BUFALA Torino: Ragazza rimane incinta dopo bagno in piscina. Liquido seminale trovato nell’acqua – bufale.net

di Shadow Ranger |

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BUFALA Torino: Ragazza rimane incinta dopo bagno in piscina. Liquido seminale trovato nell’acqua – bufale.net Bufale.net

Ci segnalano i nostri contatti il seguente articolo di Il Giornale Italiano

Una storia al limite del surreale quella che proviene da Torino, dove Maria, una giovane ragazza 18 enne è rimasta incinta… a causa delle acqua della piscina. La ragazza, pur essendo fidanzata, non aveva mai avuto rapporti sessuali e una volta accortasi dell’insolito ritardo del ciclo mestruale, fino a quel momento sempre regolare, non si era preoccupata più di tanto. Ma col passare dei mesi il suo fisico è cambiato: infatti la sua pancia si è andata sempre più gonfiando, testimoniando un’inequivocabile gravidanza. È stato a quel punto che la sua famiglia ha cominciato a porsi e a porle delle domande. Nella famiglia della ragazza regna una forte austerità per via del credo religioso. L’educazione ricevuta dalla ragazza l’ha convinta a rinunciare ad avere rapporti sessuali con il fidanzato, per arrivare vergine al matrimonio. Una scelta impegnativa e da apprezzare. Maria ha (coerentemente con quanto abbiamo appena detto) giurato di non aver avuto rapporti e, tra le tante ipotesi fatte da lei e dai suoi genitori, quella che si è rivelata vera ha dell’incredibile. Il concepimento, con ogni probabilità, è avvenuto tramite le acque della piscina, un luogo che lei frequenta ormai da diversi anni.

Effettivamente, dai rilievi delle analisi fisico-chimiche compiute sulle acque della piscina, giunge la conferma che sono state trovate tracce consistenti di liquido seminale. Ciò non è un caso assurdo, perché è normale che le acque vengano contaminate da materiale organico umano. Adesso la ragazza si trova già all’ottavo mese di gravidanza, ed aspetta un maschietto.
Non è la prima volta che una donna rimane incinta in piscina per contatto accidentale con liquido seminale, che trova all’interno delle acque della piscina un habitat caldo che ne garantisce la sopravvivenza. Il cloro, infatti, protegge e fornisce nutrimento agli spermatozoi, la cui longevità, di conseguenza, aumenta di molto.

Episodi del genere sono già capitati altre volte e sono documentati nella letteratura medica, ma sono considerati comunque dei casi straordinari da quasi tutti gli esperti del settore.
Quanto accaduto a Torino desta certamente qualche perplessità, ma soprattutto può essere sconvolgente per la persona interessata, che ad un certo punto si trova in uno stato di gravidanza che non si sarebbe mai aspettata. Ammiriamo comunque il coraggio e la forza di volontà di Maria, che ha deciso di portare a termine la gravidanza e, ad un certo punto, non possiamo non chiederci chi sia l’ignaro padre del piccolo. Il suo fidanzato, 24enne, si dichiara comunque pronto a crescere il bambino esattamente come se fosse il suo.

Ovviamente, una bufala.

Ma una bufala antichissima: la versione modernizzata di una delle leggende metropolitane più antiche e diffuse al mondo, parte dei miti sul sesso nati da una scorretta informazione resi leggendari dalla “posta del lettore” delle riviste per teenagers dell’epoca, antesignane del desolante scenario cui tutt’oggi si può assistere con una sommaria lettura delle questioni relative al sesso su Yahoo Answers.

Secondo Snopes la primissima apparizione della leggenda metropolitana su Internet risale addirittura al 1993, quando una delle varianti della preesistente leggenda metropolitana arrivò sulle email e mailing list dell’epoca, recitando che l’originatore della catena di S. Antonio avrebbe vagamente ricordato di aver letto una volta su un giornale che però non riesce più a ritrovare che una adolescente avrebbe fatto causa ai gestori di una piscina perché rimasta incinta dopo che dei ragazzi molesti, per importunarla, si erano masturbati nella piscina e lo sperma, nuotando nella sua direzione, l’aveva in qualche modo ingravidata.

E questa versione è già una delle più fantasiose: il “grado zero” di questa leggenda metropolitana era infatti l’onnipresente domanda sui “teen magazine” sulla sopravvivenza dello sperma in piscina in caso di masturbazione o cattiva igiene intima maschile.

E sebbene le risposte che gli adolescenti tra loro fossero le più varie (ricordiamo che gli adolescenti dell’epoca… e sovente anche i meno smaliziati tra gli attuali, tendono a sposare le teorie più bizzarre come l’uso della Coca Cola come contraccettivo e spermicida, il saltellare per espellere lo sperma prima che cominci la gravidanza e oscillare dal ritenere, come descritto nella bufala, che le piscine siano vasche di coltura in cui gli spermatozooi raggiungono l’immortalità all’opposto polare, ovvero ritenere che si possa fare sesso in una vasca da bagno per eliminare il rischio di gravidanza).

Semplicemente, fuori dal corpo umano non ci sono le condizioni vitali necessarie per gli spermatozoi, quindi è fisicamente impossibile rimanere gravide dopo essersi immerse in acqua nella quale qualcuno si è masturbato (atto che comunque bisognerebbe evitare in luoghi pubblici per ovvi motivi).

Arrivata su Internet però questa leggenda metropolitana si è evoluta in una serie di bufale e testi virali o “satirici” più o meno grotteschi: diretto antecedente di questa bufala è una storia in lingua inglese del 2016 in cui il protagonista è un adolescente americano che, dopo essersi masturbato in una piscina alla presenza di sedici coetanee, sarebbe riuscito a metterle simultaneamente incinta.

La qualità evidentemente grottesca e picaresca della bufala, ed il fatto che sia basata sulle illusioni e le fantasie di soggetti immaturi e non muniti di una corretta educazione sessuale, non rende la storia meno virale.

Ricordiamo infatti come nel 2009 una donna polacca tentò di fare causa ad un hotel Egiziano dove sua figlia adolescente era stata in vacanza per poi tornare in stato interessante, adducendo che, essendo sua figlia una persona usualmente casta e pura, la sua gravidanza si doveva senz’altro alla presenza di sperma ignoto in piscina.

In questo clima di folle disinformazione, istinti pruriginosi e timori adolescenziali, non vi è alcun meraviglia che il Giornale Italiano, autonominatosi giornale satirico abbia voluto saltare sul treno anche di questa bufala, offrendone una versione Made in Italy ed arricchita di un provvenziale lieto fine di cui, francamente, non ne sentivamo il bisogno

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