NESSUNA FONTE Oggi sposi lui 33 lei 9 anni proprio come il messaggero di Allah e Aisha sposata a 6 anni e “consumata” a 9

di Elisa Frare |

bufala sindaco di lonigo
NESSUNA FONTE Oggi sposi lui 33 lei 9 anni proprio come il messaggero di Allah e Aisha sposata a 6 anni e “consumata” a 9 Bufale.net

Gira su Facebook un post contraddittorio:

La didascalia è la seguente:

Oggi sposi lui 33 lei 9 anni proprio come il messaggero di Allah e Aisha sposata a 6 anni e “consumata” a 9

Immagine originale:

Da una ricerca per immagine, l’unico risultato che troviamo è un’altra pagina Facebook, stavolta tedesca, Gegen die Asylantenheime in Welzheim und Alfdorf (ovvero: Contro il centro di accoglienza per i richiedenti asilo a Welzheim e Alfdorf), che pubblica la stessa foto con una diversa didascalia:

Ehe für ALLE !

Ovvero:

Il matrimonio per tutti!

Come si capisce dal post italiano, non c’è alcuna storia corredata, se non la supposizione che i due soggetti siano sposati con gli stessi vincoli d’età del profeta Maometto con la terza moglie, Aisha. I motivi per cui la divulgazione di un post simile non servono a niente se non all’ennesima forma di disinformazione mirata sono diversi:

  1. Non sappiamo chi sono i soggetti nella foto, la loro età, il loro rapporto interpersonale e la loro storia.
  2. Non ha senso inventare una storia paragonando l’età comunemente attribuita ad Aisha alla stipulazione del vincolo matrimoniale con Maometto (che invece avrebbe avuto circa 50 anni e non 33) quando quel matrimonio è stato celebrato nel VII secolo d. C., in un’epoca in cui anche in ambito europeo si contraevano legami decisamente precoci e innaturali ai nostri occhi.
  3. Il fatto che si sbagli l’età di Maometto aumenta il sospetto che l’esempio sia stato adattato su una foto senza contesto o con un contesto differente.
  4. Svalutare i casi delle spose bambine, reali e preoccupanti, con della disinformazione da tastiera non serve né a far conoscere le storie vere delle vere bambine costrette né a salvarle. Informarsi su storie reali come quelle di Rashida invece, dà un’altra prospettiva su un problema che si verifica anche nel nostro Paese e ci dà la visione di un fenomeno che abbiamo bisogno di fermare in tutto il mondo.

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