stando al bollettino che risulta aggiornato ad inizio giugno 2020:

  1. Xiaomi Mi A1: ultimo punteggio SAR rilevato pari a 1,75 W/kg
  2. OnePlus 5T: ultimo punteggio SAR rilevato pari a 1,68 W/kg
  3. Huawei Mate 9: ultimo punteggio SAR rilevato pari a 1,64 W/kg
  4. Xiaomi Mi Max 3: ultimo punteggio SAR rilevato pari a 1,58 W/kg
  5. ASUS ZenFone 6: ultimo punteggio SAR rilevato pari a 1,57 W/kg
  6. OnePlus 6T: ultimo punteggio SAR rilevato pari a 1,55 W/kg
  7. Honor 8: ultimo punteggio SAR rilevato pari a 1,5 W/kg
  8. Huawei P9: ultimo punteggio SAR rilevato pari a 1,49 W/kg
  9. HTC U12 Life: ultimo punteggio SAR rilevato pari a 1,48 W/kg
  10. Huawei P9 Plus: ultimo punteggio SAR rilevato pari a 1,48 W/kg

Vi ricordiamo che, a proposito di questi smartphone Huawei, Honor e Xiaomi stiamo parlando di tasso di assorbimento specifico. Da qui l’utilizzo di SAR, vale a dire Specific Absorption Rate. Non si parla di danni diretti e specifici alle persone, ma di valori che per forza di cose devono essere costantemente monitorati per evitare qualche problema a lungo termine, soprattutto con dispositivi più “vecchi”.

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