PRECISAZIONI Ricercato in Italia uno dei terroristi di Parigi – Allarme rientrato – Bufale.net

di Shadow Ranger |

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PRECISAZIONI Ricercato in Italia uno dei terroristi di Parigi – Allarme rientrato – Bufale.net Bufale.net

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Conoscerete già tutti la notizia apparsa in queste ore, di cui per esemplificazione riportiamo una delle varianti apparsa nella blogosfera e riportata pedissequamente sui Social e da diverse testate giornalistiche:

La polizia francese si è lasciata sfuggire il super ricercato Abdeslam Salah, “l’ ottavo attentatore” di Parigi. Prima di tutto è gradita la condivisione per far si che tutta la popolazione italiana memorizzi questo volto, dopodichè seguite con attenzione le istruzioni riportate in basso alla foto su cosa fare e non fare in caso doveste incontrarlo. Uno degli attentatori delle stragi di Parigi di venerdì notte sarebbe in fuga attraverso il territorio italiano nel tentativo di sottrarsi alla cattura delle autorità  francesi.

L’appello ricalca quanto effettivamente rilasciato dalla stampa nazionale (cfr. il Sole 24 Ore), ma con alcune piccole, ma essenziali, modifiche, che riporteremo in grassetto

La polizia francese si è lasciata sfuggire il super ricercato Abdeslam Salah, “l’ottavo attentatore” di Parigi, dopo averlo fermato per controlli, quando già si sapeva che l’uomo faceva parte del commando jihadista responsabile delle stragi nella capitale francese. A rivelarlo all’AP sono stati alcuni funzionari della sicurezza francese. Seconda questa nuova versione, il terrorista non sarebbe stato dunque fermato dalla polizia belga, a cui ancora non era giunta alcuna segnalazione, ma da agenti francesi che, in teoria, avrebbero dovuto bloccarlo.

Nessuna menzione dunque ad una effettiva presenza di Abedslam Salah sul suolo Italiano, bensì l’espressa menzione al fatto che al momento sia:

ricercato in Belgio ed è attivamente ricercato con mandato di arresto internazionale.

Rientra quindi tra le logiche conseguenze che, nell’immediato, tutti gli stati confinanti con la Francia siano stati resi edotti di un mandato di cattura internazionale.
E, effettivamente, Abedslam Salah è sottoposto ad un mandato di cattura internazionale, ed informative contenenti i suoi dati sono state inviate a tutti i paesi potenzialmente interessati da una sua eventuale fuga (come riporta Bufale e dintorni), ivi compresa l’Italia, naturalmente.
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Non è affatto detto, anzi, è del tutto inesatto, dichiarare che da questo discenda l’automatica presenza del terrorista sul nostro suolo.
E’ infatti cronaca recentissima che la vettura Seat con la quale Abedslam Salah sarebbe asseritamente giunto a Ventimiglia non è mai uscita dai confini francesi:
12247929_876819859105733_5029155832503438995_oAnche in questo caso la rete si è rivelata poco lungimirante tendente al facile allarmismo: già otto ore fa il Corriere della Sera provvedeva ad una preliminare smentita (rilanciata e confermata dai telegiornali odierni, come Sky TG 24) confermendo il ritrovamento della vettura sul suo francese.

La polizia stradale italiana ha diramato lunedì una ricerca per la presenza di una Seat Ibiza nera, con a bordo un presunto terrorista che sarebbe in qualche modo collegato agli attentati di Parigi. Di una Seat nera entrata in Italia sabato mattina alle 6,35 passando da Ventimiglia aveva parlato in una nota anche il servizio di cooperazione internazionale di polizia, con una segnalazione a tutti i Paesi dell’area Schengen. «Si prega di voler ricercare una autovettura Seat modello sconosciuto di colore nero, targa GUT 18053 con ingresso a Ventimiglia. Possibile collegamento con gli attentati in Francia» si leggeva. Nel documento si rilevava la presenza di tre persone a bordo dell’auto, la cui targa è incompleta. L’allarme è durato per diverse ore ma alla fine sembra rientrato. La Seat nera per cui era stato lanciata la ricerca anche in Italia sarebbe infatti quella – usata dai terroristi che hanno portato a termine gli attacchi di Parigi – già ritrovata domenica in un quartiere della capitale francese. Secondo fonti qualificate della polizia di Stato, dunque, «al momento non è emersa alcuna evidenza di possibili collegamenti con l’Italia o di persone transitate sul nostro territorio». Ma si attendono conferme ufficiali.

Conferme ufficiali giunte dal Questore Vicario di Torino, che parlano di un allarme lanciato, ma rientrato, già nella stessa giornata come abbiamo visto.

“L’allarme c’è stato, ma è rientrato. Non abbiamo tracce del passaggio, o della presenza, di quel veicolo sul territorio italiano”. Così il questore vicario di Torino, Sergio Molino, sulla presenza in Italia della Seat nera con a bordo un presunto attentatore di Parigi. Fonti di Polizia hanno poi precisato che la Seat segnalata a tutte le questure italiane come “verosimilmente coinvolta negli attentati” di Parigi è quella trovata ieri a Montreuil, nei dintorni della capitale francese.

Possiamo dunque escludere l’esistenza di cacce all’uomo sul suolo Italiano, restando in attesa di nuovi sviluppi.

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