BUFALA Chip sottocutaneo obbligatorio, tra due anni chiunque lo dovrà avere in Italia – Bufale.net

di Bruce McFrank |

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“Entro due anni tutti avranno il micro chip sottocute”, queste sono le parole, non di uno qualunque, ma di Matteo Renzi, pronunciate proprio ieri dopo l’approvazione del decreto di legge su base americana per l’impianto del micro chip sottocutaneo a tutti gli Italiani.

Prima gli USA, poi la Svezia, l’Italia è la terza ad aprirsi al microchip sottocutaneo, infatti, già dal 2017 i microchip verranno impiantati a tutti i neonati sia nelle strutture pubbliche che private, poi dal 2018 si avrà tempo un anno per regolarizzare il resto della popolazione. E come quando si va a farsi fare il vaccino, tutti dovranno farsi impiantare il micro chip. Le sanzioni qualora qualcuno dovesse essere trovato sprovvisto di chip nel 2019 saranno veramente salate. Per la fattispecie, si andrà da una multa di 3mila euro a 6 mesi di carcere.

Il micro chip sarà su base RFID, gli stessi utilizzati negli animali e nei cani, ed ognuno avrà un database connesso al microchip, che raccoglierà informazioni su ogni nostra azione giornaliera. In caso di crimine, la polizia, potrà esattamente sapere responsabili e innocenti, chiedendo al centro di controllo dati di fornire i dati. E inoltre sarà utilissimo anche a livello sanitario, dove il Microchip rappresenterà una vera e propria “Tessera Sanitaria” che ci porteremo sempre addosso, con le nostre generalità e i nostri familiari da contattare in caso di malori imprevisti. Ma la cosa interessante è per le persone sole, infatti pare che vi sia la possibilità, tramite un comando predeterminato, di chiamare immediatamente un’ambulanza o il pronto intervento, ciò potrebbe decisamente salvare qualche vita, ma vale la pena perdere la nostra privacy?

Il Micro chip sarà quindi presto una realtà.

 

Ecco l’ennesima bufala sul microchip, questa volta pubblicata in data 7 aprile 2016 sul sito “satirico” PanoraNa, già incluso nella nostra lista nera. Come se non bastasse, la notizia è stata copiata pari pari da quella pubblicata il 13 giugno 2015 su un altro sito “satirico”, Il Matto Quotidiano, e ripresa un mese più tardi da Il GioMale, siti anch’essi presenti nella nostra lista nera.

Clickbait? Esperimenti “sociologici”? Entrambi? Non sappiamo cosa sia a muovere le persone che sono dietro a questi siti, ma sappiamo per certo che dei loro articoli non c’è da fidarsi, nonostante i nomi di questi siti siano storpiature di nomi di testate più celebri (in questo caso Panorama) che potrebbero portare il lettore distratto a pensare che si tratti di queste ultime anziché di siti “parodistici”. E purtroppo accade spesso che ci caschino pure coloro che ne seguono le pagine facebook.

Interessante poi che venga citata la Svezia come Paese che si è aperto al microchip sottocutaneo. Signore e signori, questa è disinformazione bella e buona: il microchip in Svezia non è assolutamente obbligatorio.

La verità è che nel dicembre 2014, come riporta la BBC, un gruppo svedese di biohacking ha proposto un esperimento con il microchip su base volontaria, estendendolo anche a 700 nuovi dipendenti di un’azienda, che possono decidere se farsi impiantare il microchip o meno, come scritto nel reportage in prima persona del giornalista Rory Cellan-Jones, sempre della BBC. Scopo dell’esperimento è, nelle parole del biohacker Hannes Sjöblad, “comprendere questa tecnologia prima che le grandi aziende e i governi si rivolgano a noi e ci dicano che tutti dovrebbero venire chippati”.

Se ne sono occupati anche i colleghi di BUTAC nel loro articolo del 3 febbraio 2015.

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