BUFALA Il prete che ringrazia Allah: “Sul caso di Pamela è facile odiare! Io provo amore per lui!”- bufale.net
La Pubblica Indinniazione è una bomba ad orologeria: un vecchio meme dichiarava che per fomentare le folle urlanti e bercianti sulla Rete basta semplicemente pubblicare la foto di una persona a caso con una didascalia indinniante.
La plebaglia della Rete, come tanti cani di Pavlov condizionati a sbavare al suono di un campanello, vomiteranno qualsiasi insolenza la loro mente possa partorire come in una moderna versione dei Due Minuti d’Odio del romanzo 1984 di Orwell, laddove il misterioso dittatore di Oceania, il Grande Fratello, esibiva ai ceti sottoproletari e sfruttati foto ed immagini del nemico di turno, ottenendo urla belluine, lanci di oggetti contro il monitor ed esplosioni di rabbia.
Anche in questo caso l’occhiuto Grande Fratello delle Bufale ha colpito ancora nel segno
Il Prete che ringrazia Allah per gli immigrati: “Sul caso di Pamela è facile odiare! Io provo amore per lui!”
La foto di una persona con due ragazzi di colore e la solita frasetta indinniante scritta in un Italiano stentato, accolta da commenti che, esattamente come nel romanzo distopico di Orwell, si limitano ad esplosioni di rabbia scritte in una lingua così contorta e distorta da somigliare più alla Lingua Oscura di Mordor o qualche dialetto particolarmene ostico che all’Italiano.
Peraltro, con quel genere di sintassi che compare identico in molte altre bufale di questo genere, tra cui le presunte dichiarazioni della Kyenge in favore di un ivoriano stupratore, ovvero un diluvio di punti esclamativi buttati a caso e virgolettati inesistenti.
L’uomo ritratto nella foto è Don Biancalani, assurto agli onori della cronaca per aver attirato su di sè e contemporanamente le attenzioni di estrema destra, personaggi contrari all’immigrazione ed Indinniati vari pubblicando foto in cui dimostrava di aver concesso una giornata di piscina ad alcuni immigrati da lui assistiti, subendo per questo ogni genere di aggressione verbale, insolenze e minacce, che perdurano sino ad oggi con azioni di mailbombing e segnalazioni strumentali sui suoi mezzi social e quelli della parrocchia.
Inutile dire che il virgolettato non è mai stato pronunciato da lui: come per il caso identico della Kyenge citato, si tratta di una frase inventata per fomentare rabbia e condivisioni.
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