ALLARMISMO CANONE RAI lo pagherà anche chi non ha la TV – bufale.Net

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
ALLARMISMO CANONE RAI lo pagherà anche chi non ha la TV – bufale.Net Bufale.net

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Ci segnalano i nostri contatti una proposta di legge, ascritta alla Legge di Stabilità 2015, che renderebbe il canone Rai non più legato al possesso di apparecchio radiotelevisivo, ma semplicemente un’imposta tra le altre, dovuta indipendentemente dal possesso della suddetta apparecchiatura.
La notizia, ad oggi, è la cronaca di una ipotesi allo studio del governo, del quale è prematuro dare l’esito finale.
La fonte di ogni condivisione pare essere infatti l’attendibile Sole 24 Ore, il quale in un pezzo del primo ottobre 2014 dichiara:

Per adesso sono solo indiscrezioni, sia pure fondate. Al Ministero dello Sviluppo, alle Comunicazioni, il sottosegretario Antonello Giacomelli e il suo staff sono al lavoro per il decreto sul canone Rai, che conterrà anche norme sui finanziamenti alle tv locali. Dovrebbe sparire il bollettino individuale con cui si paga (o non si paga) “l’odiata tassa” sul possesso dell’apparecchio televisivo, poi riversata dal Tesoro alla Rai, detratta l’Iva e il minimo contributo all’Accademia di Santa di Marco Mele

Ma basta spostarsi al 21 Ottobre, Podcast del Sole 24 Ore Mattino, per invece scoprire che:

Legare il pagamento del canone Rai alla bolletta della luce. Un’idea vecchia ma a quanto pare sempre in auge dato che di tanto in tanto torna alla ribalta come accaduto nelle ultime ore. Il governo ha, per ora, smentito di voler mettere in atto questa misura anti evasione che, tra l’altro, è adottata già in altri paesi europei ma non è escluso che più avanti, invece, decida di percorrere davvero questa strada. Resta pur sempre il balzello più evaso d’Italia e tanto il Tesoro quanto la Rai hanno bisogno adesso più che mai di recuperare l’ingente ammanco.

Quindi abbiamo già una smentita, ma con le doverose riserve del caso.
Ipotesi di contrasto all’evasione con la trasformazione da “tassa di possesso” a “fiscalità erga omnes” del canone si sono dibattute praticamente da sempre, ogni volta adducendo il tentativo di combattere l’evasione come motivazione.
Ogni volta la discussione è finita in una bolla di sapone.
Tra i tentativi più recenti possiamo citare la proposta del 2012, sotto il Governo Monti, di incorporare il Canone Rai nelle bollette della luce, resuscitata (per poi essere nuovamente smentita) nell’aprile 2014.
Sempre in quei mesi fu prima data per certa, e poi brutalmente smentita, la proposta di collegare il Canone RAI alla TASI.
Solo il tempo pertanto potrà dirci se questa volta la proposta andrà in porto, o, come ogni altra volta, sarà scartata lasciando solo rumore mediatico.

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