DISINFORMAZIONE Ragazzini lanciano un petardo e devastano la bocca di un Cane – Bufale.net

di Juanne Pili |

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Vergogna! Avete visto cosa fanno i botti di fine anno? Invece no, l’immagine del cane brutalmente mutilato che continua ad essere spammato su Facebook non è stato vittima dei botti. Si ipotizza un incidente di caccia. A postare la foto, incolpando dei ragazzini – che invece erano accorsi per primi a soccorrere l’animale – l’associazione veterinaria Taxi Dog Sassari il 24 dicembre 2015 (Attenzione! l’immagine non è censurata).

«Spero che siate orgogliosi di dare ai vostri figli la possibilità di acquistare petardi per combinare danni simili.Complimenti per l’educazione data a chi è stato in grado di fare una cosa simile. Disgustato. Vanno ringraziati la dot Ballocco e dot Masala per aver saltato la cena di Natale per dare assistenza al povero cane. Soccorso fatto su disposizione asl1 Dr. Rassu».

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Nell’immagine anche il logo dell’associazione, caso mai qualcuno volesse attribuirsene la paternità. A spiegare come sono andate realmente le cose è stato Giovanni Bua su La Nuova Sardegna il 26 dicembre 2015.

«SASSARI. Sembrava un macabro gioco finito malissimo, potrebbe diventare una bella storia di Natale. Il cagnone di Ploaghe, ricoverato dalla sera del 24 dicembre nella clinica veterinaria di Sassari con la mandibola fracassata e la lingua semicarbonizzata, non è infatti vittima dello scoppio di un petardo lanciato da un gruppo di ragazzini contro di lui, ma anzi dallo stesso gruppo di ragazzini è stato salvato

Nel muso martoriato dell’animale i sanitari hanno infatti rinvenuto inconfondibili segni di un colpo d’arma da fuoco, e il meticcio sarebbe dunque vittima di un incidente di caccia, aperta il 24.

L’animale, colpito forse da un colpo di rimbalzo, si è rifugiato nel giardino comunale di Ploaghe, dove un gruppo di ragazzi lo ha visto e cercato di fermare per ore, mentre attivava la procedura per il pronto soccorso veterinario. Ad aiutarli il vicesindaco del paese, e veterinario di turno il giorno della vigilia, Gerolamo Masala: il cane è stato confinato in attesa dell’arrivo del Taxi Dog di Andrea Loriga».

La smentita arriva anche il 26 dicembre 2015 dal Comune di Ploaghe.

«A seguito del ferimento del cane avvenuto alla vigilia di Natale si sono diffuse, anche a causa degli articoli comparsi su alcuni quotidiani on line, delle notizie non veritiere rispetto alla causa di tale ferita. Oggi la clinica universitaria – congiuntamente con l’asl – ha stabilito definitivamente che il trauma è stato procurato da un arma da fuoco caricata “a pallettoni”. Dispiace che a causa di un’informazione sbagliata, di cui i giornali devono assumersi la responsabilità, un’intera generazione di giovani ploaghesi debba essere messa alla gogna mediatica per un fatto mai accaduto e che prescinde dal fatto che il giorno prima l’amministrazione comunale abbia emanato un’ordinanza che invita ad un uso consapevole dei botti limitandone l’utilizzo alle sole aree private. Nello stigmatizzare ad ogni modo l’accaduto si invita chiunque abbia informazioni sui presunti responsabili del reato a rivolgersi alle autorità competenti. Nell’augurare a tutti un buon proseguimento delle festività rinnoviamo a tutti l’invito ad un uso responsabile dei petardi e articoli pirici e al rispetto dell’ordinanza n.34 del 23.12.2015».

Massimo rispetto per i volontari di Taxi Dog, che hanno salvato la vita dell’animale, ma forse dovrebbero delle scuse ai ragazzi che per primi hanno avvisato chi di dovere. Del resto le loro dichiarazioni, rilasciate in un articolo precedente del 25 dicembre 2015, non lasciano spazio a dubbi.

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«Il titolare della Taxi Dog, Andrea Loriga, ieri sera ha voluto pubblicare sulla pagina Facebook della sua attività, le foto del cane. «Una scelta difficile, perché so quanto fossero forti e crude quelle immagini – spiega Andrea Loriga -, ma so altrettanto bene quanto sia importante sensibilizzare l’opinione pubblica sulla pericolosità dei petardi, non solo per gli esseri umani». Le fotografie del cane ferito alla bocca, in poche ore sono state viste da quasi un milione di persone. Un numero impressionante, se si considera che la pagina di Taxi Dog è seguita da 13mila persone (1.500 in più dalla pubblicazione delle foto)».

Foto e didascalia pubblicata da Taxi Dog hanno ormai fatto il giro del Web, ed i commenti a caldo degli utenti nei confronti dei ragazzi non hanno bisogno di interpretazione. Gli autori del post riportano nel thread gli ultimi aggiornamenti, ma il testo non è stato puntualmente corretto, così chi condivide continua a diffondere la ricostruzione iniziale dei fatti.

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E’ giusto denunciare il fatto che a certi minori in Sardegna, come altrove, viene data la possibilità di maneggiare dei petardi, non solo durante le feste. Ad ogni modo questo genere di incidenti avviene perché evidentemente non ci si interessa di togliere i randagi dalle strade, affidandoli a strutture competenti e a famiglie. Salvando anche – pensate un po’ – delle vite umane! E’ più probabile infatti che i randagi causino incidenti stradali. Postare immagini del genere, senza alcuna censura, è controproducente; ci auguriamo che nessuno sprovveduto abbia dato noie a quei ragazzi, idem dicasi per il maldestro cacciatore, che difficilmente susciterebbe odio se colpisse per sbaglio un “umano”.

E’ raro che un medico o un infermiere spammino l’immagine di un paziente gravemente mutilato, questo genere di cose non capita alle persone, perché bisognerebbe chiedere loro il permesso, non sempre lo si ottiene, per questioni legati alla dignità e al pudore. Purtroppo gli animali non possono esprimersi; occorre il nostro senso di dignità – che normalmente riserviamo alle persone – per renderci conto di quanto sia inopportuno far circolare immagini così crude, senza la minima censura, prima di tutto nel rispetto della stessa vittima.

AGGIORNAMENTO ore 12:21

In seguito alla pubblicazione del nostro articolo, la pagina Facebook Taxi Dog ha pubblicato il seguente post alle ore 10:31:

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Santiago
Vorrei fare un po’ di chiarezza,giusto per spiegare a quelle poche persone che hanno visto del marcio in quello che è stato riportato sulla pagina..che la ditta taxi Dog non ha accusato nessun ragazzino in particolare di aver causato volontariamente i danni che il cane ha subito.Questa la prima precisazione da fare.La seconda,per quanto riguarda l’esplosione del petardo..è stata riportata,perché inizialmente,si pensava e si parlava di questo(non siamo veterinari e mai ci siamo permessi di svolgere ruoli che non ci appartengo).Ripeto che NESSUNO ha parlato di responsabili certi..riporto le parole scritte nel post iniziale:”complimenti per l’educazione data a chi è stato in grado di fare una cosa simile”.Piccolo o adulto che sia il responsabile..attraverso un petardo o uno sparo,come poi è stato appurato,si tratta di un gesto di pura inciviltà.(vorrei aggiungere anche su questo punto che se attraverso esami e controlli è stato riscontrato uno sparo al posto dell’esplosione di un petardo,non si deve per forza pensar male..i medici che si stanno occupando del cane,sono professionisti molto preparati che non inventano diagnosi a caso e hanno tutta la nostra stima).Chiariamo che nessuno,come si può chiaramente leggere ha accusato persone in particolare..non era nostra intenzione scatenare odio verso una comunità di persone che da subito si è mobilitata per soccorrere Santiago.Ringraziamo inoltre i ragazzini di Ploaghe che ci hanno portato sul posto e ci hanno aiutato a prendere il cane,i vigili urbani,i medici che hanno prestato soccorso,il sindaco e il vice sindaco per essersi accollati le spese necessarie per le cure del cane.Ci scusiamo per il malinteso,sperando che Santiago possa riprendersi quanto prima..con la speranza che venga trovato al più presto il responsabile di tale gesto.

Ringraziando Taxi Dog, anche per il lavoro che svolgono, diamo soltanto un suggerimento: sarebbe meglio editare con un aggiornamento anche il post del 24 dicembre 2015, visti i commenti e le condivisioni che continuano a diffondersi.

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