DISINFORMAZIONE Il latte che bevi a colazione contiene pus e batteri – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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Ci viene chiesto di verificare quanto riportato in un articolo pubblicato dal sito Tuttasalute.net. La fonte dell’articolo? Il sito Infolatte.it.
Ecco quanto riportato in merito al pus:

Il pus, per esempio, è in un certo senso controllato da delle normative europee che ne stabiliscono i limiti massimi consentiti che, nello  specifico sono di 400 milioni di cellule di pus e 100 milioni di germi per litro di latte, cosa che è del tutto sconosciuta alla stragrande maggioranza dei consumatori, ma nota solo agli addetti ai lavori. Naturalmente, chi  viene a conoscenza per la prima volta di questa inquietante realtà non può che restarne come minimo interdetto,  e poi dovrà decidere se continuare a comprare il latte così com’è, ovvero un cocktail di sostanze veramente poco raccomandabili.

Quindi, secondo quanto riportato da Tuttosalute.net le normative europee stabilirebbero dei limiti sul numero di “cellule di pus” nel latte? Ecco quanto riporta, invece, Infolatte.it:

Il pus passa nel latte assieme alle altre sostanze ed e’ stata stabilita una normativa comunitaria che definisce quanto pus può essere ammesso nel latte senza, secondo loro, avere danni alla salute. Secondo la direttiva, in un millilitro possono esserci fino a 400.000 “cellule somatiche” – il nome scientifico per indicare quello che comunemente e’ chiamato “pus” – e un tenore di germi fino a 100.000. In un litro quindi ci possono essere 400 milioni di cellule di pus e 100 milioni di germi.

Siamo passati dalle “cellule di pus” a “cellule somatiche“, che per il portale Infolatte.it sarebbe il nome scientifico per indicare il “pus”. Un paragone che non sta in piedi e non corrisponde alla realtà.
Nel latte sono normalmente presenti due categorie di cellule, ossia globuli bianchi (80%, di cui neutrofili, macrofagi, linfociti B e T) e cellule epiteliali del rivestimento interno delle mammelle (il restante 20%). Non si tratta di pus e sono presenti sia nel latte di mucca che in quello umano.
Il pus, invece, sono il risultato delle reazioni di difesa dai microrganismi patogeni ed è composto da cellule leucocitarie morte, da materiale derivato da infiammazioni purulente (edema e fibrina), microrganismi e prodotti dal disfacimento delle cellule (lipidi e acidi nucleici).
Nel caso la mammella fosse colpita da un agente patogeno, la risposta immunitaria dell’animale comporta ad un aumento del normale numero di “cellule somatiche”, in questo caso dei globuli bianchi. In questi casi, la resa casearia del latte e la durata del periodo di conservazione dei prodotti diventano nettamente inferiori, oltre a non essere idoneo secondo le normative europee.
Insomma, laddove il livello di cellule somatiche è minore è indice che l’allevamento è sano.
Per quanto riguarda la presenza di batteri è corretto, ma parliamo della flora batterica soprofita, la quale non è patogena.
Secondo l’articolo, questi sarebbero i motivi per la quale sempre più persone stiano diventando vegane:

Questo è un altro motivo per cui sempre più persone diventano vegetariane e poi vegane, perché la consapevolezza che lo sfruttamento degli animali, oltre ad essere eticamente molto più che discutibile, determina delle situazioni di pericolo per la salute comincia a far riflettere.

Concludendo, l’unico latte che vi sconsigliamo di bere è quello del Korova Milk Bar.

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