BUFALA ALLARMISMO Johnson & Johnson avvelena milioni di bambini! – bufale.net

di Shadow Ranger |

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BUFALA ALLARMISMO Johnson & Johnson avvelena milioni di bambini! – bufale.net Bufale.net

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Ci segnalano i nostri contatti  il seguente articolo, targato  “Notizie Mondiali”:

Se si acquista uno shampoo speciale per il vostro bambino, l’ultima cosa che ci si aspetta è di contenere agenti cancerogeni o sospetti noti…

Ma se si vive negli Stati Uniti, in realtà questo potrebbe essere il caso.

Nel corso degli ultimi due anni, gruppi di salute e gli ambientalisti hanno chiesto che Johnson & Johnson per rimuovere due potenzialmente cancerogeni vostri prodotti chimici shampoo per bambini.

Un tale ingrediente è quaternium-15, che rilascia formaldeide, irritanti per le vie respiratorie, pelle e occhi, noto anche come cancerogeni (esposizione formaldeide è stato collegato specificamente leucemia).

Secondo SafeCosmetis.org:

“Il Gruppo del Nord America dermatite da contatto considera quaternium 15 come uno degli ingredienti allergenici che sono più a contatto con i bambini.”

L’altro ingrediente, 1,4 diossano è un “possibile agente cancerogeno” ed è presente in prodotti di Johnson & Johnson:

Baby ShampooBambino Wash Farina d’avenaL’umidità della lavata di cura del bambino, eAveeno bambino lenitivo sollievo Creamy WashSecondo il CDC; 1,4-diossano è un “possibile cancerogeno per l’uomo ed è tossico per il cervello, il sistema nervoso centrale, i reni e il fegato.

Altri ingredienti pericolosi presenti in molti shampoo e prodotti per la cura personale includono, DEA e glicole propilenico. Prodotti per l’infanzia contenenti bromo 2-nitropropano 2, 3-diol, borato di sodio e oxybenzone, anche dovrebbe essere evitato.

Per evitare il rischio di tossicità, cercare il sigillo USDA che certifica il prodotto come biologico e / o utilizzare il database della pelle del Environmental Working Group profonda chiamati a valutare i prodotti prima di prendere una decisione di acquisto.

Movimenti di azione includono la scelta prodotti più sicuri, rifiutando di comprare shampoo per bambini J & J fino a quando l’azienda decide di rimuovere le sostanze tossiche, firmando la petizione di Johnson & Johnson e contattando il membro del Congresso a sostenere la Legge di Safe Cosmetics 2011. […]

E l’articolo continua per pagine e pagine, che non vi riportiamo per completezza, insistendo sul punto.

Problema: vi abbiamo detto in passato che ci sono molti modi per scrivere una bufala.

Si può  inventare un fatto, oppure prendere un fatto vero, accaduto in un passato più o meno remoto e  privarlo di ogni elemento tempospaziale corretto in modo che il lettore sia convinto a credere che sia avvenuto in un eterno “ieri” rispetto alla condivisione.  Si può anche prendere un evento reale e  gonfiarlo, trasformando rischi in pericoli.

Per questo,  abbiamo dovuto ricorrere a due tag: bufala ed allarmismo.

Bufala  perché nessun bambino è stato mai avvelenato dai prodotti Johnson e Johnson, allarmismo perché, come vedremo,  Johnson & Johnson ha riformulato i propri prodotti… dal 2011.

Siamo quindi ad una combinazione di due fattori:  fatto reale, ma antiquato, nonché gonfiato in modo allarmistico.

La fonte del testo, ovviamente tradotto con sistemi automatici (cui si derivano le incertezze grammaticali contenuti), è indicata nella pagina in lingua spagnola  rinconviral.net, che appare essere un semplice  aggregatore di notizie virali prese dalla rete.

Ovviamente, la mancanza di un orizzonte temporale certo costringe ad andare nel corpo dell’articolo per leggere come  vi sia stato un presunto allarme nel 2011, vi sia stata risposta, ma chi ha redatto l’articolo su rinconviral non ritiene tale risposta soddisfacente.

Ma sarà così?

Questo allarme è  giunto anche sui nostri lidi, e Blitzquotidiano riassunse, nel lontano 2011, la questione

Lo shampoo per bambini Johnson & Johnson è sotto accusa negli Stati Uniti: due dei suoi componenti, secondo quanto riporta anche il Daily Mail, sarebbero cancerogeni. L’accusa alla multinazionale viene da diversi gruppi ambientalisti e da una commissione sanitaria. Lo shampoo ritenuto pericoloso sarebbe però unicamente quello venduto negli Stati Uniti, in Canada e Australia.  Negli shampoo venduti altrove quegli additivi considerati cancerogeni non ci sono. I due componenti sotto accusa sono la diossina e una sostanza chiamata  quaternium-15, che rilascerebbe formaldeide, una sostanza dichiarata cancerogena per gli esseri umani, oltre che irritante per la pelle, gli occhi e gli organi respiratori. Dopo la presunta scoperta è iniziata una campagna di sensibilizzazione per convincere i consumatori a boicottare lo shampoo per bambini. La Campagna per dei Cosmetici Sani sta cercando di convincere la più grande azienda produttrice di prodotti per l’igiene al mondo a togliere dai propri detergenti i contenuti chimici potenzialmente cancerogeni da oltre due anni. A condurre la battaglia sono gruppi di ambientalisti e associazioni come il Fondo contro il Cancro al Seno, l’Associazione delle nurse americane e gli Amici della Terra. Da parte sua Johnson & Johnson ha detto che starebbe riducendo progressivamente i due componenti sotto torchio.

Quindi abbiamo uno shampoo con alcuni componenti che in alcune circostanze potrebbero rilasciare alcuni elementi irritanti, ed una ditta che, venendo incontro alle richieste dei consumatori, ne riduce la presenza.

Ma non solo.

Passiamo ora ai colleghi americani di snopes.com, anche loro subissati da richieste relative alla resurrezione in forma di bufala del passato allarmismo:

Actually, the “real question” about removing formaldehyde from their shampoo products had been addressed by Johnson & Johnson nearly two years earlier, as noted in a 17 January 2014 New York Timesarticle titled “The ‘No More Tears’ Shampoo, Now with No Formaldehyde”:

In realtà, il “problema” della rimozione della formaldeide dagli shampoo è stato affrontato  da Johnson & Johnson già due anni prima [del 2015, NdT], come indicato in un articolo del 17.01.2014 a firma New York Times  dal titolo  “Lo Shampoo senza nodi, da ora senza formaldeide”

What’s different about the shampoo, and 100 other baby products sold by Johnson & Johnson, isn’t so much about what’s been added; it’s what’s missing. The products no longer contain two potentially harmful chemicals, formaldehyde and 1,4-dioxane, that have come under increasing scrutiny by consumers and environmental groups.

Cosa differenzia lo Shampoo, e gli altri 100 prodotti per l’infanzia venduti da Johnson & Johnson non è più quello che c’è in aggiunta, ma quello che manca. I prodotti non contengono più due agenti chimici potenzialmente pericolosi, la formaldeide e la  diossina, posti sotto accurata indagine da consumatori e gruppi ambientalisti.

In response to consumer pressure two years ago, the company pledged to remove both chemicals from its baby products by the end of 2013, and this month, it said that it had met that goal. The reformulated products are making their way to store shelves around the world and will replace existing products over the next several months.

In risposta alla protesta dei consumatori di due anni fa, la compagnia ha deciso di rimuovere entrambi i prodotti chimici entro la fine del 2013, e questo mese, hanno dichiarato di aver raggiunto l’obiettivo. I prodotti riformulati stanno arrivando sugli scaffali in tutto il mondo e nei prossimi mesi avranno rimpiazzato i prodotti preesistenti.

Possiamo quindi rassicurare i consumatori sul primo e dirimente punto della questione:  è una bufala che sugli scaffali ci siano prodotti Johnson & Johnson contenenti gli elementi indicati. È una bufala almeno da dicembre 2013.

Possiamo affrontare assieme il secondo punto: e per gli anni precedenti?

Per gli anni precedenti si sarebbe dovuto parlare più di allarmismo che di  chemofobia

A 3 March 2014 Slate piece on “chemophobia” titled “No More Formaldehyde Baby Shampoo: How Chemophobia Made Johnson & Johnson Reformulate Its Product” examined how social media users spread outsized fears about common and non-harmful ingredients:

Un articolo del 3 marzo 2014 di Slate sulla “chemofobia” intitolato  “Niente più formaldeide negli shampoo per l’infanzia, come la Chemofobia ha costretto Johnson & Johnson a riformulare i suoi prodotti” ha esaminato come gli utenti dei social abbiamo diffuso allarmismo infondato su elementi comuni e non dannosi.

So why did Johnson & Johnson remove quaternium-15 if it’s safe? … [E]very minute of every day on every inch of this planet, formaldehyde is all around you and inside you. Always.

Allora perché Johnson & Johnson ha rimosso il quaternio-15 se è  sicuro? In ogni minuto di ogni giorno , in ogni angolo di questa Terra, la formaldeide è in noi ed intorno a noi. Sempre.

Yet we’re not all dropping dead from cancer. That’s thanks to one of the most fundamental principles of toxicology: The dose makes the poison. “Unfortunately, all molecules are potentially toxic,” says American University chemist Matthew Hartings. “Toxicity is not just about the molecule but is about both the molecule and its concentration.”

Non moriremo tutti di cancro, grazie al principio base della tossicologia: “È  la dose che fa il veleno”. “Sfortunatamente, tutte le molecole sono in potenza tossiche”, dice il chimico universitario americano Matthew  Hartings. “Non è tossica la molecola, ma la molecola e la sua concentrazione”

The concern about formaldehyde in personal care products reveals a bit of chemophobia, which Dartmouth chemistry professor Gordon Gribble defines as “an irrational fear of chemicals based on ignorance of the facts.” He says, “people don’t know how small molecules are, and they believe that single molecules of some chemical pose a health threat.”

Le paure sulla formaldeide nei prodotti per l’igiene personale rivelano un po’ di Chemofobia, che il professore di chimica di Darthmouth Gordon Gribble definisce “Una paura irrazionale delle sostanze chimiche basata sull’ignoranza”. Dice “le persone non sanno quanto sono piccole le molecole, e credono che una solo di loro possa danneggiare la loro salute”

The article also noted that formaldehyde occurs naturally in fruits and vegetables, and that any link between formaldehyde and cancer hinged on exposure that included inhalation and involved both long-term and large-quantity usage:

L’articolo aggiunge che la formaldeide si forma naturalmente in frutti e vegetali, che i collegamenti tra formaldeide e cancro si basano su esposizioni come l’inalazione e l’uso a lungo termine di grandi quantità.

In fact, the only studies that link formaldehyde to cancer are related to humans inhaling it, and inhaling large amounts of it. Funeral industry professionals with more than 34 years of experience or who had performed more than 500 embalmings and factory workers who spent years working around formaldehyde before the 1990s had higher risks for leukemia and Hodgkin’s lymphoma. The amount of exposure required to cause cancer is so high that other studies of factory workers have been inconclusive.

Nei fatti, gli unici studi che collegano la formaldeide al cancro sono legati a chi l’ha inalato in grandi quantità, come gli imbalsamatori professionisti nell’industria delle pompe funebri con più di 34 anni di esperienza, o che hanno effettuato più di 500 imbalsamazioni e operai che hanno lavorato la formaldeide prima degli anni ’90 hanno rischi maggiori di contrarre leucemia e linfoma di Hodgkin. L’esposizione richiesta per causare il cancro è così alta che gli studi su altre tipologie di operai non hanno reso risultati.

Formaldehyde occurs naturally in common fruits and vegetables (even organic ones). “Unless people calling for removal of quaternium-15 are also keeping their children from eating apples and french fries,” Hartings says, “I think their activism might be misplaced.”

La formaldeide si forma naturalmente in frutta e vegetali (anche di agricoltura biologica). “A meno che le persone che stanno chiedendo la rimozione del quaternio-15 abbiano intenzione di proibire ai bambini di mangiare patatine e mele”, aggiunge Hartings “il loro attivismo è malriposto”

Le nostre condizioni sono le stesse di  Snopes: se la notizia, prima del 2013, era da considerarsi  allarmismo, in quanto basata su un semplice elemento di rischio non provato e inapplicabile alle basse concentrazioni del prodotto usate per l’igiene personale,  attualmente, con la completa rimozione degli elementi indicati dalla formulazione del prodotto, è una vera e propria bufala, ottenuta continuando a descrivere una situazione passata e superata come moderna ed attuale.

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