BUFALA Alcune malattie sono provocate dai demoni: il Concilio Vaticano II li elenca tutti – bufale.net

di Shadow Ranger |

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BUFALA Alcune malattie sono provocate dai demoni: il Concilio Vaticano II li elenca tutti – bufale.net Bufale.net

bufalademoniCi segnalano una catena virale che sta circolando sui vostri profili. Si apre sempre con le stesse parole:

Alcune malattie sono provocate anche dai demoni, un piccolo estratto dal 1° Concilio Vaticano II ed i nomi delle malattie, ed appartenenti ad ogniuna delle sue patologie

Con le vistose incertezze grammaticali parte integrante dell’articolo.

Altre varianti sono più ligie all’originale divulgato nell’ormai lontano 2007 dal portale Vergine degli Ultimi Tempi

Il Concilio Vaticano II afferma che “tutta l’intera storia umana è pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata fin dall’origine del mondo e destinata a durare, come dice il Signore, fino all’ultimo giorno” (Gaudium et spes, 37). La Sacra Scrittura ci avverte che tutto il mondo giace sotto il potere di Satana e lo nomina 431 volte chiamandolo: Lucifero, serpente, diavolo, maligno, dragone. Se questa è la verità, perché ignorarla? Ignorandola non facciamo altro che accrescere il potere di Satana facendolo operare liberamente. Gesù è venuto sulla terra per distruggere le opere di Satana (1Gv. 3,8) e molte delle sue opere, rivolte a questo scopo, sono riportate nei vangeli. “Allora gli fu presentato un indemoniato che era cieco e muto ed egli lo guarì, sicchè il muto parlava e vedeva” (Mt 12,22); “portatemi qui il fanciullo: Allora con parole minacciose, Gesù comandò al Demonio di uscire da Lui; da quell’istante il fanciullo fu guarito” (Mt. 17,18). “Abbi pietà di me Signore, Figlio di Davide; mia figlia è duramente vessata dal demonio” (Mt. 15,22). Gesù ascolta la donna e guarisce la figlia.

Da questa variante grammaticamente corretta apprendiamo che il “Primo Concilio Vaticano Secondo” di cui si parla non è un “Concilio Vaticano 1/2” ma il Concilio Vaticano II, e l’elenco dei demoni, o almeno un richiamo allo stesso, dovrebbe essere contenuto nell’Enciclica Gaudium et Spes

Che, sorpresa, neppure contiene la parola demone, contiene diavolo una sola volta in una citazione della Lettera ai Galati e in nessuna parte contiene l’improbabile elenco di demoni descritto.

Come si vedrà dall’estratto postato, il capoverso 37 della Gaudium et Spes non si riferisce ad improbabili “demoni delle malattie” (elenco che a un certo punto sbarella vistosamente e, per mancanza di fantasia dell’autore, introduce tra le “malattie” cose a caso come successo, ricchezza, liti giudiziarie, risate, incertezza, tradimenti, omosessualità, incidenti stradali e impossibilità di affittare appartamenti, macumba e magia egizia con tanto di numeri di pagina inesistenti dove trovare rimedio…).

La sacra Scrittura, però, con cui si accorda l’esperienza dei secoli, insegna agli uomini che il progresso umano, che pure è un grande bene dell’uomo, porta con sé una seria tentazione.

Infatti, sconvolto l’ordine dei valori e mescolando il male col bene, gli individui e i gruppi guardano solamente agli interessi propri e non a quelli degli altri; cosi il mondo cessa di essere il campo di una genuina fraternità, mentre invece l’aumento della potenza umana minaccia di distruggere ormai lo stesso genere umano.

Tutta intera la storia umana è infatti pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata fin dall’origine del mondo, destinata a durare, come dice il Signore, fino all’ultimo giorno (64).

Inserito in questa battaglia, l’uomo deve combattere senza soste per poter restare unito al bene, né può conseguire la sua interiore unità se non a prezzo di grandi fatiche, con l’aiuto della grazia di Dio. Per questo la Chiesa di Cristo, fiduciosa nel piano provvidenziale del Creatore, mentre riconosce che il progresso umano può servire alla vera felicità degli uomini, non può tuttavia fare a meno di far risuonare il detto dell’Apostolo: « Non vogliate adattarvi allo stile di questo mondo » (Rm12,2) e cioè a quello spirito di vanità e di malizia che stravolge in strumento di peccato l’operosità umana, ordinata al servizio di Dio e dell’uomo.

Se dunque ci si chiede come può essere vinta tale miserevole situazione, i cristiani per risposta affermano che tutte le attività umane, che son messe in pericolo quotidianamente dalla superbia e dall’amore disordinato di se stessi, devono venir purificate e rese perfette per mezzo della croce e della risurrezione di Cristo.

Redento da Cristo e diventato nuova creatura nello Spirito Santo, l’uomo, infatti, può e deve amare anche le cose che Dio ha creato.

Da Dio le riceve: le vede come uscire dalle sue mani e le rispetta.

Di esse ringrazia il divino benefattore e, usando e godendo delle creature in spirito di povertà e di libertà, viene introdotto nel vero possesso del mondo, come qualcuno che non ha niente e che possiede tutto (65): «Tutto, infatti, è vostro: ma voi siete di Cristo e il Cristo è di Dio » (1Cor3,22).

Come vedete, si parla della tensione interna dell’Uomo verso il bene ed il male, incarnata in quegli anni nel relativismo e nell’allontanarsi del Cristiano dalla Chiesa.

Troverete qui un elenco completo dei testi del Concilio Vaticano II. Elenco che non comprende l’indice indicato nella Catena di S. Antonio, nè il lungo elenco di improbabili creature demoniache dalle pittoresche attribuzioni.

 

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