NOTIZIA VERA Torino, tabaccaio cinese massacrato di botte da rapinatori georgiani – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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In tanti ci avete chiesto se il video condiviso dalla pagina Facebook di Matteo Salvini, il 12 gennaio 2016, sia vero.

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Due “profughi” dell’Est, mantenuti A SPESE DEGLI ITALIANI in un centro di accoglienza, arrestati per aver MASSACRATO di botte e ACCOLTELLATO un tabaccaio a Torino. In un Paese normale questi delinquenti riceverebbero una pena esemplare, nell’Italia di Matteo “Porte Aperte” Renzi invece che cosa rischiano???

Il video è noto ed è stato diffuso dalla Polizia di Stato. I fatti risalgono al 16 dicembre, quando un tabaccaio di 60 anni e di cittadinanza cinese di Torino è stato pesantemente aggredito da due georgiani presenti nel nostro Paese con lo status di rifugiati. Ecco quanto racconta l’Ansa:

(ANSA) – TORINO, 11 GEN – Due georgiani di 26 e 31 anni sono stati arrestati per la rapina, avvenuta lo scorso 17 dicembre, in cui un tabaccaio cinese di Torino fu aggredito, malmenato e accoltellato per avere difeso il suo negozio, nel quartiere Regio Parco. I banditi erano poi fuggiti con 4.500 euro in contanti e 6mila euro in gratta e vinci. Una donna, anche lei georgiana, è stata denunciata per avere incassato, insieme a uno dei due, in alcune tabaccherie. Due dei tre avevano lo status di rifugiati.

Ecco il video:

I due si erano impossessati di 4500 euro in contanti e di Gratta e vinci per un valore di 6000 euro. Grazie ai Gratta e vinci è stato possibile individuare una terza persona coinvolta:

Dal momento che erano stati asportati numerosi “Gratta e Vinci”, gli uomini del Commissariato Dora Vanchiglia hanno pensato di accertare dove sarebbero state incassate le vincite dei tagliandi. Le indagini hanno permesso di risalire a due tabaccherie entrambe nel quartiere San Paolo. Di qui è stato possibile verificare che, in una delle tabaccherie, la vincita era stata ritirata da un uomo e una donna entrambi stranieri lo stesso giorno dell’aggressione. La coppia, in Italia con lo “status” di rifugiati, e un loro amico, anch’egli straniero, inoltre, venivano riconosciuti come frequentatori di un’altra tabaccheria nella quale erano stati cambiati tagliandi vincenti. I successivi servizi di osservazione hanno permesso agli inquirenti di risalire al domicilio della coppia.

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