A processo il primo soldato russo per crimini di guerra in Ucraina
Il conflitto infuria ancora in Ucraina, ed è andato a processo il primo soldato russo per crimini di guerra in Ucraina.
Parliamo di un soldato di 21 anni, che secondo il capo di accusa imputatogli dal Procuratore Iryna Venediktova avrebbe sparato ad un civile in bicicletta.
Il soldato, tutt’ora imputato dalla Procura Ucraina, faceva parte di un gruppo di cinque, ed un suo diretto superiore gli avrebbe ordinato di sparare al civile disarmato per impedirgli di testimoniare di averli visti fuggire su un veicolo requisito ad altri civili. A questo punto, il giovane avrebbe eseguito l’ordine sparando sul ciclista, un uomo di sessantadue anni, a sangue freddo, uccidendolo sul posto.
Il problema dei crimini di guerra Russi in Ucraina comincia a diventare l’elefante nella stanza della comunità internazionale e nelle trattative: recentemente il Parlamento Lituano ha riconosciuto l’esistenza di un vero e proprio genocidio del popolo ucraino perpetrato dall’esercito russo.
La Corte Penale Internazionale sta raccogliendo le accuse Ucraine, provvedendo alla raccolta di prove. In tale ottica abbiamo avuto l’interessamento del sistema giudiziario anche italiano.
Giusto ieri abbiamo registrato come la Procura di Bari abbia raccolto una serie di dolorose testimonianze direttamente dalla viva voce dei profughi Ucraini arrivati in Puglia dalle zone di guerra.
Il giovane potrebbe essere quindi il primo di una serie di imputati: in caso di condanna, è assai probabile che il primo soldato russo processato per crimini di guerra in Ucraina sia condannato, in conferma delle accuse siccome formulate, all’ergastolo.
A processo il primo soldato russo quindi, ma con l’elevata possibilità che la vicenda possa ripetersi, specialmente alla luce delle testimonianze sin’ora emerse.
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