PRECISAZIONI “No ai cani nei luoghi pubblici: sono impuri e contaminano i musulmani”

di Elisa Frare |

bufala sindaco di lonigo
PRECISAZIONI “No ai cani nei luoghi pubblici: sono impuri e contaminano i musulmani” Bufale.net

Ci hanno chiesto di approfondire una notizia in realtà risalente allo scorso anno, riportata da Il Giornale:

“Non vogliamo i cani nei luoghi pubblici perché sono impuri e non possono vivere con noi”: questo è il succo di una campagna promossa da alcuni musulmani.
Sono considerati non-puri e quindi non all’altezza di vivere nello stesso spazio delle famiglie musulmane. Ora, gli islamici si attaccano anche ai nostri amici a quattro zampe e stanno cercando il modo di limitarne i loro spazi vitali. Così un gruppo di musulmani di Machester ha dato vita ad una campagna “anti-cani” per preservare la purezza della loro civiltà.

L’iniziativa è stata pubblicizzata distribuendo moltissimi volantini per la città, in particolare dove vivono famiglie non musulmane che hanno cani. Ma cosa c’è scritto nel volantino? “Questa zona è sede di una grande comunità musulmana. Si prega di avere rispetto per noi e per i nostri figli e di limitare la presenza di cani nella sfera pubblica. Manteniamo la purezza dello spazio pubblico dove vivono i musulmani: tutto deve rimanere incontaminato e senza macchia” – si legge su quel pezzo di carta che ha subito sollevato un mare di polemiche.

Come riporta Leggo, questa campagna ha scaldato gli animi di tutti i cittadini di Manchester e anche di qualche musulmano. “Io credo che questo volantino non si possa prendere seriamente – ha confessato Fayyaz Ali, un uomo musulmano di 39 anni che vive già da diverso tempo a Manchester -. Sono un musulmano e la legge islamica dice che se si vive in un Paese non musulmano, come l’Inghilterra, bisogna rispettare la legge di quella terra. La legge islamica non si deve applicare in nessun altro Paese”.

Già Snopes avanzava il sospetto che si trattasse di una bufala:

Still others are convinced it’s just a prank. Regardless of the intent, there are several reasons to doubt the authenticity of the group and its stated mission:

1. There is no evidence of the existence of an organization called For Public Purity prior to March 2016, when the Facebook page and web site were first created.
2. None of the group’s materials offer contact information beyond a web address and a social media presence.
3. For Public Purity has no discernible association with any real-world Islamic organizations.
4. Though it’s true that there are Islamic writings suggesting that dogs are unclean and their saliva, in particular, should be avoided, it is neither an issue on which all Muslims agree, nor, judging from the dearth of previous calls for banning dogs from public spaces, one that most Muslims find critical to their faith. Many Muslims are, in fact, dog owners.

Ovvero:

Tuttavia altri sono convinti che si tratti solo di uno scherzo. A prescindere dal fine, ci sono diversi motivi per dubitare dell’autenticità del gruppo e del suo intento dichiarato:

1. Non ci sono prove antecedenti al marzo 2016, data in cui la pagina Facebook e il sito sono stati creati, dell’esistenza di un’organizzazione dal nome For Public Purity.
2. Nessun materiale ricavato dal gruppo offre informazioni di contatto al di là di un indirizzo web e della presenza sui social media.
3. For Public Purity non ha connessioni evidenti con alcuna organizzazione islamica nel mondo reale.
4. Nonostante vi siano scritti islamici che suggeriscono che i cani siano sporchi, e che in particolare (il contatto con ndt) la loro saliva dovrebbe essere evitato, non si tratta di una questione su cui tutti i musulmani siano concordi; né, a giudicare dalla scarsità di precedenti appelli su un divieto della presenza di cani negli spazi pubblici, una questione che la maggior parte dei musulmani trovi vitale per la loro fede. Molti musulmani sono, anzi, proprietari di cani.

Anche il Telegraph si era detto scettico sull’iniziativa di For Public Purity (la pagina Facebook non è più attiva dal luglio 2016), e aveva additato 4Chan come piattaforma web da cui sarebbe partita la bufala, chiedendo in ogni caso ai lettori in possesso di qualche informazione in più di contattare la redazione:

A recent post on the “Politically Incorrect” forum of notorious website 4Chan seems to indicate that online trolls who gather on the site initiated the campaign to inflame racial tensions.

A 4Chan post, featuring a screenshot of the leaflet being shared on the Manchester Evening News Facebook page, includes the text: “This is soo good, so many of them are responding to the P-blicP-rity website (don’t use the actual name so news outlets like Jewzebel [sic] and other leftie shills don’t search up the archives and out us) Refer to the image, but well done, it’s picking up.”

Another comment on the 4Chan thread reads: “Like the FB page if you haven’t, this needs to look legit, and don’t worry the facebook page settings are such so that people who have liked the page aren’t visible, just the number of people who have liked it.”

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