BUFALA Piramide di Cristallo nel Triangolo delle Bermuda – Bufale.net

di Juanne Pili |

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piramide di cristallo

In un articolo un po’ vago pubblicato su Video Mania Web si parla della scoperta di una misteriosa Piramide di cristallo in un fondale situato nel Triangolo delle Bermuda.  Riportiamo in rosso alcuni estratti dell’articolo, per meglio evidenziarne le fallacie, refusi ed errori di ortografia inclusi. Particolari altrettanto importanti, che evidenziano ulteriormente lo scarso livello di accuratezza.

«Il triangolo delle bermuda è uno dei luoghi più pericolosi, misteriosi  e mortali  di tutta terra  per decenni gli esploratori di tutto il mondo hanno cercato di capire il misterioso segreto di questo angolo della terra».

In realtà la Guardia Costiera americana non ha mai registrato una quantità di incidenti così eclatanti, le medesime percentuali si riscontrano anche in altri tratti di mare dove vi è una intensa navigazione.

«Alcuni ricercatori indipendenti sono convinti che i misteriosi fenomeni  che accadono nel triangolo delle bermuda siano collegati ad una oscura tecnologia antica sommersa nelle profondità dell’oceano atlantico, un dispositivo ad altissima energia in grado di creare portali spazio temporali capace di trasportare cose e persone verso altri mondi ed altre dimensioni».

L’autore non cita questi autori “indipendenti”, né spiega come siano arrivati a fare supposizioni così straordinarie. Noi invece possiamo citarne uno in particolare: Larry Kusche, le cui conclusioni sono state riassunte su Montaigne, nell’articolo di Igor Carta dedicato all’emblematico caso del Volo 19 che, allo stesso modo, ha delle spiegazioni molto più semplici e plausibili dei portali spazio-tempo:

«1) è stato possibile trovare una spiegazione razionale per la maggior parte degli incidenti verificatisi nella zona;

2) i pochi casi rimasti insoluti sono quelli per cui non è stato possibile trovare informazioni;

3) diverse “sparizioni” accreditate al Triangolo in realtà si sono verificate molto più lontano;

4) contrariamente alla leggenda, quasi tutti gli incidenti si sono verificati quando il tempo era brutto;

5) chi ha scritto libri sul Triangolo ha deliberatamente nascosto informazioni che avrebbero permesso di fornire semplici spiegazioni per le sparizioni;

6) alcuni incidenti non sono mai avvenuti se non nella fantasia di chi ha scritto libri sul Triangolo delle Bermuda».

«Tali teorie sarebbero confermate dal ritrovamento,effettuato da un gruppo di ricercatori americani e francesi,nelle profondità dell’oceano di oggetti misteriosi di cui e sconosciuta utilità e provenienza».

Fatichiamo a capire il senso logico del ragionamento: Se non si conoscono utilità e provenienza, come possono essere la prova della presenza di portali spazio-tempo? Anche in questo caso l’autore è vago. Segue una descrizione delle misteriose piramidi, che sarebbero alte 100 metri e larghe 300. Si suppone che siano in vetro o cristallo e che provochino dei vortici. Nell’articolo viene incorporato anche un video, caricato il 12 aprile 2014 su YouTube. Si tratta del mini-documentario Triangolo delle Bermuda – Le Piramidi sommerse. Da cui l’articolo attinge a piene mani.

Del caso specifico ci siamo occupati anche su Montaigne, sempre a firma del Carta. Anche qui non vengono citati i ricercatori indipendenti che avrebbero scoperto la piramide, viene riportata un’immagine che sembra immortalarli (01:33) ma non può trattarsi di loro perché è tratta da un periodico, El Mercurio, che tratta di una ricerca di biologia marina riportata su un sito di settore che è avvenuta al largo delle coste cilene nel febbraio 2013. Proseguendo nella visione appare la sedicente piramide (01:57) che ci aiuta a trovare una delle fonti d’origine del post, pubblicata nell’aprile 2015 su Conspiracy Club ed è interessante la nota che l’autore ha avuto lo scrupolo di riportare:

«This story originated from claims by Dr Ray Brown that aired on The history channel. There are simply not enough facts to say whether or not these new findings are true but nonetheless it is interesting and has some interesting elements to it … I highly recommend you watch the story of Dr Ray Brown in the video below. His eye movements according to NLP suggest that he is not lying about the story but is in fact recalling it kinesthetically».

«Questa storia ha avuto origine dalle richieste del Dott. Ray Brown in onda su History Channel. Semplicemente non ci sono fatti sufficienti per dire se queste nuove scoperte siano vere, ma comunque è interessante ed ha alcuni elementi interessanti in essa … Consiglio vivamente di guardare la storia del dottor Ray Brown nel video qui sotto. I suoi movimenti oculari secondo la PNL suggeriscono che non sta mentendo circa la storia, ma di fatto la sta richiamando cinestesicamente».

Tutto chiaro, no? Non ci sono evidenze, al di là di quanto afferma Ray Brown su una trasmissione televisiva – dobbiamo crederci, perché secondo l’autore di Conspiracy Club i suoi occhi erano sinceri. E’ importante inoltre evidenziare che Brown non è un archeologo, bensì un medico. In generale la leggenda delle Piramidi sommerse nel Triangolo delle Bermuda è stata già smontata in mille salse, come riporta in un articolo il noto sito di debunking Snopes nel febbraio 2014, dove si prende in esame la puntata di History Channel.

«As frequently seems to happen with such earth-shaking paranormal discoveries, however, “Dr. Brown’s photographic equipment was destroyed in the storm, thus making it impossible for a detailed record of the find.” And after his supposed incredible discovery of a crystal Atlantean pyramid, Dr. Brown never saw fit to return to the site with additional cameras to document it, even though this amazing structure was found in an area reachable with ordinary scuba diving gear».

«Come sembra spesso accadere con queste scoperte paranormali che fanno tremare la terra, le “attrezzature fotografiche del dottor Brown sono state distrutte nella tempesta, rendendo così impossibile un resoconto dettagliato del ritrovamento”. E dopo la sua presunta incredibile scoperta di una piramide di cristallo di Atlantide, il dottor Brown non ha ritenuto opportuno tornare nel sito con telecamere aggiuntive per documentare, anche se tale struttura stupefacente è stata trovata in una zona raggiungibile con normale attrezzatura subacquea».

Insomma, le immagini della presunta piramide sono da considerarsi una ricostruzione in 3D puramente di repertorio, mentre ad oggi non esistono evidenze dell’esistenza di questa piramide, nonostante, come fatto notare, non sia impossibile andare a fare nuove immersioni in loco dimostrando così quanto narrato.

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