Bill Gates, i 700mila morti da vaccino e il danno accettabile: la bufala che piace ai complottisti

di Luca Mastinu |

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Bill Gates, i 700mila morti da vaccino e il danno accettabile: la bufala che piace ai complottisti Bufale.net

Bill Gates700mila morti come “danno accettabile” dei vaccini: un ritornello ossessivo che sparisce da un sito e ricompare su una pagina Facebook, su un account Twitter, viene ripreso da un altro sito in un loop che non ha soluzione di resa. Anche a questo giro i complottisti si scoprono bufalari seriali e contribuiscono alla diffusione di un messaggio distorto al servizio della pancia. È il caso di Essere Informati, che in un articolo pubblicato il 17 luglio 2020 riprende un discorso di Bill Gates confondendo dati e supposizioni. Il risultato è la solita semplificazione che restituisce ai lettori una versione distorta dell’argomento. Andiamo con ordine e facciamo chiarezza.

Un eventuale Vaccino per il Coronavirus potrebbe causare 700.000 vittime, lo afferma lo stesso Bill Gates che in una intervista della CNBC si lascia andare su certe affermazioni al quanto (sic!) discutibili.

Chi racconta la bufala si contraddice nel contenuto

Il problema di Essere Informati e dei suoi lettori è che all’interno del pezzo è presente un virgolettato che contraddice l’allarmismo riportato nel titolo. Durante il suo intervento alla CNBC, infatti, il fondatore della Microsoft nonché principale bersaglio della lotta senz’armi dei complottisti ha detto qualcosa che è ben diverso dall’interpretazione proposta dagli autori di Essere Informati.

Questo è quanto riportato da Essere Informati:

“Abbiamo … sai … uno su diecimila … ha … effetti collaterali. Ecco … sai … molto di più. Settecentomila … ah … sai … persone che ne soffriranno. Quindi, capisci davvero la sicurezza su scala gigantesca in tutte le fasce d’età – sai. È molto, molto difficile prendere quella decisione definitiva nel dire, andiamo a dare questo vaccino a tutto il mondo, inoltre, i governi dovranno essere coinvolti perché ci saranno alcuni rischi e indennizzi necessari prima che possa essere deciso a livello sovranazionale”.

Da quanto “effetti collaterali” è sinonimo di “morte”? Da mai, perché tale associazione è frutto della fantasia degli autori di Essere Informati e di tutti gli altri siti di disinformazione che dall’estate hanno lanciato questa bufala.

Tra le fonti non compare la vera fonte

Gli autori di Essere Informati chiudono l’articolo con una serie di fonti.

Ragioniamo insieme: se le conclusioni riportate dagli autori arrivano da una dichiarazione rilasciata da Bill Gates alla CNBC, perché tra le fonti non troviamo la CNBC? Soprattutto: si parla di un video, ma il filmato non viene incorporato all’interno dell’articolo. Per fortuna il video esiste, è in rete ed è consultabile (e incorporabile) dal canale YouTube ufficiale della CNBC Television. Il servizio è stato caricato il 9 aprile 2020.

Il segmento che ci interessa incomincia dal minuto 3.

“Abbiamo bisogno di un vaccino che funzioni per gli anziani, perché sono la fascia più a rischio. E per farlo funzionare tra gli anziani abbiamo bisogno di rincarare la dose, senza per questo sviluppare effetti collaterali. Anche se avessimo un solo caso di effetti collaterali ogni 10mila dosi, vorrebbe dire che ne soffrirebbero circa 700mila persone“.

Effetti collaterali, appunto, non morti. Al contrario di quanto sostengano gli autori di Essere Informati emerge tutt’altro che il cinismo di Bill Gates, bensì una preoccupazione per gli effetti collaterali cui potrebbero essere esposti gli anziani, se non si prestano tutte le attenzioni alla sperimentazione del vaccino.

Una bufala di cui gli stessi autori si vergognano, evidentemente

La scelta di non inserire il video né il link originale nell’articolo può voler dire soltanto una cosa: gli autori sanno di raccontare (o riprendere, visto che i colleghi di ButacFacta a luglio segnalavano che la bufala arrivava da altre fonti) una bufala e fare riferimenti alla vera fonte delle affermazioni di Bill Gates significherebbe perdere credibilità. Oggi questo articolo riprende a circolare: ha appena avuto luogo il V-Day, il vaccino è arrivato in Italia e la situazione si presenta ben diversa da quella di luglio.

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