BUFALA La Giunta Appendino taglia i fondi per il trasporto dei bambini disabili – bufale.net
Ci segnalano i nostri contatti il seguente meme:
La Giunta APPendino mantiene le promesse fatte in Campagna Elettorale!
Uno dei punti più rilevanti è l’impegno alla mobilità eco sostenibile nell’area urbana.
Annullando le delibere sospese, viene eliminato l’inutile servizio a sostegno del trasporto a scuola dei bambini disabili.
Finalmente i bambini disabili non saranno discriminati e potranno recarsi a scuola a piedi come tutti gli altri!
Grazie APP e saluti al sindaco per la lungimiranza.
Viene indicato un articolo come fonte del meme: ma, attenzione, l’articolo indicato come fonte neppure contiene le parole bambini e disabili, ma si parla del tema diverso delle varianti urbanistiche.
Di fatto siamo ad una delibera fantasma: non è riportata nelle fonti fornite, non vi sono tracce sia mai esistita, e neppure le scuole hanno ricevuto rettifica alle circolari (emesse il 19 maggio per le scuole dell’obbligo e il 16 giugno per gli istituti superiori) emesse dalla precedente amministrazione, cosa che sarebbe stata d’uopo se, effettivamente, i provvedimenti relativi al trasporto disabili fossero stati revocati.
La cosa più simile ad un riferimento compare nell’elenco ufficiale delle delibere accantonate aggiornato al mese di maggio 2016 come
Modificazioni al regolamento del servizio di trasporto destinato a persone assolutamente impedite all’accesso ed alla salita sui mezzi pubblici di trasporto ed ai ciechi assoluti. Approvazione. Richiesta parere
Cosa che, al momento, sembra toccare tangenzialmente e senza alcuna esclusione che il tema sia comunque definito ed affrontato dalla corrente giunta, ricordando che quand’anche detta delibera fosse decaduta rimane il fatto che l’attuale normativa è quella vigente prima dell’insediamento della Giunta Appendino, sicché quest’ultima non ha responsabilità in merito all’attuale stato di cose.
Torino Today riporta un ulteriore elemento che punta la bufala (o, quantomeno, per la fortissima disinformazione)
Alunni disabili, il servizio di trasporto torna regolare da lunedì 26 settembre
„“Il Comune – ha spiegato l’assessora – si occupa del trasporto degli alunni e alunne disabili fino alla scuola media di primo grado. Il trasporto è sempre partito la seconda settimana di scuola per ragioni organizzative e di raccolta dati, tranne per bambini e bambine portatori di handicap frequentanti i CESM (Centri educativi specializzati municipali), i quali hanno invece il trasporto garantito sin dalla prima settimana. La Provincia, ora Città Metropolitana, ha sempre erogato un contributo variabile per il trasporto disabili per scuola obbligo. Per scuola superiore, il Comune ha sempre erogato il servizio, il quale è poi ripagato in toto da Città Metropolitana. Quest’anno il servizio di trasporto disabili parte in ritardo. Questo era stato comunicato con circolare il 19 maggio per le scuole sino alla secondaria di primo grado e per le scuole superiori tra il 16 e il 19 giugno circa, indicando l’inizio servizio per il 26 settembre. Questo non significa che non vi siano delle reali difficoltà per le famiglie. Nell’approfondimento che avremo in Commissione consiliare porteremo anche i dati richiesti relativi ai pagamenti ai fornitori del servizio. E’ chiaro non siamo stati contenti di trovare questa situazione al momento del nostro insediamento, però mi auguro che il prossimo anno scolastico si possa tornare a garantire il servizio di trasporti già dalla seconda settimana”. “
Quindi, possiamo affermare che detto meme è una bufala, e contemporaneamente attendere nelle prossime settimane che il disagio tristemente preannunciato da maggio-giugno 2016 trovi soluzione e catarsi.
EDIT: A ridosso della pubblicazione del nostro articolo la pagina ha modificato il meme inizialmente postato nella didascalia, rimuovendo il riferimento a La Stampa ed inserendone uno diverso:
Il nuovo articolo però aderisce a quanto riportato da Torino Today, con tanto di evidente sottotitolo:
Fermo restante ogni precedente conservazione, continuiamo a domandarci quale sia l’attinenza tra il meme e la fonte.
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