Annuncio improvviso e Instagram chiude il 28 luglio 2020, ma è solo una bufala

di Redazione Bufale |

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Annuncio improvviso e Instagram chiude il 28 luglio 2020, ma è solo una bufala Bufale.net

Sta circolando in questi minuti un annuncio che sembra lasciare poco spazio a dubbi, visto che Instagram chiude il 28 luglio 2020 secondo la catena diventata virale giovedì sera. Insomma, per una volta parliamo della famosa app di messaggistica non per disservizi e problemi generici di accesso, al contrario di quanto avvenuto l’ultima volta che abbiamo menzionato la piattaforma sul nostro sito. Il messaggio diventato virale, infatti, di tanto in tanto è apparso sui social anche a proposito di Facebook e WhatsApp. Tanto per fare un paio di nomi.

Tuttavia, affermare che Instagram chiude il 2020 vuol dire solo dare spazio ad una fake news. Non ci sono annunci ufficiali di questo tipo, ma soprattutto non c’è traccia di interviste rilasciate qua e là dai suoi creatori. Insomma, mancano i presupposti basilari per portare avanti un discorso di questo tipo. Morale di questa nuova storia? Sempre la stessa, visto che come sempre invitiamo i nostri lettori a dare spazio alle sole informazioni che giungono da canali ufficiali di colossi simili.

Smentiamo la catena improvvisa: Instagram chiude il 28 luglio 2020 è solo una bufala

Qualora doveste imbattervi in una catena nella quale si dice che Instagram chiude il 28 luglio 2020, dunque, avete il dovere morale di smentirla e di farlo sapere anche ai diffusori della fake news. A maggior ragione se teniamo in considerazione il fatto che il messaggio presente nella catena in questione sia diventato decisamente virale in queste ore. Del resto, avrebbe poco senso mettere la parola fine a questo progetto nel momento di massima crescita.

Evidentemente, qualcuno aveva poca voglia di riposarsi questa sera, facendo sapere a tutti che Instagram chiude il 28 luglio 2020, ma come vi abbiamo detto più volte attraverso questo nostro approfondimento molto rapido ed elementare, non possiamo far altro che etichettare tutta questa storia come “bufala“.

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