NOTIZIA VERA Padova, al ristorante cinese si mangiano le zampe d’orso: arrivano i Nas

di Luca Mastinu |

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NOTIZIA VERA Padova, al ristorante cinese si mangiano le zampe d’orso: arrivano i Nas Bufale.net

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Ci segnalano questo articolo pubblicato sul Messaggero l’11 Gennaio 2017:

PADOVA – In un ristorante cinese di Padova sono state servite ad alcuni clienti, pure loro cinesi, delle zampe di orso, carne che in italia è proibita. I carabinieri del Nas se ne sono accorti, perché uno dei cuochi ha postato nel suo profilo Facebook le zampe dell’animale.

I militari hanno eseguito una serie di controlli al ristorante, trovando carne e pesce senza etichettature e dunque di dubbia provenienza. Controlli sono scattati in tutti i ristoranti cinesi della provincia di Padova. Indagati la ristoratrice e uno dei clienti cinesi che avrebbe portato la carne d’orso per farsela cucinare, un commerciante sloveno.

Su Padova Oggi e sull’Ansa leggiamo che il ristorante si trova nel China Ingross di Padova, un grande centro di vendita all’ingrosso di prodotti cinesi. Il titolare del ristorante e un suo cliente sono ora sotto inchiesta su decisione del pm Benedetto Roberti «per aver violato le norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio». Il caso ha fatto scattare un controllo a tappeto su tutti i ristoranti cinesi della zona. Sul Corriere del Veneto leggiamo, inoltre, che la segnalazione è arrivata da alcuni clienti allarmati dalla stranezza del piatto servito ad un tavolo di cinesi. I clienti, infatti, hanno pensato di chiamare i Carabinieri del Nas. Durante la perquisizione sono stati trovati anche 55 chili di pesce e carne di ignota provenienza.

Il Mattino di Padova troviamo maggiori dettagli. Il ristorante si chiama Yi Hia Ren e l’episodio ha avuto origine il 28 Novembre 2016. A parlare è Lingli Zhu, moglie del ristoratore Xiaodong Feng, e spiega che le zampe d’orso provenivano dalla Slovenia ed erano state portate da un loro amico commerciante. Il commerciante loro conoscente aveva chiesto di cucinarle per degli amici. L’inchiesta, in ogni caso, non è chiusa.

Il Mattino di Padova ci dice che l’orso è cacciabile in alcuni paesi europei come la Svezia e la Slovenia, dietro autorizzazione. In Italia, la sua carne è consumabile solamente se ne è dimostrata la provenienza da questi paesi. Su Lifegate leggiamo di un caso in cui la Lega Nord aveva organizzato una festa e per l’occasione aveva pensato di cucinare della carne d’orso. I Nas ne bloccarono la vendita, perché la carne mancava di un certificato d’importazione dalla Slovenia. Stiamo parlando della Certificazione Cites, che sta per Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione e risponde direttamente al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e al Ministero dello sviluppo economico. Tale certificazione nasce dall’esigenza di «controllare il commercio degli animali e delle piante, in quanto lo sfruttamento commerciale è, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, una delle principali cause dell’estinzione e rarefazione in natura di numerose specie».

La legge n. 157 dell’11 Febbraio 1992 disciplina l’esercizio dell’attività venatoria sulla fauna selvatica, in quanto patrimonio indisponibile dello Stato e tutelata nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale.

Notizia vera, dunque.

Nota: la foto di copertina riportata dal Messaggero si trova anche sul sito Tes.com, con la dicitura Braised Bear Paw.

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