Barilla si arrabbia con Lega e Salvini per uso del marchio Ringo: “Non li abbiamo autorizzati”

di Redazione Bufale |

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Barilla si arrabbia con Lega e Salvini per uso del marchio Ringo: “Non li abbiamo autorizzati” Bufale.net

Barilla si schiera contro la Lega. In queste ore, Matteo Salvini è finito nuovamente nell’occhio del ciclone e questa volta a far scalpore è stata un’immagine diffusa sul profilo Twitter della Lega in cui si nota il leader del Carroccio che stringe la mano ad una persona di colore con lo slogan “Uniti si vince”, ma il problema è che sopra quest’immagine è ritratta quella della pubblicità della Ringo con tanto di marchio in bella vista. Il leader del partito ha quindi volutamente rifatto la scena del bambino di colore che batte il cinque al suo compagno di squadra bianco, evidenziando la particolarità di questo biscotto Pavesi che unisce il gusto di quelli semplici a quelli al cacao.

La replica di Barilla dopo la campagna Ringo della Lega con Salvini

Una nuova iniziativa social, dunque, che sta facendo molto discutere dopo quella delle magliette e degli avvocati che abbiamo raccontato pochi giorni fa. La conferma sulla mancata autorizzazione dell’azienda ci arriva direttamente da Repubblica, che ha sentito alcuni esponenti del colosso. Inizialmente sembrava potesse trattarsi di un’immagine fake o dell’ennesima bufala del web, invece Salvini ha utilizzato volontariamente quel famoso spot per la sua campagna elettorale.

In molti si sono scagliati contro Barilla, proprietaria del marchio Pavesi, che avrebbe permesso una situazione di questo genere, ossia utilizzare dei propri prodotti per sponsorizzare una campagna elettorale. Proprio nelle ultime ore però Barilla ha voluto chiarire la situazione, l’azienda italiana non ha mai autorizzato la Lega ad utilizzare l’immagine di questa pubblicità e quindi il marchio Ringo.

Una presa di posizione inevitabile da parte di Barilla, anche perché diversi utenti sul web avevano iniziato a minacciare il boicottaggio dei suoi prodotti, convinti insomma come l’azienda italiana sponsorizzasse la campagna elettorale della Lega. Dunque, pare che i vertici del partito non abbiano richiesto alcun tipo di permesso, decidendo ugualmente di realizzare una vera e propria copia di uno degli spot più popolari della Barilla e lo ha fatto per far capire come lui non sia assolutamente razzista.

A questo punto non è escluso che la stessa Barilla possa dar vita ad azioni legali contro la Lega per aver utilizzato un proprio marchio senza alcun tipo di autorizzazione. E’ bene assolutamente chiarire come l’azienda italiana non stia sponsorizzando la campagna elettorale della Lega, anche perché purtroppo sul web già stanno circolando voci false a riguardo, con indignazione da parte di utenti pronti a non acquistare più i suoi prodotti.

Il post in questione della Lega che ci mostra Salvini con un ragazzo di colore ed il parallelismo che coinvolge Ringo con Barilla, risulta ancora online nella pagina Facebook ufficiale.

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