NOTIZIA VERA Tunisini freschi di sbarco prendono a testate poliziotti e molestano volontaria

di Luca Mastinu |

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NOTIZIA VERA Tunisini freschi di sbarco prendono a testate poliziotti e molestano volontaria Bufale.net

Un articolo pubblicato il 13 maggio 2018 su TG Quotidiano titola: «Tunisini freschi di sbarco prendono a testate poliziotti e molestano volontaria». Il grave episodio di è verificato a Pozzallo (RG) a seguito di uno sbarco di 108 migranti arrivati sul suolo italiano il 12 maggio:

Tunisini scatenati appena sbarcati a Pozzallo da una nave militare britannica, come da accordi firmati dal PD: volontaria molestata e due poliziotti presi a testate.

I timori e le preoccupazioni manifestate nel comunicato stampa di stamane circa lo sbarco di clandestini di nazionalità tunisina (con la bizzarra richiesta di caricarli sui treni verso nord) hanno trovato fondamento in episodi di intolleranza da parte degli stessi nei confronti di un’operatrice dell’hot spot.

E’ intervenuto un poliziotto preso a testate dal tunisino, rendendosi necessario per lui il ricorso alle cure dei sanitari che gli hanno assegnato una prognosi di 30 giorni.

Episodi di intolleranza anche nei confronti di alcuni operatori sanitari dell’ospedale Maggiore di Modica dove due clandestini sono stati condotti per ricevere assistenza sanitaria. Qui uno dei due ha tentato la fuga, ma è stato prontamente bloccato dagli agenti di scorta.

Il nordafricano ha colpito con tre testate l’agente che è stato ricoverato, con un ipotesi di frattura del setto nasale e una prognosi di trenta giorni, nell’ospedale di Modica.

Come riporta Giornale di Sicilia in un articolo del 12 maggio, si tratta di due episodi distinti. In un caso, un agente è stato colpito mentre prendeva le difese di un’operatrice apostrofata in modo volgare; nel secondo caso, un altro agente veniva aggredito mentre tentava di fermare un tunisino intento a fuggire dal pronto soccorso, presso il quale si trovava per un presunto – così lo definiscono gli organi di stampa – malore:

Il nordafricano ha colpito con tre testate l’agente che è stato ricoverato, con un ipotesi di frattura del setto nasale e una prognosi di trenta giorni, nell’ospedale di Modica.

Sempre il Giornale di Sicilia ha raccolto le parole del sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, che ha espresso solidarietà agli agenti colpiti e rinnovato la volontà di accoglienza umanitaria, ma con tolleranza zero verso chi arriva con fini diversi dall’integrazione. L’agente che fermava il tunisino in fuga dal pronto soccorso, dunque, è stato raggiunto da tre testate e sulla pagina Facebook del sindacato Italia Celere sono state pubblicate le parole di Andrea Cecchini in un post del 13 maggio. Viene riportata, inoltre, la foto dell’agente colpito di cui vengono indicate le iniziali, GM:

Una operatrice viene aggredita da un tunisino e fra i due si frappone un Celerino Catanese, un Poliziotto vero con alle spalle più di 30 anni di servizio.
Il Poliziotto, G.M., cerca di fermare il tunisino che era intento ad aggredire l’operatrice.

[…]

Il tunisino, 27 anni, non permette al Poliziotto di farsi fermare e rifila due testate al nostro collega, tanto veloci e violente da rompergli il setto nasale.
Il collega riporta la grave frattura ed il tunisino viene tratto in arresto. Il sostituto procuratore non vuole nemmeno la direttissima e lo tiene in custodia.
Il caro ed esperto collega mi dice “più di tutto sono ferito nell’orgoglio”.

Troviamo riscontro su RepubblicaIl GiornaleSecolo d’Italia. Alle parole del sindaco risponde, in una nota di polemmica, il deputato leghista Alessandro Pagano. Lo riporta Live Sicilia in un articolo del 13 maggio, riprendendo un post pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale:

La notizia, dunque, è vera e confermata dalle testate locali e nazionali. Due agenti sono stati colpiti in due episodi distinti: una prima aggressione è stata subita da un agente che si frapponeva tra un migrante tunisino e una volontaria che veniva apostrofata in modo volgare. Una seconda aggressione, più grave, avveniva mentre un agente fermava un tunisino in fuga dal pronto soccorso dell’Hotspot di Pozzallo.

 

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