BUFALA Il fidanzato assassino,pestato violentemente in carcere dai compagni di cella,la situazione – bufale.net
Quando ci hanno segnalato l’ennesimo caso di Bufala del Giustiziere eravamo interdetti: questa volta più di tutte. Infatti questo caso in particolare l’avevamo praticamente già trattato, ma è bastato che una Echo Chamber, un portale di bufale virali riciclasse lo stesso testo facendolo proprio perché il senso di facile giustizialismo e la voglia di linciaggio degli “Indinniati”, sempre alla ricerca di un modo per sfogare i propri istinti si riattivasse.
E purtroppo, se c’è gente che davanti ad un triste fatto di cronaca chiede pietà per le vittime e la giusta sanzione per il carnefice, molti altri si esaltano, e, considerata la vittima un agnello sacrificale per i propri istinti, si esaltano perché ora hanno un carnefice già pronto per sognare di essere carnefici essi stessi.
Vi lasciamo quindi immaginare cosa possa essere accaduto in Rete e nella nostra casella di segnalazioni quando il portale Semplici Pensieri ha rilanciato la fake news di Rivoluzione ora o mai più
Notizia che ha dell’incredibile,il ragazzo che è stato trasportato ieri in carcere,dopo aver rischiato il linciaccio dalle presone presenti,è stato picchiato pesantemente dai compagni di cella,riportando tumefazioni in varie parti del corpo,solo il pronto intervento di due poliziotti carceriari,hanno impedito il peggio.Il ragazzo è stato trasportato in infermieria,e dopo essere stato curato,è stato messo in isolamento,perchè il rischio che il fatto si ripeta è altissimo,quindi si prospetta una vita non facilissima in galera per lui.Sicuramente adesso avrà modo di pensare a quello che ha fatto,e probabilmente quella faccia da sbruffone che aveva al momento dell’arresto,è svanita definitivamente
La struttura è la stessa di ogni altra “Bufala del Giustiziere”: un linguaggio ruspante e ripieno di frasi gergali e colloquiali, ad emulazione e captatio benevolentiae di un commentatore “indinniato” semplice ed emotivo (nonché incline a lasciar scorrere le sue emozioni in un flusso di coscienza scarsamente alfabetizzato) dove il “cattivo” della cronaca di turno viene sottratto alla punizione delle autorità percepita come “poco soddisfacente” e descritto nel solito turbine di pestaggi, sangue e violenza da sgangherato polizottesco.
Storia che non brilla per originalità: come facemmo notare in passato, il portale da cui è prelevata questa storia sembra essere incline a riciclare all’infinito lo stesso canovaccio limitandosi a cambiare il “carcerato pestato a morte” in base agli umori della folla.
Sarebbe bastato quindi leggere il nostro fact checking precedente per trovare indicazione anche di questo testo, ma, ahinoi, nessuno lo fa.
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