ALLARMISMO alta crudeltà sugli animali nascosta nella mozzarella di bufala- bufale.net
La mozzarella di bufala è uno degli alimenti più buoni che il nostro paese può offrire, sia per la qualità “generale” del prodotto che per l’ambia scelta di combinazioni che lo caratterizzano.
Molti di noi hanno visto l’immagine “questi sono gli scarti della mozzarella di bufala” che circola orai dai tempo su Facebook e seppure non avessimo “smentito” la notizia, avevamo precisato che si tratta di casi isolati e che la fotografia proposta arrivata da un sito INDIANO.
In queste ore gira una notizia relativa a un’indagine conclusa di recente sui maltrattamenti perpetrati su animali che secondo alcuni sarebbe la regola in tutti gli allevamenti di mozzarella di BUFALA in Italia.
Comunico subito che condanno totalmente questo tipo di azioni, ma non si possono diffondere notizie come se fossero lo standard qualitativo degli allevatori italiani. La maggior parte degli allevamenti sono sottoposti a rigidi controlli qualitativi e molto allevatori fanno seriamente il proprio lavoro.
In questo caso L’ALLARMISMO quindi non riguarda la notizia, ma il modo in cui viene posta.
Molti articoli infatti dichiarano che “Quasi tutti gli allevamenti maltrattano i bufalini” e non riportano dell’operazione:
Cuccioli bufalini maltrattati, operazione “Allevamenti aperti” del Consorzio Mozzarella Bufala
Con cui i VERI allevatori rispondono alle accuse mosse a tutto il settore:
Le immagini che girano sul web hanno scatenato reazioni. Il Consorzio avvia un’iniziativa di trasparnza sulle pratiche adottate dai sui allevatori“Immagini terribili soprattutto per chi, come noi, vive costantemente a contatto con questi splendidi animali. Il Consorzio interverrà con tutti i mezzi a sua disposizione e si mette sin da subito a disposizione delle istituzioni e della Lega Anti Vivisezioneper porre fine a questa barbarie”.
E’ decisa e ferma la presa di posizione di Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, in relazione alle immagini e video diffusi sul web (dalla Lav, Lega antivivisezione) che testimoniano dei maltrattamenti ai quali vengono sottoposti gli annutoli, i cuccioli maschi bufalini.
“In realtà – specifica Antonio Lucisano, direttore del Consorzio – la materia inerente i maltrattamenti degli animali non è regolata dal disciplinare della Dop. Ma noi del Consorzio intendiamo ugualmente intervenire con forza, partendo già dall’utilizzo del nostro Codice Etico qualora dovesse emergere che questa pratica crudele sia stata messa in atto anche da allevatori facenti parte del Consorzio. Nel qual caso provvederemo a proporre al Ministero l’espulsione con effetto immediato dei responsabili
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