A Bari circolano mezzi militari per un’esercitazione militare! È una specie di coprifuoco

di Bufale.net Team |

bufala sindaco di lonigo
A Bari circolano mezzi militari per un’esercitazione militare! È una specie di coprifuoco Bufale.net

C’è una cosa che ammiriamo (ma con un’ammirazione non priva di un certo disgusto) del complottista medio. Non si arrende mai, e colto in fallo nella sua rete di falsità continuerà a mentire come un bambino colto con le mani nella marmellata.

Fact checking veloce: le foto provengono da una galleria del 2011, legata alla celebrazione della “Giornata dell’Unità Nazionale” e alla “Giornata delle Forze Armate” del 6 Novembre.

Per il resto e per capire come si è arrivati a tale livello di bassezza, seguiteci.

La bufala dei mezzi militari a Bari

No amico, nessuna guerra. Solo le bufale di cui siamo un po' stanchi tutti...

No amico, nessuna guerra. Solo le bufale di cui siamo un po’ stanchi tutti…

La didascalia è duplice: nella foto e nella condivisione

Boh la guerra sta?

Per rendere la pillola più dolce, ci hanno imposto una specie di coprifuoco ed intanto da nord a sud stanno circolando mezzi armati per le città! Sarà sul serio un’esercitazione? O sarà l’inizio….. (questa è Bari)

Ci rifiutiamo di correggere gli errori di ortografia nel testo evidenziato, che evidentemente non solo non si aspettava una specie di coprifuoco, ma di essere colto in fallo

E probabilmente non si aspettava neppure una specie di Inquisizione Spagnola...

E probabilmente non si aspettava neppure una specie di Inquisizione Spagnola…

Ora, sappiamo tutti cosa sia DEFENDER20, e vi abbiamo scritto non uno, ma tre articoli che spiegano benissimo perché per come era strutturata l’iniziativa NATO sarebbe stato impossibile vedere mezzi militari in giro per l’Italia.

Nei mari e nelle caserme, forse. Per le strade no.

Vi avevamo anche detto che uno stress test militare della NATO non è gestito da incompetenti, e che le misure necessarie sono state prese nonostante il test fosse stato varato in tempi non sospetti.

E infatti è successo qualcosa che ha rovinato la festa ai complottisti della domenica: sul sito istituzionale di Europe Defender sono state segnalate le iniziative cancellate e rimodulate per venire incontro a quest’evenienza.

Alla data dell’undici marzo, le iniziative risultano cancellate in toto sine die dopo le valutazioni del caso.

Una notizia che denota un gesto di responsabilità del Patto Atlantico: se i tempi si fanno difficili, ci vogliono scelte draconiane. Per i civili, per i militari, per le nazioni singole e i loro alleati. Per tutti.

Ma questo lascia il complottista orfano delle sue teorie: cosa fare di tutti quei posti allarmistici su DEFENDER20? Non possono chiudere tutto e lasciare il complottista solo a prendersi insulti, rampogne e denunce per procurato allarme no?

La scelta del complottista

Al complottista resta solo una cosa: quella che gli viene meglio. Mentire nel modo più spudorato possibile.

HAARP chiude per poi riaprire solo dopo, e con una politica di totale trasparenza su quello che vi viene fatto? Ecco che il complottista continuerà a spergiurare che non hanno mai chiuso, non ce lo dicono, quando organizzano visite guidate chiudono per bene la botola segreta dove fanno le cose segrete e moriremo tutti

Torna nella botola, Uomo Veramente Cattivo, ci fai sempre scoprire!

Torna nella botola, Uomo Veramente Cattivo, ci fai sempre scoprire!

Qualcuno ha dimostrato che la storia degli Elicotteri Neri è la bufala più antica di Internet? Naturalmente  fa parte del complotto, gli Elicotteri Neri esistono, ci sono dentro i Men in Black, ma li possono vedere solo quelli intelligenti come il complottista, se non li vedi sei stupido, cattivo e normalizzatore.

Il Complottista davanti alla fine del suo complotto ha sempre delle scuse, e se non riesce a trovarle le falsifica senza alcun pudore, perché ammettere di avere torto per lui è intollerabile.

Storia di una triste menzogna

Ecco che il complottista colto in fallo, a cui speriamo anche per nostro consiglio la gente continua a ripetere

Bene, bravo, hai detto che ci sono i mezzi militari in Italia. Ora caccia le foto o ti vado a denunciare per procurato allarme

Non ammette di aver torto, scusandosi ed attivandosi a rimediare le sue male azioni: senza alcun pudore, ruba le foto della galleria di Diana Cocco, brillante autrice e fotografa per Notizie Comuni Italiani, approfittando che quella galleria in particolare, del 2011, non aveva ancora i watermark che l’autrice ha apposto nelle foto successive.

Rispettivamente, le foto usate dal viralizzatore sono la foto titolata DSC_1115-militare.jpg e quella chiamata DSC_1105-mezzo-militare.jpg.

Ma il viralizzatore è stato assai astuto: prima di ricaricare le foto ne ha ridotto la qualità usando Photoshop a livello di “Foto sfocata di bestia assurda che potrebbe il Bigfoot, lo Gnomo Armato di Ascia o mio cugino al campeggio che non trova più la carta igienica”

Una piccola precauzione che non solo probabilmente è servita nel tentativo di eludere i diritti della legittima proprietaria (precauzione fallita, dato che l’abbiamo trovata), ma anche per occultare i dettagli delle foto, perfette, che denunciano la falsità della bufala.

Non ricaricheremo le foto della signora Cocco in integrale, per non incoraggiare altri Bufalari, ma solo due dettagli necessari.

Si tratta delle foto delle immatricolazioni dei veicoli (ovviamene le cifre della targa sono censurate per le vigenti nuove norme sulla Privacy), consistenti con la natura delle foto che ritraggono una manifestazione italiana.

Rendendo illeggibili le targhe e confuse le bandiere, si può cogliere in maggiore inganno l’impreparato e propagare ulteriormente la bufala.

Recando un grave danno all’autrice. Danno che va immediatamente riparato.

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