BUFALA “Con 320 euro al mese si può vivere dignitosamente” Lo ha detto il Ministro Poletti – bufale.net

di LO SBUFALATORE Claudio Michelizza |

bufala sindaco di lonigo
BUFALA “Con 320 euro al mese si può vivere dignitosamente” Lo ha detto il Ministro Poletti – bufale.net Bufale.net

anteprima
Non tratteremo il contenuto dell’articolo, ma il titolo con citazioni alterate che contiene:

“Con 320 euro al mese si può vivere dignitosamente” – Lo ha detto il Ministro Poletti, quello che guadagna 10.000 Euro al mese per sparare cazzate come questa !

Il titolo bufala in questione è stato condiviso da quali 70.000 persone che ovviamente si sono sentite indignate da una frase di questo tipo, ma sarebbe bastato leggere lo stesso articolo per capire che la frase è stata alterata, decontestualizzata e privata di elementi fondamentali per la sua comprensione.
Siamo nel classico caso di “manipolazione” utilizzato molte volte dai giornali o dai blog spazzatura per colpire quegli utenti che sull’onda dell’odio politico generale si basano solo sul titolo dell’articolo per trarre la verità assoluta su tutto il contenuto dello stesso senza averlo letto e perdensosi espressioni chiave come “SOSTEGNO AL REDDITO”.
Anche inserire la frase all’interno dell’immagine di anteprima serve a calcare la mano su questo metodo:
poletti-320-euro
L’articolo è un’estremizzazione di un’altro articolo, che già spostava sui “320 euro” l’attenzione del lettore con la domanda finale:

Ma aldilà di questo, c’è una domanda che vorremmo porre al sig. Ministro Poletti: lei riuscirebbe a viverci con 320 euro al mese?

Resa ancora più estrema nel blog su “altervista”:

Insomma ci sta prendendo per il culo?

La frase completa del ministro è la seguente

«È un cambiamento radicale — dice Poletti — perché nel nostro Paese non c’è mai stato un istituto unico nazionale a carattere universale per sostenere le persone in condizione di povertà. Vogliamo dare a tutti la possibilità di vivere dignitosamente. È una riforma che vale almeno quanto il Jobs act»

Purtoppo i titoli che incitano all’indignazione provocano spesso una condivisione selvaggia:
Schermata 2016-02-07 alle 18.23.56
Mentre titoli più moderati ottengono molto meno traffico:
Schermata 2016-02-07 alle 18.24.24
Prima di indignarsi o scrivere minacce di morte su facebook cercate sempre di analizzare i titoli e vedere se corrispondono al contenuto degli articoli, molte volte ci è capitato di trovare titoli che parlavano di verità assolute mentre i contenuti si spostavano su ipotesi o usavano il condizionale in maniera massiva.

Per chi vuole analizzare veramente la norma e capire che fa parte di un processo più ampio vi riportiamo alcuni collegamenti:
http://www.nextquotidiano.it/reddito-minimo-di-320-euro-per-un-milione-di-poveri/
http://www.lavoro.gov.it/PerSaperneDiPiu/MonitoraggioLegge922012/Documents/II%20Quaderno%20di%20monitoraggio.pdf
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/09/23/15G00160/sg
http://www.lavoroediritti.com/inps/nuovo-assegno-di-sostegno-al-reddito
http://www.lavoro.gov.it/Priorita/Pages/2016_02_02-DDL-Contrasto-alla-poverta.aspx

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