Biden replica alla Suprema Corte sull’aborto: proposta una codifica legislativa di Roe v Wade

di Bufale.net Team |

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Biden replica alla Suprema Corte sull’aborto: proposta una codifica legislativa di Roe v Wade Bufale.net

Biden replica alla Suprema Corte sull’aborto: e la proposta passa per il leggendario taglio del nodo Gordiano.

Abbiamo già parlato della bozza della Suprema Corte, e di quello che comporta. Soprattutto, del fatto che la sua natura è quella di una bozza: ancora perfettibile, ancora modificabile. Potrebbe non avverarsi mai, anche se i numeri e il sentimento della “Bible Belt” farebbero avvicinare un esito decisamente pro-abrogazione.

Biden replica alla Suprema Corte sull’aborto: proposta una codifica legislativa di Roe v Wade

Dobbiamo quindi preliminarmente riportare la risposta del Presidente

“Non sappiamo se questa bozza sia genuina o se rifletta la decisione finale della Corte.
Tenendo conto di questa importante premessa, voglio essere chiaro su tre punti riguardo le decisioni pendenti innanzi alla Corte Suprema.
Punto primo: la mia amministrazione ha combattuto con vigore davanti alla corte in difesa di Roe v. Wade. Abbiamo già detto che Roe è basata su ‘un lungo lignaggio di Presidenti che riconoscono il concetto di libertà personale descritto dal Quattordicesimo Emendamento contro interferenze del governo su decisioni personali’. Ritengo che il diritto di scelta di una donna sia fondamentale, Roe è stato Legge dello Stato per quasi cinquanta anni, e i principi più elementari di certezza del diritto richiedono non sia abrogata.
Punto secondo: subito dopo l’entrata in vigore della Legge SB 8 in Texas e altre norme che limitano i diritti riproduttivi della donna, ho dato mandato alla Commissione per le Politiche di Genere e l’Ufficio Legale della Casa Bianca di preparare risposte in grado di consentire all’Amministrazione di controbattere gli attacchi all’aborto ed ai diritti riproduttivi, tenendo presenti tutta una serie di possibili risultati innanzi alla Suprema Corte. Saremo pronti ad ogni decisione.
Punto terzo: se la Corte dovesse abograre Roe, saranno i nostri legislatori eletti ad ogni livello ad impegnarsi a difendere il diritto alla donna all’autodterminazione. Ricadrà quindi sugli elettori la necessità di eleggere rappresentanti a favore della scelta questo Novembre. A livello federale, avremo bisogno di nuovi Senatori in favore della scelta e una maggioranza Parlamentare per ottenere una legislazione che codifichi i principi di Roe, e io mi impegnerò perché sia approvata e possa mandarla in vigore”

Biden replica alla Suprema Corte sull’aborto, e la sua risposta lega eventuali decisioni alle elezioni di mid-term.

Le elezioni di Metà Mandato con cui, da sempre ma specialmente in questi tempi di contrasto post-Trump, l’opposizione cerca di rosicchiare membri del Parlamento azzoppando la maggioranza del Presidente e limitando le sue facoltà e la Maggioranza cerca di rivendicare il suo margine decisionale.

Una maggioranza pro-Biden diventerebbe quindi una maggioranza pro-scelta, pronta nel peggior caso possibile (quello di abrogazione) a traslare i principi di Roe v Wade in una forma legislativa non aggredibile.

I pareri dell’opinione pubblica

Ovviamente, le associazioni a favore dei diritti riproduttivi, come Planned Parenthood, si dichiarano scioccate e sconvolte, vedendo nella decisione un attacco delle associazioni antiabortiste, pronte a portare la loro decisione dalla Bible Belt texana al resto degli USA.

Ottimistiche si dichiarano le citate associazioni antiabortiste, che applaudono al “coraggio della Suprema Corte”, anche alla luce di una conta di stati che tra Bible Belt e stati non geograficamente, ma politicamente contigui, potrebbe portare gli USA a spaccarsi metà. Con metà degli stati inclini a politiche antiabortiste e metà stati di segno opposto.

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