BUFALA Aquila: Nato il primo “bambino suino”. La madre è una Duemila – bufale.net
Ci segnalano i nostri contatti la seguente bufala, estremamente palese ma degna di essere esaminata a scopo didattico e didascalico.
Ancora una volta, il meme asceso (una beffa virale ridiffusa e viralizzata) proviene da Oggibenessere, ospite di una bufala molto simile (che sul portale risulta essere qui, protocollata come “satira”) e che ritenta nuovamente il colpo gobbo. Anzi, studiando le date, potremmo affermare che la “beffa” che stiamo esaminando ora è il prototipo, la versione beta, di quella da noi affrontata in passato
Aquila, 11 febbraio 2017 – E’ successo l’incredibile. Un avvenimento senza precedenti che ha dato ampio spazio alla superstizione: Una gravidanza inaspettata di una Duemila dai facili costumi ha dato alla luce nella mattinata di ieri un autentico bambino suino/umanoide. “Una nascita senza precedenti” ha spiegato il genetista Figarotta Luigi: “Abbiamo ormai da diverso tempo notato una spiccata tendenza nelle giovanissime duemila ad avere un’incredibile somiglianza con il corredo genetico delle scrofe”.
“Non è volontaria la propensione a “fare le zoccole”, è semplice genetica” ha spiegato Daria Camera, l’assistente del Dott. Figarotta. E’ incognita sul destino del piccono bimbo/maialino, la camera dei deputati è già all’opera per varare una norma di legge che legalizzi i primi asilo/mattatoio per poter accogliere questi nuovi esserini.
Noterete il ritorno degli stessi personaggi dell’altra bufala: Camera Daria, non più una “donna cagna” ma l’assistente di un fantomatico professore pronta a giurare che le ragazze nate nel duemila siano tutte scrofe o cagne ed il bambino animale a dimostrazione della teoria espressa dal viralizzatore.
Bufala palese: mi direte che non c’era neppure bisogno di sottoporla a fact checking.
Sì e no… in realtà questa bufala nella sua semplicità rende palese il meccanismo che rende virali bufale ben più illustri: il viralizzatore, sostanzialmente, gioca con gli istinti peggiori del popolo della Rete, dando a loro in pasto suggestioni forcaiole, xenofobe o, in questo caso, palesemente misogine in cambio di likes facili.
Naturalmente, la foto del presunto bambino-maiale è un fotomontaggio, tratto da Nonciclopedia.
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