Bambini delle Elementari di Bugliano in gita a Codogno per vaccinarli in modo naturale: altra bufala

di Redazione Bufale |

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Bambini delle Elementari di Bugliano in gita a Codogno per vaccinarli in modo naturale: altra bufala Bufale.net

Torna alla ribalta il famoso Comune di Bugliano con le sue bufale. Nonostante anche in occasione del nostro ultimo articolo su questo fantomatico paesino toscano il nostro team abbia ribadito che in realtà non esiste, in questi giorni sta facendo discutere tanto l’ennesima fake news. E se aggiungiamo che qui abbiamo la combo con il problema Coronavirus e con la “questione vaccini“, potete facilmente immaginare quante polemiche si siano innescate sui social.

La finta circolare da Bugliano con gita a Codogno

Tutto nasce da una finta circolare di una scuola elementare di Bugliano, secondo cui sarebbe stata organizzata una gita in quel di Codogno, epicentro del focolaio del Coronavirus qui in Italia. Il post ha dato vita a migliaia di interazioni, tra coloro che hanno fatto finta di crederci per diffonderlo ulteriormente, e chi è cascato in pieno in questa nuova bufala. Lo trovate nella sua pagina originale, accompagnato dalla descrizione della finta gita:

Su pressante richiesta della preside Rosa Liffoni l’amministrazione comunale ha autorizzato e finanziato una gita scolastica a Codogno, che secondo la preside servirà per vaccinare in modo naturale i nostri bambini.
Prima di concedere l’autorizzazione, il sindaco si è informato dal medico-omeopata Giorgio Mantrugiani che ne ha confermato la validità scientifica.
“In questo modo non avranno bisogno di prendere il vaccino, che è pericoloso! Fa diventare autisti di Iveco!” ha dichiarato il dott. Mantrugiani.

– Assicurazione € 47,70
– Colazione, pranzo e cena al sacco.

Il sindaco ha comunque deciso che sua figlia Dorothy purtroppo non potrà partecipare per degli impegni presi in precedenza”.

Inutile dire che l’intera storia della gita scolastica organizzata per due classi delle Elementari di Bugliano sia totalmente inventata, come del resto è inventato lo stesso Comune. Eppure, sembra che tanti no-vax ci abbiano creduto, ribadendo come un percorso alternativo alla somministrazione dei vaccini sia possibile anche parlando di Coronavirus.

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