NOTIZIA VERA E PRECISAZIONI Mauro Sentinelli, il pensionato d’oro.

di Giuseppe Rizza |

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NOTIZIA VERA E PRECISAZIONI Mauro Sentinelli, il pensionato d’oro. Bufale.net

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La notizia che attribuisce a Mauro Sentinelli il primato invidiabile di pensionato d’oro sembrerebbe vera,in base alla classifica stilata da “il Sole24Ore“che ha spulciato i conti dell’Inps e poi ripresa da vari giornali e dall sito www.piovegovernoladro.info ma fa riferimento a dati resi pubblici nel 2013.

Ad oggi, tuttavia,la notizia non è stata smentita
Ma chi è Mauro Sentinelli e sopratutto come fa a percepire 91,337 euro lordi al mese di pensione?
Proviamo a rispondere: laureato con tanto di master prestigiosi in ingegneria elettronica Mauro Sentinelli entrò nella Sip (poi  Telecom ora Tim) nel 1974. Ex manager e ingegnere elettronico a lui si deve  l’invenzione delle schede ricaricabili per cellulari e i contratti family, che gli valsero la nomina di direttore generale. Dai primi di luglio 2009 fino al 31 dicembre 2005, Mauro Sentinelli guadagnò oltre 23 milioni di euro lorde e versò di contributi: oltre 7 milioni e mezzo. Soldi che però gli sono stati restituiti con la pensione in soli sette anni.

Ora la domanda che preme a tutti ossia come fa a percepire una simile pensione?                                

Semplicemente Sentinelli, ma non solo lui, sia chiaro, nel  momento di andare in pensione, una decina di  anni fa, era iscritto  all’allora Fondo speciale di previdenza dei telefonici (oggi per fortuna non esiste più). Questo fondo, a differenza dell’Inps e  dell’Inpdai (Istituto Nazionale Previdenza per i Dirigenti di Aziende  Industriali) non prevedeva un tetto massimo alle pensioni. Inoltre, per la legge in vigore all’epoca, la pensione percepita non era calcolata  in base ai contributi versati, ma corrisponde a circa il 90% delle  migliori retribuzioni degli ultimi tre anni lavorativi.

A farla corta,  se il vitalizio dell’ex dirigente Telecom fosse basato sui contributi che versò, avrebbe non 91 mila euro e mezzo al mese ma, 37  mila, cifra comunque  notevole. Anzi, un calcolo più restrittivo, messo a punto l’anno scorso, parlava addirittura di 25 mila. Il che ci porta ad un bonus supplementare mensile, di circa 66 mila euro. Un vero schiaffo in  faccia nei confronti di chi, oggi, non possiede nemmeno la certezza  di avere in futuro una pensione, o chi alla pensione ci è arrivato, ma percependo la cosiddetta “minima”, non riuscendo nemmeno ad arrivare alla  fine del mese.

C’è da precisare che un ricalcolo delle pensioni (a  parte la difficoltà di conteggiare una miriade di casi) con  l’amputazione secca e brutale dei vitalizi più alti, è di fatto, impossibile e potrebbe avere anche ripercussioni legali. Occorrerebbe dunque un intervento graduale del Governo, almeno per il futuro ma, poichè andrebbe a discapito anche dell’attuale classe politica, rimane, seppur auspicabile, difficilmente realizzabile (per non dire impossibile).

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