Circolare del Ministero, approvato assegno di 350 euro per chi rimane a casa: la bufala WhatsApp

di Redazione Bufale |

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Circolare del Ministero, approvato assegno di 350 euro per chi rimane a casa: la bufala WhatsApp Bufale.net

Ci viene segnalata in questi minuti una nuova bufala WhatsApp legata al Coronavirus, tramite la quale tanti utenti stanno credendo alla storia della circolare del Ministero, secondo cui oggi 12 marzo il governo avrebbe approvato il provvedimento che prevede l’erogazione di un assegno da 350 euro per chi rimane a casa durante l’emergenza che stiamo vivendo sul fronte sanitario in Italia. Una sorta di incentivo, affinché tutti possano rispettare il decreto ufficializzato ieri sera dal Premier Conte per intenderci

La bufala WhatsApp sui 350 euro dopo la circolare del Ministero

Insomma, si tratta della circolare del Ministero che tutti hanno sognato per una vita. L’idea di essere pagati per non fare nulla, oziando sul divano di casa ed intascando i 350 euro previsti marginalmente dal decreto fa sognare tutti. Non è un caso che in questi minuti ci siano arrivate tante richieste per verificare se la catena WhatsApp sia vera o meno. Del resto, il messaggio diventato virale è accompagnato da un link, che servirebbero per scaricare l’apposito modulo.

Il testo, infatti, ci dice quanto segue: “Circolare del Ministero, approvato assegno immediato di 350 euro una tantum, per chi rimane a casa. Qui il modulo per la richiesta“. Segue poi un link che in teoria dovrebbe rimandarci al documento in questione. In tanti, pur speranzosi, non stanno cliccando, in quanto temono di incappare in una truffa o in un virus informatico. Ecco dunque giustificata la nostra richiesta di chiarimenti: “Che dite? Clicco o no?”.

La risposta forse ve la state già da soli, ma se proprio volete saperlo, la bufala qui non si manifesta con un malware. Potete dunque scoprire il finale, selezionando il link in questione. Niente assegno da 350 euro per chi resta a casa durante questi giorni di emergenza e niente circolare del Ministero per incentivare “l’obbligo di dimora” con il Coronavirus. Ma resta l’invito da parte del nostro team: uscite solo per lo stretto necessario.

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