ANALISI IN CORSO Donna musulmana rischia di affogare ma rifiuta l’aiuto del bagnino perché uomo

di Luca Mastinu |

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ANALISI IN CORSO Donna musulmana rischia di affogare ma rifiuta l’aiuto del bagnino perché uomo Bufale.net

Ci segnalano un articolo pubblicato il 22 agosto 2017 su Huffington Post:

Ha rischiato di annegare nel mare della provincia di La Spezia poiché entrata in acqua col corpo coperto e, quando un bagnino le se è avvicinato per salvarla, la donna musulmana lo ha respinto, gesticolando e ripetendo: “Via, via”. A raccontare l’episodio accaduto a Fiumaretta è stata La Stampa.

L’hanno vista ingoiare acqua. Il bagnino, a quel punto, ha provato a prestare soccorso. S’è avvicinato, per sostenerla, ma la donna lo ha respinto. […] Solo la presenza dei bagnini, che hanno operato in coppia, con l’intervento decisivo di una ragazza, è riuscita a risolvere una situazione di gravissimo pericolo. Chi c’era racconta che la donna è crollata sulla battigia.

La donna, quindi, ha deciso di farsi salvare grazie all’arrivo di una bagnina. La signora era entrata in acqua insieme al marito, che però non le ha prestato aiuto.

Nonostante fosse ricoperta da lunghe vesti, la giovane madre non ha resistito al desiderio di bagnarsi. Quando è entrata in acqua, però, gli abiti si sono rapidamente inzuppati, rendendo quasi impossibili i movimenti. Restare in piedi è diventato sempre più difficile, anche perché aveva fra le braccia la sua bambina, avvolta in una maglietta. Il marito era arrivato con lei, vedendo che la moglie non riusciva a reggersi in piedi, ha preso la figlia e si è allontanato.

Una volta tratta in salvo, il marito le si è avvicinato, ordinandole di andare via di lì.

L’articolo cita a più riprese il quotidiano nazionale La Stampa ma sul portale ufficiale della testata non esiste riscontro. Tuttavia è disponibile un articolo del Secolo XIX sono riportati maggiori dettagli sulla vicenda.

La donna si rinfrescava nelle acque del bagno Neda, a Fiumaretta, con la sua bambina di 3 anni fra le braccia. La bagnante indossava abiti pesanti che nel contatto con l’acqua si erano inzuppati e dunque appesantiti, incrementando la difficoltà di movimento e impedendole di tornare in riva per mettere in sicurezza lei e la bambina. Il suo compagno, notata la scena, l’ha raggiunta per sottrarle la piccola e tornare sulla spiaggia, lasciandola sola e incapace di governarsi. Un bagnino aveva notato la donna in difficoltà e si era apprestato a soccorrerla, ma la donna rifiutava il suo intervento.

Una bagnina, intervenuta frapponendosi tra la donna e il bagnino, riusciva così a riportarla sulla battigia e a trarla in salvo. La bagnante, salva, è crollata esausta.

Un vigile urbano in pensione racconta che mentre la donna affogava, il compagno le faceva cenno dalla riva di non farsi toccare. Una volta tratta in salvo, l’uomo si è avvicinato a lei e si è fatto seguire lontano dalla folla, senza ringraziare i soccorritori.

Parliamo di analisi in corso, tuttavia, perché per il momento abbiamo trovato un solo riscontro, a noi non sufficiente per ricostruire la dinamica dei fatti. Huffington Post, tra l’altro, fa riferimento a un articolo de La Stampa che sul web non è rintracciabile. A riportare più dettagli è il Secolo XIX, ma si attendono nuove fonti.

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