DISINFORMAZIONE – L'Aulin è tossico e letale, l'Italia continua a venderlo – Bufale.net

di David Tyto Puente |

bufala sindaco di lonigo
DISINFORMAZIONE – L'Aulin è tossico e letale, l'Italia continua a venderlo – Bufale.net Bufale.net

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Ci hanno segnalato questo post.
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Si tratta di un copia incolla di un testo che gira da tanto tempo in Rete (su Facebook già dal 2007).

«L’Aulin è tossico e letale» ma l’Italia continua a venderlo
C’è chi lo usa per un banale mal di testa, chi per alleviare spasmi o infiammazioni. Ancora in pochi sanno che l’analgesico più conosciuto, l’Aulin, è tossico.
A dare l ’allarme, anni addietro, sono stati 16 Paesi europei tra cui Spagna, Finlandia ed Irlanda che lo hanno addirittura ritirato dal commercio. Non sembra, invece, che l’Italia abbia recepito la pericolosità del farmaco che continua a popolare gli scaffali delle nostre farmacie.
Il principio attivo Nimesulide, alla base di numerosi medicinali in commercio, comporterebbe effetti devastanti per il fegato, talvolta anche letali. Il Nimesulid è commercializzato in vari Paesi ed in Italia è la molecola alla base di diversi farmaci: Algimesil, Antalgo, Areuma, Dimesul, Domes, Efridol, Eudolene, Fansulide, Flolid, Isodol, Ledolid, Ledoren, Nerelid, Nide, Nimenol, Nims, Noxalide, Resulin, Solving, Sulidamor, Fansidol, Sulide, Idealid, Delfos, Domes, Noalgos, Algolider, Aulin, Fansidol, Mesulid, Nimesil, Remov, Migraless, Edemax, Mesulid Fast, Nimedex.
«6 TRAPIANTI DI FEGATO POST NIMESULIDE»
I primi a ritirare dal commercio farmaci contenenti il nimesulide sono stati Spagna, Finlandia ed Irlanda allertati dalla sua tossicità epatica, nel 2002. Cinque anni più tardi, il 15 maggio 2007, l’Irlanda si accoda, dopo che sei pazienti in cura con l’Aulin sono stati costretti al trapianto di fegato per grave insufficienza epatica. E’ proprio il documento ufficiale del della Irish Medical Board (il massimo organo di Salute) a fugare ogni dubbio.
In Irlanda il Nimesulide è un anti-infiammatorio autorizzato dal 1995 per il trattamento del dolore acuto, il trattamento sintomatico dell’osteoartrite dolorosa e della dismenorrea primaria. E’ disponibile solo su prescrizione medica. I prodotti contenenti il principio attivo nel Paese erano Aulin, Mesulid 100mg granuli granuli 100mg; Mesulid compresse 100 mg; Mesine compresse 100mg, e Aulin 100 mg compresse.
«Il danno epatico», ha dichiarato l’Irish Medical Board, «è un raro ma grave effetto collaterale del nimesulide. Tuttavia abbiamo ricevuto dati provenienti dall’Unità Nazionale di trapianto di fegato del St Vincent University Hospital, i quali parlano di sei pazienti che hanno richiesto trapianto di fegato dopo il trattamento con il nimesulide. Da quando il prodotto ha fatto ingresso in Irlanda nel 1995, si sono registrati un totale di 53 segnalazioni. Tra queste nove casi di insufficienza epatica, sei dei quali provenivano da l’Unità Nazionale trapianto di fegato e tre casi mortali di insufficienza epatica.
IL CASO ITALIA
Non sembra però che l’allarme abbia in qualche modo preoccupato l’Italia. Il nostro Paese consuma il 60% della produzione mondiale di nimesulide.
Sembra che nel maggio 2008 un’inchiesta guidata dal magistrato torinese Raffaele Guariniello abbia portato allo scoperto un sistema illecito che potrebbe avere arrecato danni alla salute dei cittadini. Un alto funzionario dell’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) avrebbe intascato mazzette per evitare i controlli sul prodotto.
In manette sarebbero finiti 2 funzionari dell’Aifa, Pasqualino Rossi ed Emanuela Bove.
Nel maggio 2008 la SIF (Società Italiana di Farmacologia) avrebbe riportato che i benefici sono superiori ai rischi legati al principio attivo. «Se essa (nimesulide) resta in commercio oltre che in Italia in ben altri 16 Paesi europei», ha dichiarato, «fra cui Francia, Portogallo, Svizzera, Ungheria, è perché l’Agenzia regolatoria europea ha ritenuto che, nonostante quanto autonomamente stabilito da alcuni Paesi, il suo profilo di beneficio/rischio rimanga ancora favorevole».
Sul sito dell’Agenzia per il farmaco (Aifa) si trovano le note informative relative al 2012 , al 2010 e la nota 66.

Ricordo a tutti che non sono un medico, ma rispetto a chi diffonde questo testo ho cercato informazioni più precise del suo contenuto e ho ricavato quanto segue.
Aulin è il nome commerciale del prodotto , commercializzato in Italia dalla Boehringer Mannheim  nel 1985. E’ il suo principio attivo ad essere criticato: il Nimesulide.
In Spagna non avevano ritirato il commercio dei prodotti. Nel 2002, il governo spagnolo impose una sospensione cautelare della commercializzazione dei prodotti Nimesulide in attesa di ulteriori pareri. Questa sospensione era dovuta in seguito a quanto accadde in Finlandia nello stesso anno, dove vennero segnalati aumenti di tossicità epatica per uso di Nimesulide.
Nel 2004 l’Agenzia europea per i medicinali (EMEA) pubblica un documento dove viene dato un parere positivo alla commercializzazione dei prodotti contenenti Nimesulide.
Nel 2007, dopo la Finlandia, anche l’Irlanda sospende l’uso del Nimesulide in seguito a 3 casi di decessi.
Successivamente l’Agenzia europea per i medicinali diffonde un altro documento sul principio attivo Nimesulide, anche questo favorevole all’utilizzo. Vennero poste però delle condizioni, tra qui quella del periodo massimo di utilizzo: non più di 15 giorni di terapia, siccome  gran parte degli effetti collaterali si era verificata dopo 2 settimane di trattamento. In Finlandia, dove vennero registrati i primi casi, venivano prescritte terapie che duravano anche 50 giorni (circa 7 settimane).
Attualmente in Irlanda, se andiamo a cercare nel sito della HPRA (Health Products Regulatory Authority, precedentemente noto come Irish Medicines Board), il prodotto contenente il principio attivo Nimesulide è autorizzato e in commercio!
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Il testo diffuso online dal 2007 attacca l’Italia, considerandolo un Paese sconsiderato. Però in Irlanda, dove vennero registrati i casi di decesso e dove era stata imposta una sospensione, continua a commercializzarlo e sono stati posti dei limiti temporali d’uso. Ricordiamo che un utilizzo eccessivo di sostanze, come la caffeina, possono provocare effetti collaterali, ma non per questo la caffeina viene ritirata dal commercio.
Evitiamo inutili allarmismi e medicina fai da te, ascoltate il vostro medico (se non vi fidate potete sempre chiedere un altro parere).
Ricordiamo che in Italia, senza ricetta, non si prende.
Sono fenomenali i titoli pubblicati nel 2014 da siti come “Il Corriere della Notte“, dove si ritiene che in tutta Europa è stato vietato il commercio dell’Aulin. Bufala.
Per maggiori info: articolo completo.

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