BUFALA Rivista della Lega anni ’90: Italiani memoria corta – bufale.net

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
BUFALA Rivista della Lega anni ’90: Italiani memoria corta – bufale.net Bufale.net

Ci segnalano i nostri contatti la seguente immagine, asseritamente proveniente da una “rivista della lega anni ’90”

La presunta “rivista della Lega”, in realtà satira

Si tratta di una vignetta raffigurante una proposta per la regolamentazione degli extralombardi, tossicodipendenti, zingari, extracomunitari e transessuali, descritta come “una rivista della Lega degli anni ’90”, ma che in realtà è una creazione satirica.

Si tratta infatti di una vignetta del fumettista di satira Danilo Maramotti, savonese, personalità politicamente il più lontano possibile da una “rivista della Lega”, che i meno giovani tra di voi ricorderanno con affetto come il compagno di mille giorni a scuola col diario SottoBanco ed i più giovinetti ricorderanno come l’amico di mille giorni passati con la Smemoranda.

Solamente una persona in assoluta malafede, o assolutamente ignorante, potrebbe pensare che un autore che nella sua lunga storia ha collaborato all’Unità, Linus, Modus Vivendi, Smemoranda, Cuore, AlterLinus, Boxer e ViviMilano sia diventato un autore della Lega.

La biografia dell’eclettico Maramotti nasce infatti dal fumetto seriale, per poi passare alla satira ed alla vignetta, momento in cui intercettiamo questa tavola

Dopo una brillante carriera nel mondo della striscia d’autore e del fumetto vero e proprio, Danilo passa alla vignetta più per necessità che per vocazione: «con la sofferta chiusura d’importanti giornali e magazine di fumetti, mi sono dedicato a tempo pieno alla vignetta. Disegnare mi diverte, mi allontana dall’alzheimer….che alla mia età è sempre alle porte. E soprattutto mi mantiene vivo».

Solamente un vero analfabeta funzionale, o un troll, potrebbe pensare che una simile vignetta, palesemente satirica, sia un’opera a favore della Lega.

Sappiamo bene che in campagna elettorale tutto fa brodo: ma dovreste smetterla di credere a tutto.

Un clima politicamente avvelenato non fa bene a nessuno: indebolisce sia le posizioni favorevoli, macchiate da una bufala palese che ne ridurrà la credibilità, che le posizioni contrarie, colpite da un’escalation dello scontro.

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