BUFALA Truffa sui cellulari, Federconsumatori dice: “Se rispondi ti tolgono 50 euro” – bufale.net

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
BUFALA Truffa sui cellulari, Federconsumatori dice: “Se rispondi ti tolgono 50 euro” – bufale.net Bufale.net

Il sottoscritto non vi nasconde di aver provato un forte un sentimento di nostalgia quando gli è stato sottoposto il seguente messaggio virale, che apparentemente si è incarnato in una foto passata mediante WhatsApp e Messenger direttamente sui vostri PC e cellulari

Ne abbiamo, naturalmente, una copia più leggibile:

Provvediamo a trascrivere il messaggio fotocopiato di seguito

ATTENZIONE

TRUFFA SUI CELLULARI

TRUFFA: SE RIESCI INOLTRA A PIU’ PERSONE POSSIBILE!!!
SE RICEVETE UN MESSAGGIO SUL VOSTRO CELLULARE CHE VI PREGA DI RICHIAMARE IL NUMERO 0141 455414 OPPURE VI CHIAMANO CON QUESTO NUMERO VISUALIZZATO, NON RISPONDETE E NON RICHIAMATE PER NESSUN MOTIVO.

SE RISPONDETE ALLA SOLA RISPOSTA VI VENGONO ADDEBITATI 50 EURO,PIU’ 2,5 EURO PER SECONDO DI CONVERSAZIONE CHE NON SENTIRETE PERCHE’ IL TELEFONO SARA’ MUTO MA CONTINUERANNO A SPENDERE I VOSTRI SOLDI.

SE AVETE UNA RICARICABILE LA PROSCIUGANO INTERAMENTE ALLA RISPOSTA. SE VI CHIAMANO SPACCIANDOSI PER IL VOSTRO PROVIDER OMNITEL TIM O WIND E VI CHIEDONO DI INSERIRE UN CODICE PER UTILIZZARE AD ESEMPIO I PROGRAMMI JAVA OPPURE PER OTTIMIZZARE LE FUNZIONI DEL VOSTRO CELLULARE, NON FATE NULLA E RIAGGANCIATE IMMEDIATAMENTE PERCHE’ VI STANNO CLONANDO
LA SIM.

INFORMATE IL MAGGIOR NUMERO DI PERSONE POSSIBILE.

www.finanza.it

Programmi Java? Ma se sono ormai decenni che gli smartphone usano applicazioni native per Android e iOS!

Il vostro Provider Omnitel? Intendete per caso il nome che Vodafone aveva fino al 2003, e peraltro chiamandosi Vodafone-Omnitel dal 2001 al 2003?

Siamo ad un caso di bufala più vecchia di Internet, un fossile, una Urban Legend sopravvissuta all’era dell’Informazione che ha trovato asilo migrando da fogliacci dattiloscritti e plurifotocopiati fino all’usura a fotografie (neppure scansioni: fotografie) degli stessi, esattamente come la bufala dei “segni degli zingari” e dei succhi di frutta e merendine cancerogene.

Ce ne eravamo già occupati nel lontanissimo 2014, rilevando lo sbarco su WhatsApp ed una serie di anomalie nel testo della bufala che passiamo a ricordarvi

  1. Non avrebbe senso, se l’appello fosse verosimile, inserire i riferimenti al sito internet della Guardia di Finanza su una carta intestata di Federconsumatori;
  2. Il vero logo di Federconsumatori, come evidente sul loro sito, è del tutto diverso: la bussola nel loro “vero” è orientata verso nord-ovest ed oblunga, ed il font è diverso dal “Times New Roman” presente di serie su molti PC e macchinari di stampa dell’epoca
  3. Il testo fa riferimento ad eventi della preistoria digitale, spacciandoli per elementi moderni. Come vi abbiamo precedentemente ricordato, l’operatore Omnitel ha infatti cambiato la sua denominazione nel 2001 in “Omnitel-Vodafone”, in “Vodafone-Omnitel” nel 2002 per poi diventare, a partire dal 2003, Vodafone, ritirando così ogni residua traccia del vecchio logo e della vecchia denominazione

Questa bufala è la spina nel fianco di Federconsumatori nquantomeno dal 2001, e li ha costretti a periodiche quanto purtroppo inutili smentite.

Nel 2006 è stato emesso un primo comunicato

Comunicato
09.10.06
Federconsumatori ribadisce la smentita
del 3 ottobre
circa la notizia
della presunta truffa telefonica
attuata con telefonate dal numero 0141455414
la notizia circa la presunta truffa attuata con telefonate o sms ai cellulari, provenienti dal numero 0141455414, con un danno da 50 euro ed oltre a chiamata.

Seguito da una smentita ulteriore del 2010

Ci arrivano molte segnalazioni circa un presunto volantino distribuito da Federconsumatori riguradante una truffa sui cellulari.

ATTENZIONE! Questo volantino è “una bufala” (anche perché, guardando con attenzione, il logo non corrisponde a quello ufficiale della Federconsumatori)!

Ulteriori conferme della falsità dell’appello pervennero dal CICAP e da Paolo Attivissimo, il quale ha inoltre confermato che questa bufala non è altro che la traduzione pedestre di un testo di origine straniera, rilevato in lingua tedesca e francese.

Precisa inoltre Attivissimo l’esistenza di una serie di varianti di questo testo, non ancora riapparse in questa tornata, che ricicla la “foto” usata nella versione del 2014, in cui la finta carta intestata Federconsumatori viene sostituita dai marchi della Polizia Postale e della Procura di Napoli, evidentemente artefatti.

Alcuni vigilanti e zelanti commentatori sulla rete, come i giornalisti di zonalocale.it, hanno ricordato le precedenti ondate di questa bufala, provvedendo a ricordare le precedenti smentite.

Nondimeno, la bufala ha ripreso a circolare, profittando dei nuovi strumenti di messaggeria istantanea non presenti all’epoca della prima diffusione e diventando un autentico herpes pronto ad attivarsi nei cellulari e nelle menti delle persone disattente.

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